Dokument-Nr. 6998
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 05. November 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Visita al campo dei prigionieri di Regensburg
Ieri accompagnato dal Mons. Segretario di questa Nunziatura Mons. Silvani, mi sono recato a visitare il campo dei prigionieri di Regensburg. Si trovano ivi internati, oltre l'ottimo Cappellano militare Tenente Sac. Oreste Bartolomei, 1406 itali sottufficiali e soldati italiani, di cui però soltanto una parte relativamente piccola, essendo gli altri dispersi nelle varie Sezioni di lavoro. Mi recai dapprima nella Cappella, ove, dopo un canto dei prigionieri, [stessi,] pa rivolsi loro un discorso ed impartii la d benedizione. Distribuii quindi a tutti i presenti il pacc ad ognuno i pacchetti di viveri, dono dell'Augusto Pontefice, ed ai più bisognosi indumenti di lana. Visitai poi il lazzaretto, ove m'intrattenni
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particolarmente con ciascuno dei malati, alcune baracche ed il cimitero.
Posso dire che assicurare che, grazie alla bontà del Comandante e di altri ufficiali addetti al campo, lo stato dei prigionieri è relati abbastanza buono, come mi han. Vari desideri espressimi furono da me caldamente raccomandati al Comandante medesimo, il quale li accolse favorevolmente. Il lamento più grave fu che coloro, i quali sono inviati a lavorare sul Danubio, vengono sottoposti a fatiche assai gravi; ma pur troppo, su a questo punto inconveniente a, secondo le informazioni da me assunte, e non è possibile portare a questo doloroso inconveniente altro rimedio, se non che essi, coi viveri, provenienti dall'Italia, possano procurarsi unpiù sotsostanzioso nutrimento e il acquistare una maggiore resistenza fisica.
Uno speciale elogio merita il medico tedesco del lazzaretto del campo, il quale, come ebbero ad attestarmi colle più calde espressioni i medici italiano e francese (i qual anch'essi egre eccellenti)
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ha dedicato ai prigionieri malati le più amorevoli ed assidue cure.
Non è a dire quanto sia stata grande anche qui la riconoscenza dei prigionieri verso il Santo Padre; essa si manifestava non solo dalle loro parole, ma traspariva altresì dai loro volti. Avendo poi appreso che nello stesso campo si trovavano anche prigionieri francesi, m'interessai anche di loro intrattenendomi con essi e particolarmente col cappellano, offrendo loro un soccorso in danaro (di cui tuttavia dichiararono cortesemente di non aver bisogno) e raccomandandoli allecure del Comando.
Mons. Vescovo di Regensburg, delquale fui ospite, volle accompagnarmi in tutta la visita.
Nel Nel riferire quanto sopra all'E. V. R., m'inchino
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 05. November 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 6998, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/6998. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 20.12.2011.