Dokument-Nr. 9086
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 09. Februar 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Per i Missionari di Togo della Società del Verbo Divino
S. E. il Sig. von dem Bussche, SottoSegretario di Stato per gli Affari Esteri di Berlino, mi ha indirizzato in data del 7 corr. una lettera con Allegati, la quale, tradotta dal tedesco, è del seguente tenore:
"Conoscendo il vivo interesse, che la S. Sede e Vostra Eccellenza personalmente prendono alla sorte delle persone civili cadute in prigionia a causa della guerra, e che io debbo a buon diritto ritenere volgersi in particolar modo verso quegli uom coloro i quali, seguendo la voce di Cristo, si recano in lontane regioni, per predicarvi la parola divina, stimo opportuno trasm ettere a Vostra Eccellenza la qui acclusa copia di una lettera inviata il 1o dello scorso mese di Gennaio al Capo [sezione] d el Ministero degli Esteri, Signor Dr. Kriege, dal Superiore Generale della Società del Verbo Divino di Steyl, co lla quale questi gli chiede d'intervenire acciocché si [ad] intervenga onde d ottenere l'internamento in Olanda
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dei suoi Missionari condotti prigionieri in cattività per opera degl'Inglesi dal campo della loro azione in Togo.
Alla domanda del Superiore Generale mi permetto di aggiungere le seguenti osservazioni.
Secondo le Convenzioni concluse fra la Germania e l'Inghilterra circa la liberazione delle persone civili non vi è diritto di chiedere dal Governo Britannico l'internamento dei Missionari in Olanda. In un accordo stipulato all'Aia nel Luglio dello scorso anno è bensì previsto l'internamento di 1600 prigionieri civili tedeschi dall'Inghilterra nei Paesi Bassi. Tuttavia i Missionari in questione non rientrano in tale accordo, in quanto che, come risulta da una comunicazione dell'I. Ministero delle Colonie, soltanto nello scorso Ottobre essi furono espulsi da Togo, e quindi al tempo della conclusione dell'accordo non si trovavano ancora internati in Inghilterra. Parimenti non cadono n ella Convenzione conclusa coll'Inghilterra fin dal 1914 circa la scambievole liberazione degli ecclesiastici, perché l'Inghilterra in egual modo non vuole applicarla a coloro che sono stati fatti prigionieri posteriormente prigionieri .
3r

Senza dubbio i negoziatori inglesi in occasione della stipulazione del succitato accordo dell'Aia hanno dichiarato che il Governo Britannico prenderebbe in benevolo esame i casi degli ecclesiastici, i quali venissero fatti prigionieri dopo l'entrata in vigore dell'accordo. In base a tale dichiarazione saranno fatti dal Governo Imperiali [sic] analoghi pa passi presso l'Inghilterra per il rimpatrio in Germania dei suddetti Missionari. Non si può tuttavia prevedere se ed in quale misura il Governo Britannico accoglierà tale proposta. Ad ogni modo si deve tener conto della possibilità che l'Inghilterra rifiuti la liberazione, se non di tutti i Padri della Missione, almeno di una parte di essi. Inoltre, tenendo presenti le suesposte circostanze, dovranno in ogni caso i passi anzidetti essere limitati ai Padri Missionari, e non potranno abbracciare gli altri appartenenti alla Missione.
In questa [sic] condizione di cose rimetto a Vostra Eccellenza di giudicare se non convenga forse richiamare l'attenzione della S. Sede sulla condizione degli appartenenti alla Missione anzidetta di cui tratta la lettera del menzionato Supe-
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riore Generale, affinché anch'Essa intraprenda in loro favore eventuali pratiche presso il Governo Britannico nel senso indicato dal Superiore stesso. Al qual proposito sembra utile segnalare anche la circostanza che la più o meno lunga permanenza di tutte queste persone nelle regioni tropicali difficilmente potrà rimanere senza dannose conseguenze per la loro salute e che quindi la loro liberazione od il loro internamento in un paese neutrale risponde alle più strette leggi dell'umanità.
Mi permetto poi di unire anche accludere anche un'altra lista degli appartenenti alla Missione trasmessa dal Ministero delle Colonie al Ministero degli Esteri, dalla quale apparisce l'età dei singoli."
Nell'affidare pertanto alla inesauribile carità dell'E. V. R. questa nuova pietosa iniziativa, e nell'acclu ho l'onore di rimetterLe qui unita copia dei due suddetti Allegati, mentre, chinato umilmente al bacio della S. Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 09. Februar 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9086, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9086. Letzter Zugriff am: 08.05.2024.
Online seit 17.06.2011.