Dokument-Nr. 969
[Erzberger, Matthias]
: Il nuovo assalto tedesco intorno a Reims. Con 1 cartina. I, 18. Juli 1918
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Le ultime settimane furono caratterizzate all'ovest da
puntate continue su tutto il fronte da Ypres a Reims, colle quali l'Intesa voleva saggiare
le linee tedesche ed ottenere miglioramenti tattici del suo proprio fronte. Queste puntate
di ricognizione furono sfrenate in singoli punti con grandissima violenza senza ottenere, in
complesso, successi che potessero influire, comunque, sulla situazione generale. In essi si
scorgeva che l'Intesa era incerta sul quando e sul dove i Tedeschi avrebbero proceduto al
loro nuovo attacco. L'immenso spreco di riserve alle quali Foch fu costretto dalle passate
offensive tedesche, lo aveva privato della tanto decantata armata di manovra che gli doveva
dare il modo di passare esso stesso all'attacco e di prevenire i Tedeschi. Nella stampa
dell'Intesa furono fatte le più disperate congetture relativamente al settore sul quale si
sarebbero svolte le nuove grandi azioni, e tutti quanti i settori del lungo fronte furono
nominati come possibili bersagli del prossimo colpo tedesco. Il Comando generale tedesco non
poteva contare questa volta nella completa sorpresa dell'avversario come nel marzo e allo
Chemin des Dames. Dappertutto l'Intesa era alle vedette e pronta a difendersi disperatamente
al primo segno d'attacco. All'assalitore non sarebbero stati risparmiati gravi
combattimenti.La nuova puntata tedesca, la quarta dall'inizio dell'azione offensiva tedesca nella primavera scorsa, ha cominciato. In quanto al terreno essa si appoggia al risultato della terza battaglia, – quella battaglia che con-
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dusse le truppe tedesche dalle loro posizioni allo
Chemin des Dames fino alla Marna – e si basa nei rapporti strategici sul corso generale
della campagna cominciata il 21 marzo. La terza puntata aveva scavato un profondo arco nel
fronte, grazie alla marcia fino alla Marna, a destra e a sinistra del punto di assalto:
l'angolo di Compiègne e la stretta curva di Reims. Presso Compiègne il Comando
tedesco aveva sfruttato tutti i vantaggi offertiglisi, subito appena avvenuta la terza
puntata, portando la linea tedesca così vicina a questa città che il terreno di Compiègne
veniva a perdere quasi tutto il suo valore per una marcia dell'Intesa. Il Comando tedesco
opera oggi, invece, nell'angolo di Reims dopo una pausa di circa un mese, necessaria per
procedere a potenti preparativi, silenziosi ed accurati. Quando tutto fu pronto il Supremo
Comando diede l'ordine d'attacco. Il nuovo assalto tedesco si svolge ai due lati di Reims con movimento concentrico il quale ha come punto di partenza la linea Château Thierry-Reims, e Reims-Tahure. Nel terreno fra la Marna e Reims è diretto contro le Montagne boscose di Reims, alte dai 200 ai 300 metri e ad est di Reims contro le alture della Sciampagna (Mont Haut ecc.) accanitamente contese in passate battaglie. La fortezza di Reims non deve esser presa con un assalto frontale; i Francesi l'hanno provvista di un numero grandissimo di nidi di calcestruzzo per le mitragliatrici e di ripari sotterranei e presidiate con forti nuclei di truppe nere; dimodoché un assalto frontale costerebbe molto sangue ai Tedeschi. Questa è la ragione per-
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ché essi
procedono concentricamente. Davanti al fronte tedesco trovasi il grande accampamento
fortificato di Chalons sur Marne, che assicura ai Francesi magnifici punti d'appoggio,
possibilità di transito e approvvigionamento di materiali. Ad est del nuovo campo di lotta
vi sono le Argonne le quali proteggono il fianco della fortezza di Verdun così serrata da
presso. Il tratto Chalons-Verdun oltremodo importante per il fronte francese, trovasi
egualmente dinanzi alla linea d'assalto.Tre armate tedesche hanno vibrato il colpo: quella di Boehn a sudovest di Reims, e quelle di Mudra e di Einem nella Sciampagna.
Truppe d'assalto dell'armata Boehn, dopo un breve ma violentissimo fuoco di distruzione su tutto il fronte, traversarono la Marna nelle primissime ore del luglio, fra Jaulgonne e nei dintorni di Dormans, (laddove il fiume fa un arco in direzione sud), e, servendosi di chiatte, barconi, ecc., ecc., riuscirono a metter piede sull'argine meridionale. I ripidi pendii a ridosso della Marna furono strappati ai Francesi, e, subito, lanciati ponti per trasportare le riserve tedesche dalla parte opposta. Sebbene i Francesi opponessero vivissima resistenza, riuscì alle truppe tedesche di sfondare per una larghezza di circa 20 chilometri le prime posizioni francesi su terreno boscoso e favorevolissimo per la difesa ed a portare l'attacco sulla linea Fondé-La Chapelle-Comblicy-Mareuil, nella riva sud della Marna. Così un grande ostacolo d'acqua e un difficilissimo territorio montagnoso e boscoso erano stati vinti nel primo colpo
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e
sorpassati per la profondità di 8 chilometri. L'armata Boehn aveva il secondo compito
di aprirsi la strada nel settore fra la Marna e Reims, a destra e a sinistra dell'Ardre, e
di guadagnar terreno. La sera del 15 luglio, cioè a dire alla sera del secondo giorno
di battaglia, le truppe tedesche si trovavano ad est della linea
Chatillon-Coucery-Chaunizy.Contemporaneamente all'armata von Boehn uscivano dalle loro trincee all'assalto anche le armate del generale von Mudra e von Einem, da Prunay ad est di Reims fino a Tahure nella Champagne. In questo settore i Francesi non vollero opporre seria resistenza, ma seguirono la tattica della difesa elastica: si sottrassero all'effetto del primo colpo; cedettero rinculando, e si ritirarono combattendo e serrati dappresso dai Tedeschi nella seconda linea francese che si stende da Prosnes (ovest) oltre Souain fino a Perthes. L'ampio e prezioso sistema delle posizioni montagnose dominanti la Sciampagna eran cadute così in mano tedesca. In altre parole: erano stati invasi i campi delle grandi battaglie dell'anno scorso e delle battaglie della primavera e dell'autunno del 1915 nella Sciampagna. Il primo giorno di battaglia si chiuse per i Tedeschi con un attivo di 13.000 prigionieri.
È comprensibile che i Francesi abbiano spostato sulla Marna il punto principale della loro resistenza, imperocché la Marna è il simbolo della protezione di Parigi. Nel secondo giorno di battaglia procedettero quindi con forti nuclei di truppe a disperati contrattacchi sulla riva meridionale della Marna; ma questi contrattacchi
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si dissanguarono davanti alle linee tedesche. Ciò non
impedì ai Francesi di impegnare sempre nuove divisioni per ricacciare i Germanici oltre la
Marna. La battaglia durò furibonda e cruenta anche per il terzo giorno dell'offensiva. Alla
sera essa era decisa a favore dei Tedeschi: gli attacchi francesi erano stati
sanguinosamente ributtati. Anche lungo l'Ardre i Francesi tentarono, ma invano, di impedire
ai Tedeschi la loro marcia vittoriosa. Questi spinsero le loro linee colà fino a Venteuil e
Nanteuil sul settore delle montagne di Reims. A questo modo è venuto a restringersi il
terreno attorno a Reims il quale viene a trovarsi così in una situazione precaria e sotto
una grave minaccia. Il numero dei prigionieri fatti dai Tedeschi è salito a 18.000. Chalons
vien bombardato dai cannoni di lunga portata.Risultato dei primi tre giorni di battaglia: i Tedeschi hanno avanzato concentricamente su un fronte di cento chilometri ai due lati di Reims. Sebbene questo assalto non fosse per i Francesi una sorpresa (la stampa francese l'aveva annunciato già da 2 settimane prima) è riuscito ai Tedeschi a procacciarsi a sud della Marna un sicuro punto d'approccio ed a mantenerlo ad onta dei potenti contrattacchi avversari. Ai Tedeschi è riuscito inoltre a restringere il terreno a sudovest di Reims ed a forzare le montagne di Reims; ad est di questa città hanno espugnato le importanti e difficili alture e costretto i Francesi a sgombrare il terreno ripreso nel 1915 e nel 1917 con grande sacrificio di sangue. Qual significato si annet-
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ta in Francia allo sviluppo di questa nuova fase
dell'offensiva tedesca, si può leggere nella stessa stampa francese. Essa scrive che la
battaglia iniziata sarà, probabilmente, la più grande della storia.68r
Kartenzeichnung mit Abbildung der alten und der neuen Front
vom 18. Juli 1918 im Gebiet von Reims und Umgebung.