Dokument-Nr. 6629

Pacelli, Eugenio: Congresso cattolico di Nowawes. Berlin, 17. August 1920

Nel giorno dell'Assunta si tenne a Nowaes <Nowawes>1, piccola cittadina tra Berlino e Potsdam, la < il>2 19a <o>giornata <Congresso> cattolica<o>3 per la Marca di Brandeburgo, che è precisamente il distretto provinciale di Berlino. Oltre 25.000 persone parteciparono a quellagiornata <Congresso>4, presenziato dal <onorato dalla presenza dell'Emo. Sig.>5 Card.<inale>6 Bertram, vescovo principe7 di Breslavia. Berlino e la Marca di Brandeburgo appartengono alla diocesi di Breslavia. Fu spedito al S. Padre il <un>8 telegramma di filiale devozione da parte della Marca cattolica, nel quale si è opportunamente rammentato il motu - proprio, relativo alla devozione a S. Giuseppe, patrono della famiglia cristiana. Il Card. Bertram <in un magnifico discorso>9 ricordò appunto siffatta circostanza e se ne valse, per inculcare, soprattutto ai genitori, l'osservanza dei doveri della famiglia cristiana; l'osservanza dei doveri verso i figli nell'educazione all'istruzione cristiana; l'osservanza dei doveri coniugali, ecc. anzi, su questo tema della famiglia furono
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ordinati i diversi discorsi, che si terranno alla numerosissima assemblea.
L'ordine del giorno, che fu votato, importava appunto la necessità della manifestazione pubblica e privata della vita cristiana; si raccomandava, in un modo particolarissimo, la stampa cattolica, che mira precisamente alla tutela della vita cristiana; si condannava<, o>10 nel modo il11 più severo la stampa e la letteratura settaria, le scandalose rappresentazioni teatrali e cinematografiche, così nocive alla fede e al buon costume, soprattutto per la gioventù; contro questi abissi di morte, nei quali minaccia <di>12 essere travolto il popolo tedesco, si chiedevano misure energiche; si elevava inoltre una fiera protesta contro il vitupero <gli scherni>13 e<d>14 il<i>15 dileggio16, con cui dalla stampa settaria e dal teatro si tenta<di>coprire <colpisce>17 la missione sacerdotale e si richiamava in proposito l'attenzione dell'autorità; finalmente, si inculcava ai genitori cattolici di adoperarsi, in tutti i modi, per la difesa dell'istruzione religiosa nelle scuole, se-
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riamente minacciata dal socialismo, rammentandosi, che solo la scuola confessionale è quella, che può formare un vero cittadino. Magnifico è stato il discorso del parroco Baron, sui doveri dei cattolici in questi nostri tempi. Ricordava opportunamente quando l'episcopato germanico aveva scritto, nel passato anno, in una lettera pastorale: "La pace fra i popoli non potrà essere migliorata, se il popolo stesso non diventa migliore; ma i popoli non migliorano, se non migliorano gli individui, e questi non diventano a loro volta migliori, se non si rinnovano in Cristo". In queste parole stanno veramente ed esclusivamente le condizioni necessarie per la riforma della società. Ma per effettuare questa rinnovazione dell'uomo nel <in>18 Cristo, bisogna aver la fede e studiarla; siffatto studio non si può fare altrimenti che col catechismo, donde la necessità assoluta della dottrina cristiana. Se l'odierna società va alla rovina e perde la fede, lo è precisamente per l'ignoranza del ca-
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techismo e della dottrina cristiana.
Anche il parroco Baron raccomandava la buona stampa. Rammentava, che nella giornata cattolica, che si tenne a Linz, alcune settimane or sono, un vescovo aveva detto, che avrebbe voluto dare ai suoi diocesani un sesto precetto della Chiesa: avere e sostenere una buona stampa cattolica. Si notava dall'oratore, che, nel passato anno, nella Spagna si era pensato di far dichiarare la festa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo (29 Giugno) quale festa della stampa cattolica e che in quel giorno tutte le SS. Messe e le sante comunioni dovessero applicarsi per la stampa cattolica e i redattori di ora. È noto infatti, quale delicatissima missione sia quella di un redattore di un giornale cattolico e quale e quanta ne sia la sua responsabilità.
Ma il Baron osservava ancora, che non basta il credere cattolicamente; bisogna vivere anche cattolicamente; questa vita deve manifestarsi anzitutto nella famiglia; manifestarsi nel
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matrimonio, simbolo dell'unione di Cristo ne<col>la19 Chiesa, nell'educazione ed istruzione della prole, tanto da parte del padre, che dalla madre. L'oratore, rammentando, come in Germania il nuovo regime abbia accordato il voto alle donne, rilevava che, secondo lui, questo non tornava di vantaggio, né alla famiglia, né allo Stato, in quanto che lo Stato e la famiglia hanno più da ripromettersi da una buona madre, che non da una donna occupata nelle questioni pubbliche e politiche.
Quanto poi all'istruzione, siccome questa viene impartita dallo Stato, da qui la necessità da parte dei genitori cristiani di esigere dallo Stato l'istruzione religiosa; a questo diritto sacrosanto i genitori non devono venir meno; altrimenti la scuola sarà rovinata e tutto sarà perduto!
L'ordine concludeva notando, che tre grandi armate si avanzano contro il cattolicismo: l'armata massonica, che da 200 anni tenta l'assalto alla chiesa cattolica; 220 l'arma-
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ta socialista, (poco importa<no> <importano>21 le differenze interne che la dividono,) ugualmente ostile alla chiesa quanto la massoneria; l'armata delle sette protestanti, che tentano esse pure la scalata a Roma, spalleggiata soprattutto dall'oro anglo-americano. E qui rammentava il disegno, da parte di queste sette, specialmente dei metodisti, di poter erigere sul Gianicolo un tempio, che possa offuscare quello di S. Pietro!22 Or bene contro queste armate bisogna combattere e combattere fino alla vittoria. Tale in breve il discorso del Baron.
La giornata ebbe veramente un successo felicissimo. Quanto a noi, non possiamo che convenire col Dr. Baron; e23 se vogliamo salvare la società, bisogna tornare all'adempimento dei doveri cristiani, non solo privatamente, ma pubblicamente. Rammentiamoci sempre <però,>24 che alla manifestazione pubblica della vita cristiana concesse in un modo efficacissimo la buona stampa.
1Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
2Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
3Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
4Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
5Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
6Hds. eingefügt von Pacelli.
7Hds. gestrichen, vermutlich von Pacelli.
8Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
9Hds. eingefügt von Pacelli.
10Hds. eingefügt von Pacelli.
11Hds. gestrichen, vermutlich von Pacelli.
12Hds. eingefügt von Pacelli.
13Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
14Hds. eingefügt von Pacelli.
15Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
16Hds. gestrichen, vermutlich von Pacelli.
17Hds. gestrichen, eingefügt und gestrichen und eingefügt von Pacelli.
18Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
19Hds. gestrichen und eingefügt, vermutlich von Pacelli.
20Hds. gestrichen, vermutlich von Pacelli.
21Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
22Hds. gestrichen, vermutlich vom Verfasser.
23Hds. gestrichen, vermutlich von Pacelli.
24Hds. eingefügt vom Verfasser.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio, Congresso cattolico di Nowawes, Berlin vom 17. August 1920, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 6629, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/6629. Letzter Zugriff am: 27.12.2024.
Online seit 14.01.2013, letzte Änderung am 24.10.2013.