Dokument-Nr. 9813
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 21. Mai 1918

Schreiber (Textgenese)
SilvaniSilvaniPacelli
Betreff
Su l'invio dei pacchi ai prigionieri italiani in Germania
Il Comandante Direttore dell'Ufficio di revisione postale del Campo di Oberhofen mi ha fatto pervenire la l'acclusa notificazione, qui acclusa che ho l'onore di rimettere all'E. V. R., riproducendone qui appresso la traduzione italiana:
"L'Ufficio di revisione pr la postale del primo Campo principale dei perper prigionieri di guerra in Oberhofen prega V. E. di voler suggerire alla Croce Rossa Italiana, che i pacchi d'abbonamento di pane, spediti ai prigionieri italiani abbonati, siano imballati più solidamente.
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Finora tali spedizioni sono state involte in carta troppo sottile, ed arrivano così e sono, quindi, arrivate per la maggior parte, così lacerate, che non ne fu possibile l'ulteriore invio ai posti di lavoro, se non involgendoli di nuovo mettendoli in sacchi di tela, a spese, non indifferenti, di questo Ufficio Postale.
Essendo esaurite le provvisioni di tela, e non essendo possibile provvedere nuovi sacchi, questo Ufficio non può più oltre garantire l'esatto recapito dei sopradetti pacchi di pane, se da parte della Croce Rossa Italiana non si provveda che i pacchi siano involti essi vengano imballati in modo più solido e sicuro. – Il Tenente Direttore dell'Ufficio di
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revisione postale."
La paterna e continua sollecitudine che l'E. V. ha sempre nutrito per i prigionieri di guerra vorrà certamente appoggiare col più vivo interesse presso la benemerita Istituzione della Croce Rossa Italiana la preghiera del sopradetto Ufficiale Postale: e così, per l'alto intervento di V. E., potrà essere nuovamente garantito il giusto recapito di questi pacchi di viveri, inviati con non lievi sacrifici da tante povere famiglie italiane ai loro
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cari prigionieri di guerra, che, fra le dolorose privazioni e le inevitabili sofferenze del loro internamento, considerano queste spedizioni come un mezzo tante volte necessario alla loro sussistenza e come un pegno dolcissimo di costante ricordo e di affettuose tenerezze da parte dei loro parenti lontani.
Chinato umilmente
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 21. Mai 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9813, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9813. Letzter Zugriff am: 25.04.2024.
Online seit 20.12.2011.