Dokument-Nr. 9051
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
[München], 07. Dezember 1918

Schreiber (Textgenese)
MörnerMörnerSchioppaSchioppa
Betreff
[Kein Betreff]
Finalmente il Ministro Presidente Kurt Eisner ha dovuto cedere. Questa mattina è stato pubblicato un proclama in cui : "Il Governo dello Stato popolare Bavarese ordina che le elezioni pel nuovo Landtag Bavarese abbiano luogo il 12 Gennaio 1919."
Come ho avuto l'onore di riferire a V. E. R. nel mio rispettoso Rapporto N.° 11100 le opposizioni maggiori alla convocazione dell'Assemblea Nazionale venivano precisamente dal Ministro Presidente. In ciò egli era seguito dal Bolscevista Ministro per gli affari sociali e dal Ministro per le cose militari, mentre tutti gli altri membri del
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Gabinetto erano per l'Assemblea Nazionale. Olt La volontà del Ministro Presidente era in ciò sostenuta dal cerchio di ferro che si è stretto intorno a lui ed al suo Ministero fin dalla notte della Rivoluzione. I l Governo in fatto non può dirsi libero. I Consigli degli operai, dei soldati e dei contadini, che si formarono nella drammatica notte dal 7 al8 Novembre hanno eletti i Ministri come è loro piaciuto, però questi Consigli vogliono essi stessi avere ne conservare nelle loro mani la forza non diminuita , vogliono essi stessi governare insieme ai Ministri e avere anche la potestà esecutiva. Il Consiglio degli operai, soldati e contadini di Monaco è formato dalla feccia del popolo, fra cui quelli che nella notte della Rivoluzione erano in prima fila, in maggioranza, non Bavaresi, Marinai, venuti appositamente
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per fare la Rivolta, molti Giudei , ed anche arrabbiati Bavaresi che già da molto tempo gridavano contro la Nob nobiltà e il clero. I borghesi, tranne pochi, sono stati messi da parte;
Malgrado però la sua volontà contraria e la pressione che gli veniva dalla gente che, come ho detto, lo circonda, Kurt Eisner ha dovuto piegare dinanzi alla volontà della maggioranza del popolo, espressa in tutte le
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forme: comizii, assemblee, telegrammi ecc. e dinanzi alla minaccia dell'Intesa di non volere trattare se non con un governo che sia la vera espressione della volontà popolare. Anzi il Ministro Presidente è andato più oltre ed invece di un'Assemblea Nazionale vuole convocare un nuovo Landtag, mostrando così di voler creare qualche cosa di più solido e definitivo. Tuttavia, come avverte il Bayrischer Kurier non deve farsi fare l'opinione pubblica non deve lasciarsi ingannare che con questo proclama, si giacché con questo programma nonè guadagnato proprio niente. Solamente la legge sulle elezioni è decisiva. Qui si vedrà se veramente se la voce di tutti potrà essere espressa, ovvero se in Baviera dovrà essere eretto il predominio di una classe. Fino a che non sarà conosciuta la legge
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elettorale, bisogna avere estrema diffidenza e grandissima cautela.
Oltre questa osservazione del menzionato giornale, che mi pare giustissima, bisogna aver presente un altro fatto, che, anche se la legge elettorale sarà ispirata a giustizia, che potrà compromettere l'esito delle elezioni in favore dei partiti dell'ordine. Al principio si sperava che questi partiti si fossero fusi insieme per combattere la Rivoluzione. Disgraziatamente non è stato così. Il partito nazionale liberale si è unito al partito progressista ed ha formato la Deutsche Volkspartei. Questo partito si è schierato contro la Bayrische Volkspartei, che accusa di non essere altro che il vecchio Centro, il quale ha soltanto cambiato il nome e qualche capo. Inoltre si rimprovera alla Bay-
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rischen Volkspartei quella tendenza separatista, che accennai nel mio Rapporto N.° 11124


Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 07. Dezember 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9051, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9051. Letzter Zugriff am: 23.05.2024.
Online seit 02.03.2011, letzte Änderung am 10.09.2018.