Dokument-Nr. 8996
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 12. Juni 1920
Schreiber (Textgenese)
StenotypistSchioppaPacelliPacelliBetreff
Elezioni politiche in Baviera
Anche in Baviera, come nel Reich, vi è stata una completa disfatta dei partiti medi a vantaggio degli estremi. Qui in Baviera però la vittoria più rilevante è stata del Partito popolare bavarese. Esso non ha avuto la maggioranza assoluta, ma una preponderanza di voti così notevole, che si potrebbe ben dividere l'opinione del deputato Speck, il quale, in un discorso tenuto ieri l'altro nell'Assemblea generale del Partito, ha detto che il Partito popolare bavarese in seguito alle elezioni sembra chiamato a salvare la Patria e forse anche il Reich.
Infatti è ad esso Partito che spetterà di assumere la responsabilità del potere, che forse esso, per ragioni di opportunità, cercherà di dividere anche coi socialisti maggioritari e con qualche altro partito, che politicamente gli è più
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vicino. Se i socialisti accetteranno di entrare nel suo Gabinetto, ancora non è deciso.I Socialisti indipendenti anche in Baviera hanno avuto un numero maggiore di voti che nella precedente elezione. Sono passati a questo partito tutti gli insoddisfatti del Governo socialista, che precedette questoattuale. Né è a tacere che lo stesso Partito popolare bavarese, malgrado la sua indiscutibile vittoria ha perduto 40.000 voti, sia di elettori scontenti in generale della sua politica, specialmente per la tendenza federalistica, che è quasi la base del suo programma, sia per una recente legge per gli impiegati, che ha molto scontentato questa classe e l'ha spinta verso i democratici.
Dato dunque che il Partito popolare bavarese dovrà assumere il potere, è non privo di interesse, a mio umile giudizio, conoscere le direttive, che guideranno la sua politica futura, e che sono state esposte dal Deputato Held, Capo della frazione del medesimo Partito al Landtag, nella suaccennata riunione del partito. Il risultato delle elezioni, ha detto l'oratore, impone al Partito popolare bavarese una grave responsabilità. Il programma del Partito sarà un programma di ordine e di riconciliazione. Tutti i partiti, che sono stati eletti, se vogliono anche essi raggiungere tale scopo devono lavorare col Partito popolare bavarese. Quanto più larga sarà lacoalizione tanto meglio si raggiungerà tale fine. Ma qualunque coalizione deve avere un determinato programma. Questo si riduce ai seguenti capi. Mantenimento dell'ordine e della tranquillità a qualunque costo; la guardia civica , l'armata e la polizia non devono essere toccate. La Baviera deve essere liberata da tutti gli elementi pericolosi. Bisognerà curare con tutti
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i mezzi il rinnovamento religioso e morale del popolo. Inoltre vi devono essere chiare direttive nella politica culturale. Bisognerà ottenere una sollecita revisione della Costituzione in senso federalistico. La situazione della Baviera come Stato deve essere assicurata per legge, per mezzo della istituzione di un Presidente dello Stato. Con la fondazione di una seconda Camera, cioè di una Camera per la economia nazionale, si deve assicurare la vita economica del Paese e separarla dalla politica. È necessaria una chiara ed economica politica finanziaria. Tutti i partiti, si chiamino socialisti maggioritari o partiti medi, che accettano queste direttive, devono entrare a lavorare in questa coalizione.Tali le linee generali della politica del Partito popolare bavarese, che può dirsi la politica del futuro Governo in Baviera. Da esse dunque apparisce chiaramente che la Baviera si mette sulla via del risanamento politico e morale, e che vi sono fondate speranze che questo nobile Paese ritrovi la via della ricostruzione, la quale potrà forse avere un salutare influsso anche pel risanamento del Reich.
Nell'Assemblea suddetta si anche discussa la questione della eventuale partecipazione del Partito al Governo centrale . Il Deputato , Canonico Leicht, che se il Partito fosse chiamato a partecipare al potere in Berlino, la prima condizione dovrebbe essere la tutela della indipendenza della Baviera a qualunque costo.Per le eventualità di un lavoro con il Centro (si sa che il Partito popolare bavarese si è distaccato dal Centro medesimo), condizione sine qua non dovrebbe essere che il Deputato Erzberger non abbia alcun posto nel Governo, e che le direttive del Partito popolare bavarese si debbano tener fermesottoqualun-
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quecircostanza.>Da fonte, che devo ritenere bene informata, mi risulta poi che probabilmente il Signor Kahr, attuale Ministro Presidente, rimarrebbeal potere nel futuro Gabinetto, ritenendo anche il Portafoglio degli Esteri, mentre il Dicastero degli Interni, ora anche nelle sue mani, passerebbe ad altro membro del Partito, e non senza probabilità all'antico Ministro dei Culti della Monarchia, il Signor de Knilling, mtre [sic] ai Culti rimarrebbel'ottimo Signor Matt, attualmente Capo di quel Ministero.