Dokument-Nr. 8017
Trimborn, KarlErzberger, Matthias an Hertling, Friedrich Georg Graf von
[Unbekannt], 28. November 1917
Già fin dai tempi remoti la mia potenza armata adottò il duello e lo mantenne come una istituzione tradizionale.
Rimaner fedeli a vecchie tradizioni non può, però, indurre a che, offese all'onore vengano affidate, anche in futuro, all'abilità delle armi, e, quindi al cieco caso, contrariamente alla ragione, ai comandamenti divini e alla legge stessa.
In un tempo in cui ogni singola vita deve essere dedicata alla patria e alla generalità, offese all'onore non debbono essere più risolte colle armi. Chi mette la sua vita in pericolo a causa del duello, non agisce soltanto contro il comandamento e contro la legge, ma agisce anche contro la patria, la quale conta sulla forza integra di ogni uomo, perché difenda oggi i suoi confini, e domani la riedifichi e la incammini al progresso.
Il provato sentimento del dovere e il sicuro giudizio dei Consigli militari d'onore mi offrono garanzia che qualsiasi uomo di pensieri veramente cavallereschi si sottoporrà volontariamente alla loro sentenza, e che questioni d'onore in avvenire vengano così decise senza duello, secondo onore e secondo coscienza.
Proibisco quindi a tutti i membri della mia potenza armata il duello e qualsiasi partecipazione ad esso.
Dal campo, 4 novembre 1917.
Carlo m. p. "
È al caso il signor Cancelliere dell'Impero di farci
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sperare,
ancor mentre dura la guerra, in un simile ordine del giorno all'Armata e alla Flotta che
vieti il duello degli ufficiali?Ci contentiamo di una risposta scritta.
Berlino, 28 novembre 1917
Trimborn, Erzberger.