Dokument-Nr. 9140
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
München, 26. November 1918
Schreiber (Textgenese)
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[Kein Betreff]
Intorno alla recente azione del S. Padre in favore della
Germania
Qualche nube che vagava sull'orizzonte circa la neutralità ed imparzialità della S. Sede
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durante la guerra è completamente scomparsa, e
tutti sono d'accordo nel lodare e benedire l'opera caritatevole di Sua Santità. A mio subordinatoumile parere questo avvenimento può essere di grande incoraggiamento pei cattolici nella difesa della religione e dei diritti della Chiesa in questa ora di minacce.
Espressione di tali sentimenti è un articolo del Bayrischer Kurier
Lo scrittore fa rilevare innanzi tutto che in tuttiognitempio il S. Padre si è in prima linea occupato dei popoli e dei paesi che versavano in più grande bisogno e in più amare disgrazie.
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Il giornale
continua esponendo l'opera del S. Padre per ottenere dai
nemici della Germania sia la mitigazione delle condizioni dell'armistizio, sia
l'approvvigionamento della Germania, sia il rimpatrio dei prigionieri malati e feriti e
degli internati civili inabili al lavoro, nonché un migliore trattamento per gli altri, e
conclude: "Ora veramente nessun tedesco, che pensi rettamente, può dubitare, che il
S. Padre abbracci il popolo tedesco col medesimo amore che le altre Nazioni che finora
ha ajutato nel bisogno e nelle sofferenze. Ora davvero non si devono più lanciare al
pubblico colpi nascosti ed aperte accuse contro la "Noi non sappiamo – prosegue l'articolo – se il Governo provvisorio trova in sé tanto coraggio dinanzi al proprio popolo di consacrare una cortese parola di grato riconoscimento per questa azione di Papa Benedetto. Ma questo rimane fermo, che i detti prigionieri di guerra ed i loro parenti, che la grandissima maggioranza del popolo tedesco,
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cattolici come evangelici, israeliti e di altre
confessioni, giammai dimenticheranno, che il Santo Padre, nell'ora più dolorosa della povera
Germania, ha pensato proprio ai più poveri: ai prigionieri di guerra tedeschi malati e
feriti, ed agli internati civili, e che Egli per i nostri prigionieri ha invocato un
trattamento umano in quell'ora, in cui la Francia, diventata pazza per l'ebbrezza della
vittoria ha svelata la sua ubriachezza vendicativa giammai repressa. Mai dev'essere
dimenticato Papa Benedetto, Egli che solo fra tutte le Potenze del mondo non abbandonò la
Germania, da tutti abbandonata, in un tempo in cui Infine l'articolista sulle ali dell'angelo di Dio manda al S. Padre unil ringraziamento di tutti i cuori tedeschi e dice: "Mille e mille mogli, madri e figli di combattenti
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Dio rimuneri
l'amore misericordioso della S. Sede ed alcompensi il nobile Portatore della Tiara compensinelle più amare ore della sua vita, con quelle Lo stesso articolo è pubblicato nel popolare Neues Münchner Tagblatt.
Inchinato ecc.