Agendo in istridente contrasto cogli accordi internazionali e col carattere
supernazionale della missione mondiale cristiana, i nostri nemici assaltarono
improvvisamente già durante la guerra, molte Missioni tedesche, arrestarono e trasportarono
via il loro personale (Togo, Camerun, Africa orientale tedesca, Indie ecc. ecc.) e non si
peritarono persino di espellere dalle Filippine, dopo la conclusione dell'armistizio, i
Missionari di Steyl e di effettuare lo sfratto dei Missionari dalla Cina. In nome della
cristianità tedesca che tanto ha fatto per le Missioni, e in nome di tutto il mondo
cristiano il quale deve essere in questo solidale con noi, nonché in nome degli indigeni
cristiani e non cristiani, privati in tal modo dell'appoggio più saldo e del loro
benefattore migliore, l'Associazione accademica delle Missioni di Münster e, per essa, anche
l'assemblea convocatasi il 27 marzo, solleva solenne protesta contro un siffatto
oltraggio contro la Cristianità e contro la Civiltà. Domandiamo e ci attendiamo dalle
condizioni di pace una completa restituzione di tutte le Missioni tedesche, un indennizzo
adeguato per le perdite sofferte nonché solide garanzie contro il ritorno di tali
violazioni. Preghiamo tutte le autorità competenti e specialmente il Governo tedesco di
agire con tutta quanta energia in questo senso presso la Sede apostolica e presso i circoli
missionari di tutto il mondo.
Helming
presidente dell'associazione academica in
favore delle Missioni.
Empfohlene Zitierweise
Helming, [Kein Betreff], Münster vom 28. März 1919, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 821, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/821. Letzter Zugriff am: 28.12.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 02.11.2015.