Dokument-Nr. 8616
[Michaelis, Georg]: La parte del discorso, pronunziato dal Cancelliere dott. Michaelis il 9 ottobre 1917 al Reichstag, riguardante la politica estera, 09. Oktober 1917
Con il consenso del Reichstag io ho determinato, il medesimo giorno, gli scopi dicendo che accorre perseverare sino a tanto che non avremo ottenuto che l'Impero germanico conservi la sua posizione sul continente e sul mare. Inoltre noi dobbiamo impedire che dalla coalizione militare dei nostri nemici si svolga una lega economica offensiva. Signori, in questo senso noi possiamo procacciarci una pace che garantisca al contadino il frutto della sua zolla; che all'operaio dia compenso e guadagno; che procuri smercio all'industria, fornisca le basi del benessere sociale, renda possibile alle nostre navi di approdare dove meglio loro piaccia e rifornirsi di carbone in tutto il mondo: una pace, insomma, che garantisca
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il più grande progresso economico e intellettuale. Questa vera pace noi possiamo conseguirla mantenendoci nei limiti della "risoluzione". (Applausi). Sino a tanto che i nemici ci vengono innanzi con richieste che ad ogni Tedesco devono apparire inaccettabili; sino a tanto che i nostri nemici vogliono cercar d'abbattere i pali di confine nero-bianco-rossi, sino a tanto che essi esigono da noi la cessione di un pezzo di territorio tedesco; sino a tanto che s'industriano di seminare zizzania fra il popolo tedesco e il suo Imperatore, noi terremo la mano che già offrì la pace rivisata [sic] nelle braccia conserte. Noi aspettiamo: noi possiamo aspettare. Il tempo scorre a nostro vantaggio. (Applausi). Sino a che i nostri nemici non si persuadono che devono rinunziare alle loro richieste, occorre che i cannoni e i sottomarini seguitino a compire la loro bisogna. Prima o poi la nostra pace verrà. (Applausi).