Betreff
Scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi
Facendo seguito al mio cifrato del 31 Maggio p. p. relativo alla proposta del Governo belga per lo scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi, son dolente di partecipare a Vostra Eminenza Reverendissima che ho ora ricevuto dal Sig. Erzberger la seguente comunicazione:
"L'accomodamento fra il Governo belga ed il Governo tedesco può essere effettuato, dal punto di vista del Governo Imperiale, soltanto allorché il Belgio libererà i prigionieri fatti contro il diritto internazionale nelle nostre Colonie. Il Il Belgio li tratta terribilmente male. Donne malate debbono senza alcun aiuto percorrere la faticosa via attraverso i tropici in rapide marcie. Non furono pre protette in nessun modo nella loro salute. Quando esse giunsero alla costa, erano completamente esaurite e molte di esse esse gravemente danneggiate per tutta la vita nella loro sa organismo. Fu fissato al Governo belga un termine per la liberazione di questi prigionieri; altrimenti 9v
noi saremmo stati obbligati ad usare rappresaglie. Mi riuscì di ottenere che questo termine fosse prolungato. Il Belgio non ha liberato questi prigionieri, e perciò noi dobbiamo da parte nostra attuare le rappresaglie. Soltanto quando questo scambio sarà compiuto, il Governo tedesco è pronto a venire agli accordi, come propone il Governo belga. Io trovo la condotta del Governo belga molto insensata; esso è in questo caso gravementeingiusto
disecondo il diritto internazionale e danneggia i desideri stessi
del quando, dopo lunghe trattative, improvvisamente gettauna nuova materia nella liberazione dei prigionieri africani".
In occasione del mio imminente viaggio a Berlino procurerò del (cosa, però, ben difficile) di far comprendere a quei Signori che, siccome nella proposta del Governo Belga si parla di "prigionieri civile ovunque catturati", qualora il progettato accordo fosse accettato dal Governo di Berlino Imperiale, tutti i prigionieri tedeschi delle colonie,colla sola eccezione degli uomini validi dai 17 ai 45 anni, < rimarrebbero senz'altro liberati e quindi sarebbero sen quasi totalmente eliminati gl'inconvenienti sopra lamentati, se pure rispondono a verità. Intanto, però, pregherei Vostra Eminenza a volere, da parte Sua, agire presso il Governo Belga affine di ottenere possibilmente qualche concessione a favore dei prigionieri coloniali suddetti, giacché ciò, com'è naturale, contribuirebbe a facilitare il raggiungimento del desiderato accordo.
Dopo di ciò, chinato ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 20. Juni 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 7670, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/7670. Letzter Zugriff am: 28.12.2024.
Online seit 30.04.2012, letzte Änderung am 02.07.2012.