TEI-P5
Dokument-Nr. 6834
Compio il dovere di riferire brevemente all'E. V. R. intorno al
mio recente viaggio a Treviri ed a Dortmund per le solenni e riuscitissime feste che hanno
avuto luogo in quelle due città in occasione dell'8º centenario dell'Invenzione delle
Reliquie dell'Apostolo S. Mattia, e del 66º Congresso, Assemblea generale dei cattolici tedeschi.
Ripetutamente invitato a prendere parte alle menzionate feste, tanto dal Rev.mo Mons. Fr. Rodolfo Bornewasser, Vescovo di Treviri, e dal Rev.mo D. Lorenzo Zeller, Abate di S. Mattia, nella stessa città, come dal Revmo Mgr. Gaspare Klein, Vescovo di Paderborn, e dal Comitato organizzatore del Congresso di Dortmund, martedì scorso, 30 Agosto p.p., alle ore 8 di sera lasciai Berlino insieme all'UditoreConsigliere della Nunziatura, Mons. Centoz, al Rev.mo Mons. Ludovico Kaas, Canonico della Cattedrale di Treviri, membro del Reichstag, e ben noto alla Segreteria di Stato, ed al Rev. P. Gehrmann, mio Segretario particolare.
A Coblenza, dove si arrivò l'indomani alle 7 del mattino, erano a ricevermi alla stazione il sullodato Mons. VescovoRevmo Mgr. Bornewasser, l'alto Presidenteil Prefetto della Provincia Renana, Sig. Dr. Fuchs, il borgomastro della città, Sig. Dr. Russell, entrambi ottimi cat-
Frattanto era giunta da Treviri una speciale Commissione composta dal Vescovo Ausiliare, Rev.mo Mons. Antonio Mönch, dal Vicario generale e decano del Capitolo, Rev.mo Franz Tilmann, dal decano del Clero della città, Rev.mo Joh. Roschel, dal borgomastro, Sig. Dr. Weitz, dal presidente del governoprefetto, Sig. Dr. Saassen, e dal presidente della direzione delle Ferrovie della regione, Sig. Dr. Sarter.
Dopo essere stato ossequiato alla stazioneanche dalle varie Autorità, tutti prendemmo posto in un vagone-salon, che la
Commissione stessa aveva gentilmente messo a mia disposizione. Trascorse due ore di felice
viaggio attraverso la ricca ridente ed ubertosa valle della Mosella, si arrivò,
portati recat adunate le altre notabilità del clero e del laicato, ed ove il
borgomastro mi indirizzò calde parole di saluto. All'uscita dalla stazione, lo spettacolo si
presentò magnifico ed imponente: la piazza prospettante, le strade adiacenti, i palazzi, le
case riccamente imbandierate e decorate a colori pontifici, locali e nazionali, archi di
verdura, ed una immensa moltitudine di popolo plaudente, dinanzi a
cui erano schierati in prima fila gli studenti nelle loro pittoresche uniformi, le
associazioni giovanili, i ragazzi e le ragazze delle scuole agitanti mazzi di fiori,
bandierine e ghirlande. Attraverso quella folla festante, sotto un cielo splendido ed un
sole raggiante, al suono giulivo delle dei sacri bronzi, si percorsero le principali
vie della vetusta e bellacattolica città, conducenti al palazzo vescovile.
Ivi, dopo alcuni istanti, alla presenza dell'intero Capitolo, ebbi il piacere di consegnare al zelante Vescovo il Breve Apostolico col quale Sua Santità erasi degnata di annoverarlo fra i Prelati Assistenti al Soglio Pontificio. Visibilmente commosso per tale atto di sovrana bontà, egli mi
Alle 5 pom. si svolse attraverso le principalilungo le vie della città una grandiosa processione, con intervento di vari Abati, di numeroso clero e di moltissimi fedeli, durante la quale furono portate le Reliquie di S. Mattia dal Duomo alla Basilica dedicata al S. Apostolo. Ivi giunti, dopo le preghiere rituali, pronunziai il discorso, che mi permetto rispettosamente di qui accludere (Allegato I).
L'indomani, 1 Settembre, alle ore 10, celebrai pontificalmente nellasud menzionata Basilica di S. Mattia, gremita di fedeli.
Il canto fu egregiamente eseguito in gregoriano. Il giorno seguente, visitai la Cattedrale, il Tesoro, e quindi la ricca, interessante e ben
riuscita Esposizione Missionaria, la celebre Porta Romana, detta Porta nigra, ottimamentemolto bene conservata, le Terme Imperiali, e posc ed alle ore
11 ½, come era stato stabilito, mi recai nel Seminario Maggiore, spazioso fabbricato,
recentementeancora ampliato ancora per le cure dall'ottimo e compianto Mons.
Korum. Radunatisi nel salone gli alunni in numero di oltre duecento, con tutti i Superiori,
professori, col Rev.mo Mons. Bornewasser ed il Vescovo Ausiliare
e ricordando innanzi tutto le speciali
benemerenze del sullodato Mons. Korum verso il Seminario, edesortaindo poscia i
chierici ad una solida formazione spirituale ed intellettuale coll'attingere la vera scienza teologicasacra nello studio della S. Scrittura, dei Padri, della
Filosofia e Teologia Scolastica, specialmente dell'Angelico e comune Dottore.
Seguì il pranzo nel Seminario.
Alle ore 4 ½ era stata fissata la partenza per Dortmund, ove nei giorni 4, 5 e 6 Settembre doveva aver luogo il 66º Congresso generale dei cattolici tedeschi.
In seguito alle pratiche fatte a Berlino, il Ministero delle Comunicazioni del Reich aveva ottenuto dall'alto Commissario francese per i paesi occupati che, per convenienza di orario, potessi effettuare in aeroplano il viaggio da Treviri a Dortmund. Per la prima volta dopo la guerra fu concesso che un velivoloaeroplano tedesco potessesorvolaresse in territorio occupato. Pertanto,tutto il seguito nel vedere uno squadrone di cavalleria,corazzieri francesi schierato in fila, presentare le armi al mio
passaggio, al suono della musica,fanfara, onore che il sullodato Comandante, ottimo e distintissimo
cattolico, aveva voluto tributare al Nunzio Pontificio. Quivi pure erano
venuti per ossequiarmi il borgomastro di Dortmund, Sig. Major Sommer, col. Sig.
Preso commiato dal Rev.mo Mons. Vescovo di Treviri, dal Consigliere di giustizia, Sig. Dr. Leufers e dagli altri personaggi, salii in aeroplano insieme all'uditoreal Consigliere della Nunziatura, a Mons. Kaas, ed al Rev. P. Gehrmann, ed al Maggiore Sommer.
Dopo due ore di feliceameno viaggio si giunse a Dortmund, la più grande città della Westfalia, importante centro industriale e minerario, con 350.000 abitanti, dei quali
L'indomani, sabato, dopo celebrata la S. Messa nel Christinenstift, ove avevo preso alloggio,per le ore 9, era stata stabilita la visitanelleallead una delle miniere di carbone del vasto bacino di Dortmund.
Indossati gli abiti degli operai, e guidati da uno dei direttori, Sig. si scese a circa 700 metri in un importante centro ove sono impiegati
duemila minatori ed operai, e si estraggono giornalmente 5000 tonnellate di carbone. Ivi
attarev attraversammo le vaste gallerie, lunghe parecchi chilometri,
Nel pomeriggio si visitò la bella e ricca esposizione di arredi e paramenti sacri, organizzata dal "Bonifatiusverein" e dal "Franziskus Xaverius Missionsverein", e dall'Associazionedelleaqualie è presidente la tanto benemerita Sig.na Schynse, ecc.
Il giorno seguente, Domenica, colla celebrazione della S. Messa nello Stadio doveva aver luogo la più solenne ed imponente manifestazione religiosa del Congresso. Fin dalle prime ore del mattino i fedeli gremirono le chiese, accostandosi in gran numero ai SS. Sacramenti per invocare abbondanti le divine grazie sui lavori di quelle giornate. Verso le ore 8 lenumer
rappresentanze delle numerosissime associazioni operaie e giovanili venute a Dortmund,
cominciarono a
Alle ore 10, accompagnato dal Rev.mo Mons. Klein e da altri prelati, giunsi allo Stadio, ove sopra un alto ed ampio palco tutto era stato disposto per la celebrazione dell'Augusto Sacrifizio. Lo spettacolo, direi la visione era oltremodo grandiosa, commovente: una immensa moltitudine compatta, silenziosa, devota, in perfetto ordine, calcolata a più di 120.000 persone, a circa 150.000 persone, quellauna selva di bandiere risplendenti al sole; le smaglianti divise degli studenti, ecc. tutto ciò offriva un colpo d'occhio meraviglioso. L'ora era quanto mai solenne. Dopo un assaibellungoimportante discorso del pio e zelante Mons. Klein, celebrai la S. Messa tra il profondo raccoglimento della folla, tra i canti di un potente coro che eseguì magistralmente dei mottetti sacri.
Alle ore 12 ½ mi recai presso i giovani cattolici dell'Associazione "Neu-Deutschland" che ebbero l'onore di essere ricevuti l'anno scorso in privata udienza dal Santo Padre, ed ai quali rivolsi alcune parole di incoraggiamento, ed impartiiimpartendo poi la benedizione.
Alle ore 14 ½ intervenni alla grande adunanza degli operai cattolici nell'immensade delle medesime società operaie, e dopo anche un bel discorso di Mons. Klein,
impartii a nome del S. Padre la Benedizione Apostolica.
Alle ore 5 pom. ebbe luogo la secondaprima adunanza generale. Tra le numerose personalità del clero e del laicato si notarono il Revmo Mgr. Klein, il suo Rmo Mgr.Hillebrand, e ill'Illmo eRmo Mgr. Pisani,l'Arcivescovo tit. di Costanza di Scizia, S. E. il Sig. Marx, Cancelliere del Reich,il l'Ecc.mo e Rev.mo
Mons. Seipel, Cancelliere d'Austria, S.E. il Sig. Köhler, Ministro delle Finanze, il
Presidente del Baden, vari deputati del Centro, etc. etc. … La sala era gremitissima ed
offriva un magnifico colpo d'occhio.
Si alzò per prima a parlare il prelodato Sig. Stegerwald il quale, dopo un interessante discorso, lesse le numerose adesioni pervenute al Congresso. Parlò quindi con zelo il Rev.mo Mons. Vescovo di Paderborn. Fui poscia invitato a prendere la parola, e
Tra i vivissimi applausi fu quindi proposto l'invio di un telegramma di filiale omaggio del Congresso a Sua Santità.
Parlarono ancora egregiamente il Rev. P. Cohausz S.J. sul tema: Gli avvenimenti del mondo alla luce del pensiero divino", ed il Rev.mo Mons. Kaas sul soggetto: "La Chiesa nell'odierna Germania, la sua situazione e la sua missione". Così ebbe termine la secondaprima seduta generale, mentre il resto del tempo veniva riservatoadnumerose altre numerose adunanze particolari ed a funzioni religiose.
Tema principale dei discorsi di quelle giornate fu la questione sociale ed operaia alla luce del Vangelo,degli inse della dottrina
della Chiesa, degli insegnamenti, delle direttive dei Sommi
specialmente degli ultimi Sommi Pontefici e del Santo Padre Pio XI, glor. regnante.
Fu anche in modo particolare rievocata la nobile figura del grande Vescovo di Magonza, il compianto Mons. Guglielmo E.
L'indomani, lunedì 5 corr. mese, alle ore 10, del mattino, insieme col Sig. Köhler, Ministro delle Finanze del Reich, un con un ConsigliereDirettore del Ministero dell'interno, col cCconsigliere della Nunziatura ed il Rev. P. Gehrmann feci ritorno a Berlino in aeroplano.
Tanto Treviri come Dortmund hanno datoma splendide prove di fede viva ed operosa, di forte organizzazione cattolica. È
da augurarsi che soprattutto le giornate soprattutto di Dortmund
segnino colla grazia del Signore,producano, colla grazia del Signore,
frutti copiosi e duraturi frutti di bene, e un nuovo vigoroso impulso a
favore dell'azione sociale cattolica ed un nuovo incremento di vita religiosa in Germania.
Chinato …
110r, oberhalb des Brieftextes hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem
Nuntiaturangestellten, vermerkt: "1", darunter "C".
Online seit 30.10.2012, letzte Änderung am 18.09.2015.
Dokument-Nr. 6834
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 08. September 1927
Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistMörnerMörnerPacelliPacelliBetreff
Viaggio a Treviri ed a Dortmund
Ripetutamente invitato a prendere parte alle menzionate feste, tanto dal Rev.mo Mons. Fr. Rodolfo Bornewasser, Vescovo di Treviri, e dal Rev.mo D. Lorenzo Zeller, Abate di S. Mattia, nella stessa città, come dal Revmo Mgr. Gaspare Klein, Vescovo di Paderborn, e dal Comitato organizzatore del Congresso di Dortmund, martedì scorso, 30 Agosto p.p., alle ore 8 di sera lasciai Berlino insieme all'UditoreConsigliere della Nunziatura, Mons. Centoz, al Rev.mo Mons. Ludovico Kaas, Canonico della Cattedrale di Treviri, membro del Reichstag, e ben noto alla Segreteria di Stato, ed al Rev. P. Gehrmann, mio Segretario particolare.
A Coblenza, dove si arrivò l'indomani alle 7 del mattino, erano a ricevermi alla stazione il sullodato Mons. VescovoRevmo Mgr. Bornewasser, l'alto Presidenteil Prefetto della Provincia Renana, Sig. Dr. Fuchs, il borgomastro della città, Sig. Dr. Russell, entrambi ottimi cat-
110v
tolici. Quest'ultimo mi rivolse alcune parole di
benvenuto, pregandomi di umiliare al Santo Padre i sensi della sua filiale devozione e
quelli dell'intera città. Celebrai quindi la S. Messa nel bell'Istituto dei Fratelli
della Misericordia, la cui Casa madre è a Treviri. Fui poscia
invitato a colazione dal prelodato Sig. Fuchs, dopo di che mi recai a far visita all'alto
Commissario francese per i paesi occupati, Sig. Tirard, il quale però era assente,
trovandosi in questii giorni
a Parigi. Vidi tuttavia il suo primo rappresentante e Delegato.Frattanto era giunta da Treviri una speciale Commissione composta dal Vescovo Ausiliare, Rev.mo Mons. Antonio Mönch, dal Vicario generale e decano del Capitolo, Rev.mo Franz Tilmann, dal decano del Clero della città, Rev.mo Joh. Roschel, dal borgomastro, Sig. Dr. Weitz, dal presidente del governoprefetto, Sig. Dr. Saassen, e dal presidente della direzione delle Ferrovie della regione, Sig. Dr. Sarter.
Dopo essere stato ossequiato alla stazione
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all'1 pom. alla stazione di Treviri, ove eransi
Ivi, dopo alcuni istanti, alla presenza dell'intero Capitolo, ebbi il piacere di consegnare al zelante Vescovo il Breve Apostolico col quale Sua Santità erasi degnata di annoverarlo fra i Prelati Assistenti al Soglio Pontificio. Visibilmente commosso per tale atto di sovrana bontà, egli mi
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pregò di umiliare al Santo Padre i sensi della sua
vivissima gratitudine, della sua profonda devozione, del suo filiale ed inalterabile
attaccamento.Alle 5 pom. si svolse attraverso le principalilungo le vie della città una grandiosa processione, con intervento di vari Abati, di numeroso clero e di moltissimi fedeli, durante la quale furono portate le Reliquie di S. Mattia dal Duomo alla Basilica dedicata al S. Apostolo. Ivi giunti, dopo le preghiere rituali, pronunziai il discorso, che mi permetto rispettosamente di qui accludere (Allegato I).
L'indomani, 1 Settembre, alle ore 10, celebrai pontificalmente nella
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il pio e dotto Rettore del
Seminario, Rev.mo Mons. Barres, mi rivolse un cordiale
benvenuto, rievocando brevemente la storia del Seminario. Dopo alcuni canti bene eseguiti ed
accompagnati da istrumenti musicali, mi alzai a parlare pronunziai un
discorso nel quale, dopo aver ricordatomi alzai a parlare Seguì il pranzo nel Seminario.
Alle ore 4 ½ era stata fissata la partenza per Dortmund, ove nei giorni 4, 5 e 6 Settembre doveva aver luogo il 66º Congresso generale dei cattolici tedeschi.
In seguito alle pratiche fatte a Berlino, il Ministero delle Comunicazioni del Reich aveva ottenuto dall'alto Commissario francese per i paesi occupati che, per convenienza di orario, potessi effettuare in aeroplano il viaggio da Treviri a Dortmund. Per la prima volta dopo la guerra fu concesso che un velivoloaeroplano tedesco potessesorvolaresse in territorio occupato. Pertanto,
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all'ora suddetta, accompagnato dal
Rev.mo Mons. Bornewasser e dal Consigliere di giustizia, Sig. Dr.,
in una automobile scortata da due ufficiali a cavallo, pervenni alsi raggiunse l'aerodromo, ove erasi recato admiaspettarmiva il Sig. Generale
francese C. Rampont, Comandante del 33º Corpo d'Armata,
(il quale era già venuto a farmi visita poco dopo il mio arrivo a Treviri) con tre altri
Generali, un sotto-ufficiale,Maggiore e due cappellani militari. Non poca fu la mia sorpresa e
quella di tutti gli intervenuti
Preso commiato dal Rev.mo Mons. Vescovo di Treviri, dal Consigliere di giustizia, Sig. Dr. Leufers e dagli altri personaggi, salii in aeroplano insieme all'uditoreal Consigliere della Nunziatura, a Mons. Kaas, ed al Rev. P. Gehrmann, ed al Maggiore Sommer.
Dopo due ore di feliceameno viaggio si giunse a Dortmund, la più grande città della Westfalia, importante centro industriale e minerario, con 350.000 abitanti, dei quali
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150.000 cattolici. – Al campo di aviazione fui ossequiato
dal Rev.mo Monsignor G. Klein, Vescovo di Paderborn, dal suo Vescovo Ausiliare Rev.mo Mons.
Hillebrand, dal Sig. Presidente e da alcuni membri del
Comitato locale. Nel ristorante prossimo alla stazione venne gentilmente offerto un thè.
Dopo alcuni istanti ci recammo subito, come era stato disposto, a visitare le grandi
fonderie ed acciaierie della Ditta Hoesch, ove sono occupati circa 154.000 operai. Uno dei direttori ci fece
cortesemente da guida attraverso i vasti stabilimenti, i colossali impianti, le enormi macchine e gli altri forni in attività. La direzione medesima volle
posciai gentilmente offrire un pranzo a tutti gli intervenuti visitatori.L'indomani, sabato, dopo celebrata la S. Messa nel Christinenstift, ove avevo preso alloggio,per le ore 9, era stata stabilita la visita
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alcune delle quali completamente rivestite di mattoni,
bene illuminate, altre sorrette ancora da travi di ferro e di legno, eesse si diramano in varie parti e sono continuamente percorse da
piccoli treni di vagoncini vuoti o carichi di carbone. In un dato
punto si scese ancora una settantina di metri per giungere all'estremità di una galleria,
ove si estrae il propriamente il carbone, e si poté constatare da vicino il difficile e pericoloso lavoro degli operai a ciò addetti al medesimo. All'uscita dalla
miniera fu preso un gruppo fotografico, che oso qui unire. Posso
assicurare l'E. V. che quella visita produsse, specialmente fra le masse operaie, la più favorevole impressione. Nel pomeriggio si visitò la bella e ricca esposizione di arredi e paramenti sacri, organizzata dal "Bonifatiusverein" e dal "Franziskus Xaverius Missionsverein", e dall'Associazionedelleaqualie è presidente la tanto benemerita Sig.na Schynse, ecc.
Il giorno seguente, Domenica, colla celebrazione della S. Messa nello Stadio doveva aver luogo la più solenne ed imponente manifestazione religiosa del Congresso. Fin dalle prime ore del mattino i fedeli gremirono le chiese, accostandosi in gran numero ai SS. Sacramenti per invocare abbondanti le divine grazie sui lavori di quelle giornate. Verso le ore 8 le
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sfilare attraverso le vie della città imbandieratapavesata a colori pontifici e nazionali, ed a prendere il posto assegnato loro nello Stadio. Alle ore 10, accompagnato dal Rev.mo Mons. Klein e da altri prelati, giunsi allo Stadio, ove sopra un alto ed ampio palco tutto era stato disposto per la celebrazione dell'Augusto Sacrifizio. Lo spettacolo, direi la visione era oltremodo grandiosa, commovente: una immensa moltitudine compatta, silenziosa, devota, in perfetto ordine, calcolata a più di 120.000 persone, a circa 150.000 persone, quellauna selva di bandiere risplendenti al sole; le smaglianti divise degli studenti, ecc. tutto ciò offriva un colpo d'occhio meraviglioso. L'ora era quanto mai solenne. Dopo un assaibellungoimportante discorso del pio e zelante Mons. Klein, celebrai la S. Messa tra il profondo raccoglimento della folla, tra i canti di un potente coro che eseguì magistralmente dei mottetti sacri.
Alle ore 12 ½ mi recai presso i giovani cattolici dell'Associazione "Neu-Deutschland" che ebbero l'onore di essere ricevuti l'anno scorso in privata udienza dal Santo Padre, ed ai quali rivolsi alcune parole di incoraggiamento, ed impartiiimpartendo poi la benedizione.
Alle ore 14 ½ intervenni alla grande adunanza degli operai cattolici nell'immensa
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"Westfalenhalle", la più vasta sala, dicesi, di tutta l'Europa, capace di contenere 20.000
persone sedute. Era addirittura stipata. Dopo un appropriato discorso del presidente
generale del Congresso, Sig. Dr. A. Stegerwald, già Ministro Presidente di Prussia fin dal 1920, ed ora fin dal 1920 primo presidente dell'intera associazione dei mestieridell'unione delle società operaie cristianeUnione delle società operaie cristiani e della Lega tedesca
Alle ore 5 pom. ebbe luogo la secondaprima adunanza generale. Tra le numerose personalità del clero e del laicato si notarono il Revmo Mgr. Klein, il suo Rmo Mgr.Hillebrand, e ill'Illmo eRmo Mgr. Pisani,l'Arcivescovo tit. di Costanza di Scizia, S. E. il Sig. Marx, Cancelliere del Reich,
Si alzò per prima a parlare il prelodato Sig. Stegerwald il quale, dopo un interessante discorso, lesse le numerose adesioni pervenute al Congresso. Parlò quindi con zelo il Rev.mo Mons. Vescovo di Paderborn. Fui poscia invitato a prendere la parola, e
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pronunziai il discorso che ho l'onore di inviare qui accluso all'E.V. e
nel quale …(Allegato II).Alla fine, usando delle facoltà concesse ai Nunzi, impartii, come già sopra, a nome del Santo Padre, l'Apostolica Benedizione.Tra i vivissimi applausi fu quindi proposto l'invio di un telegramma di filiale omaggio del Congresso a Sua Santità.
Parlarono ancora egregiamente il Rev. P. Cohausz S.J. sul tema: Gli avvenimenti del mondo alla luce del pensiero divino", ed il Rev.mo Mons. Kaas sul soggetto: "La Chiesa nell'odierna Germania, la sua situazione e la sua missione". Così ebbe termine la secondaprima seduta generale, mentre il resto del tempo veniva riservatoadnumerose altre numerose adunanze particolari ed a funzioni religiose.
Tema principale dei discorsi di quelle giornate fu la questione sociale ed operaia alla luce del Vangelo,
Fu anche in modo particolare rievocata la nobile figura del grande Vescovo di Magonza, il compianto Mons. Guglielmo E.
115v
von Ketteler, ricordate le
sue pregiate opere ed i suoi ammaestramenti nelle questioni sociali. L'indomani, lunedì 5 corr. mese, alle ore 10, del mattino, insieme col Sig. Köhler, Ministro delle Finanze del Reich, un con un ConsigliereDirettore del Ministero dell'interno, col cCconsigliere della Nunziatura ed il Rev. P. Gehrmann feci ritorno a Berlino in aeroplano.
Tanto Treviri come Dortmund hanno dato
Chinato …