Dokument-Nr. 9629
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 31. Oktober 1917
Regest
Gasparri weist Pacelli an, die Anfragen von Bischof Karević über die Notwendigkeit seiner Anwesenheit in der Schweiz abzulehnen, da seine Präsenz in Litauen wichtiger ist. Gasparri erinnert daran, dass bereits Spenden an das Litauische Exekutivkomitee in Lausanne übersendet worden sind, die in Litauen an alle Einwohner hätten verteilt werden sollen. Da dies offenbar noch nicht geschehen ist, weist Gasparri Pacelli an, die Spenden aus Rom direkt an den litauischen Episkopat zu weiterzuleiten. Karević möge seinerseits das Litauische Exekutivkomitee über den Erhalt der Spenden informieren.[Kein Betreff]
Non ho mancato di prendere in considerazione quanto la S. V. Illma mi esponeva col suo Rapporto del 20 settembre p. p. Nº 1487 e con i sette relativi allegati intorno alla raccolta e alla erogazione di offerte per le vittime della guerra in Lituania.
Dopo di aver avuto informazioni intorno al Comitato Lituano Esecutivo di Losanna da parte di Monsignor Marchetti, credo che Ella possa rispondere negativamente ai due quesiti proposti da Monsignor Karevic, Vescovo di Samogizia, il quale con lettera del 22 Agosto le chiedeva 1.º Num personalis praesentia mea in Helvetia videatur adeo necessaria vel utilis ut secus collectae universalis negotium periculo damni exponeretur; 2.º num perspectis adiunctis etiam nunc expedire videatur ut Comitatus adhux [sic] urgendus censeatur ad communicandum cum universis Episcopis textum (autenticum) invitationis episcopalis.
35v
Sembra difatti troppo tardivo e forse troppo dannoso per la causa lituana ritrattare ora l'appello che il Comitato ha lanciato facendolo credere dell'Episcopato Lituano: la presenza poi di Mgr. Kareviĉ è ben più necessaria in Lituania che nella Svizzera per troppi ed evidenti motivi.
Siccome poi Mgr. Karevic le ha trasmesso un elenco delle offerte ricevute io mi permetto accluderle un elenco delle offerte che ho trasmesso al Comitato Lituano esecutivo con l'istruzione ripetuta più volte che le offerte stesse, secondo la mente del Santo Padre e l'intenzione degli offerenti, dovevano venir erogate tutte a favore delle popolazioni dimoranti in Lituania esclusa ogni distinzione di lingua, di religione e anche di nazionalità, ed avuto riguardo soltanto ai reali bisogni degli abitanti.
Ora, per assicurare meglio questo scopo e impedire quindi che la carità cristiana sia devoluta a servire forse mire politiche, credo opportuno ricorrere ai buoni offici della S. V. pregandola di voler far pervenire direttamente all'Episcopato Lituano quelle offerte che giungeranno alla Santa Sede e che io spedirò alla S. V. per il tramite di Mgr. Marchetti.
36r
Monsignor Karević, che potrebbe essere il Vescovo cui la S. V. faccia capo, potrà poi informare il Comitato Lituano di Losanna delle offerte ricevute e della loro erogazione.
Mi permetto quindi accluderle una prima lista di offerte ammontanti a Lit. 12921,85 più 2800 franchi francesi e 700 dollari che Ella riceverà in moneta tedesca, e che vorrà inviare come sopra al Vescovo di Samogizia, perché dall'Episcopato Lituano venga erogata per i più bisognosi di quella regione.
E con sensi della stima più sincera mi raffermo
Di V. S. Illma
affmo per servirla
P. Card. Gasparri