Dokument-Nr. 8458
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 05. Oktober 1917
Regest
Pacelli berichtet über den Besuch des Generalsekretärs des belgischen Ministeriums für Gewerbe und Arbeit Verhees, der sich über die Haltung Kardinal Merciers beklagt, der scharf gegen das flämische Unabhängigkeitsstreben kämpft. Der belgische Nuntius Locatelli sei in dieser Hinsicht völlig in den Händen Merciers und kenne die wahre Situation nicht. Pacelli erwiderte, dass er sich in die Angelegenheiten des belgischen Nuntius nicht einmischen dürfe; er lässt Gasparri jedoch dessen Schriften für den Papst zukommen, besonders weil er die deutschen politischen Autoritäten, zu denen Verhees hervorragende Beziehungen hat, nicht verärgern möchte.Betreff
Questione fiamminga
È venuto oggi a visitarmi il Signor Dr. E. Ver Hees, Segretario Generale del Ministero dell'Industria e del Lavoro a Bruxelles. Egli mi ha parlato assai lungamente della questione fiamminga nel Belgio e si è vivamente lamentato dell'attitudine così dell'Emo Signor Cardinale Mercier, Arcivescovo di Malines, che severamente combatte le aspirazioni delle popolazioni fiamminghe (mentre gli altri membri dell'Episcopato belga, se non le approvano, neppure però le condannerebbero), come anche di Mons. Locatelli, il quale si troverebbe, sempre secondo lui, in detta vertenza completamente nelle mani del sullodato Eminentissimo, ne ignorerebbe i veri termini ed avrebbe pure negato di trasmettere a Roma un indirizzo al Santo Padre dei cattolici fiamminghi.
Trattandosi di questione estremamente delicata, ho dichiarato al suddetto Signore che, essendo essa di competenza di Mgr. Nunzio Apostolico di Bruxelles, era a me impossibile di entrare in qualsiasi modo nel merito della medesima; non ho creduto, tuttavia, di dovermi rifiutare alla pura e semplice trasmissione all'Eminenza Vostra Reverendissima delle carte e degli opuscoli qui uniti, che egli desiderava far pervenire a Roma per
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informare la Santa Sede
al riguardo, tanto più che avevo fondato motivo di temere che un tale rifiuto sarebbe
riuscito assai sgradito alle Autorità politiche della Germania,
colle quali il Signor Ver Hees si trova, naturalmente, nei migliori rapporti.Dopo di ciò, chinato al bacio della S. Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di rassegnarmi
dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico