Dokument-Nr. 9345
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 17. Februar 1919
Schreiber (Textgenese)
StenotypistSchioppaSchioppaPacelliPacelliBetreff
Ancora l'Ultimatum di Spartaco.Le agitazioni spartachiane in Monaco
Il pernio [sic] della questione, che agita gli animi, è se i Consigli dei soldati, operai e contadini devono rimanere o no, dopo la convocazione del Landtag, che è fissata pel 21 corrente. Questi Consigli,di soldatii cui membri,che i cui membri hanno fattao la rivoluzione del 7 Novembre, che hanno creati i vari Ministri, che fino ad ora hanno comandato in tutto e per tutto, al disopra ed anche senza l'intesa del Governo, e che (ciò che forse pesa di più) hanno realizzatio, deigli ingenti guadagni, favolosi non possono rassegnarsi a perdere la loro potenza ed il loro … danaro. È perciò che non lasciano intentato alcun mezzo peronde raggiungere il loro scopo, aiutati energicamente daigli Spartachiani, chei quali combattono per la dittatura del Proletariato e per la rivoluzione mondiale. Negli ultimi giorni infatti si sono moltiplicati i Comizi, le riunioni private e gli articoli della stampa bolscevica in favore deil cosidetto [sic]"sistema dei Consigli"dei soldati ee di una nuova rivoluzione, che, come gli Spartachistiani dicono, deve per sempre assicurare le conquiste della rivoluzione.di quella del 7 Novembre.
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Tale movimento anarchico o quasi è appoggiato dai tre Ministri Ssocialisti indipendenti, che si trovano al Governo, cioè quello delle Finanze, quello degli aAffari sociali e principalmente quello degli Esteri e presidente del Consiglio, Kurt Eisner. Costui non una sola volta ha dichiarato che egli rimarrà o cadrà sulla questione dei Consigli dei soldati.anzidetta. Ora poi che, in seguito alle elezioni, Kurt Eisner non solo dovrebbe lasciare il potere, ma entrare nel Landtag con una votazione, che lo ha confinato agli ultimi posti della minoranza, è naturale che egli con maggiore forza appoggifavoriscail movimento spartachiano ed ilconsiglisistema dei soldaticonsigli., checostituiscono il suo unico appoggio
Venerdì scorso si è radunatoò un Comizio numerosissimo composto da tutti i Consigli dei soldati, Operai e contadini, e dai rappresentanti del Partito democratico socialista (minoritari). La sala era talmente gremita che si dovette adunare in un'altra sala il resto delle persone, le qualiche non poterono in essa trovar luogoposto,nella prima.si dovettero adunareriunire in un'altraosalalocale. Vari oratori propugnarono veemenza la necessità che i cConsigli dei soldati rimangano in tutta la loro potenza, anche dopo la convocazione del Landtag. I più caldi oratori furono il Dr. Levin, capo degli spartachiani, MuesshmhsamMühsam e Landauer. Questi tre individui, che non sono bavaresi ma di discussa nazionalità e di cui il primo pochi giorni fa fu arrestato per misura di ordine pubblico e poi per la ben nota debolezza del Governo rilasciato,Essi si scagliarono con tutta viruolenza contro il Landtag, contro i Ministri non bolscevichi, contro il Governo di Berlino e contro tutto ciò che potrebbe rappresentare il ritorno dell'l'ordine e la ripresa della tranquillità dnel paese.
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Due avvenimenti poi dettero loro un facile pretesto per soffiare [il] sul fuoco rivoluzionario già accesissimo. Il Levin, che, come gli altri due sunnominati, non è bavarese ma di discussa nazionalità emaed è certamente un agente dei Sovietts russi, fu pochi giorni innanzi arrestato per motivi di ordine pubblico, sebbene, per la deplorevole debolezza del Governo, rilasciato ben presto. Ed iIl secondo avvenimento fu un proclama del Ministro de[lle]glicoseAffarimilitari, col quale si progettava la formazione di una specie di "guardia bianca" e si invitavano i cittadini a prendervi parte. Questi due fatti furono abilmente sfruttati dagli oratori del Comizio per appoggiare la tesi della necessità dei Consigli dei soldati, per domandare nientemeno che le immunità parlamentari per ia favore dei membri di detti Consigli e le dimissioni del Ministro Auer, degli Interni, Auer, del Ministro delle cose militari, Roßhaupter, ed anche del Ministro della giustizia, Timm,chei quali sono gli elementi più moderati e serii dell'attuale gGabinetto. Infine fu proposta una solenne dimostrazione per la prossima domenica, alla quale avrebbe dovuto prendere parte tutto il proletariato e la guarnigione di Monaco. Eisner, che era presente al comizio, appoggiòsostenne la proposta, e dichiarò che egli stesso si sarebbe messo alla testa delsi sarebbe messo a capo della dimostrazione. Auer, cheil quale anche era presente, si dichiaròsse personalmente contrario alla dimostrazione, ma; aggiunse però che, siccome il Partito a cui egli appartiene – socialisti maggioritari –l'approvava anch'esso pure,la dimostrazione egli non si opponeva. Quello che appareè veramente inconcepibile, è che da tutte le persone serie non si comprendesi è che membri del Governo prendano parte ad una dimostrazione popolare,chela quale in ultima analisi è diretta contro almeno una parte almeno del programma del Governo stesso. Ma
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gli animi qui son talmente
eccitati, che anche l'impossibile diventaciò, che sembrapiù assurdo, può divenire una realtà.Ieri infatti si è tenuta questa dimostrazione, che aveva allarmato non poco gli animi dei cittadini. Secondo i giornali, vi partecipavano circa dodici mila persone. Il corteo a cui prese parte Kurt Eisner in automobile colla sua Signora, e che si estendeva per una lunghezza di un kilometro e mezzo, portando iscrizioni come le seguenti: "Vendicati Liebknecht e Rosa Luxemburg", "Viva la repubblica russa", "Viva i nostri fratelli russi, i Bolscevichi", "Vogliamo la dittatura del proletariato", "Abbasso l'Assemblea Nazionale", ecc. ecc., partì dalla immensa piazza TheresienwieseTheresienwiese e, dopo aver percorso varie strade della città, si raccolse nel Deutschen TheaterDeutschen Theater. Quivi i capi dei vari partiti presentarono i loro voti ai membri del Governo presenti, cioè al Ministro presidente Eisner, al Ministro delle Finenze [sic] Jaffé, ed a quello degli aAffari sociali Unterleitner. Questi voti si riassumono così: consolidamento dei Consigli dei soldati; annullamentoabrogazione dei paragrafi politici concernenti condanne politiche. AnnullamentoAnnullamento del processo contro Levin e Mühsam; separazione dello Stato dalla Chiesa; annullamentodistruzione di qualsiasi militarismo; distruzioneabolizione della stampa capitalistica e creazione di una vera libertà politica per mezzo dell'uguaglianza commerciale e sociale.
Il Ministro Presidente accolse i voti su esposti e dichiarò che egli si trovava perfettamente d'accordo con i postulati a lui proposti, e chesebbene alcuni di essi non fossero di competenza del Consiglio dei Ministri bavaresi, tuttavia li avrebbe appoggiati nel Consiglio dei ministricaldamente, affermando di nuovoancora una volta che rimarrà o cadrà coi consigli dei soldati.col "sistema dei Consigli".Egli continuò a dire che la seconda rivoluzione può avere felice risultato soltanto se l'azione della minoranza diventa azione di maggioranza.
Dopo altri discorsi di Levin, di Sauber, il violento capo del Consiglio dei soldati di Monaco, e di altri oratori inneggianti ad una prosima dimostrazione a mano armata l'adunanza si sciolse.
Rimane ora a vedere che cosa deciderà il Consiglio dei Ministri circai votidei dimostrantiche lo stesso Ministro presidente si è incaricato di presentare alla discussione.
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Dopo di ciò, vari oratori rivoluzionari tennero discorsi alla folla radunatasi nuovamente alla Theresienwiese. Mühsam disse che la dimostrazione aveva provato non solo alla borghesia, ma anche al Consiglio dei Ministri, quale forza si ergerà contro di loro, se oseranno opporsi alla volontà del popolo;essaera il preludio della rivoluzione mondiale, il cui cammino è
Nel riferire quanto sopra all'E. V., m'inchino