Dokument-Nr. 9815
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 24. Juni 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulle raccomandazioni a favore di prigionieri italiani
Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto N. 7266 in data del 17 corrente, compio il dovere di trascrivere qui appresso tradotto dal tedesco, il seguente brano di una lettera, inv giun giuntami ora, del sacerdote Aloys Beckmann, Cappellano militare di Cellelager:
"Sono giunte a questo Comando , specialmente in ques in questi ultimi tempi, per il tramite di Vostra Eccellenza numerose raccomandazioni a favore di ufficiali italiani prigionieri, in parte anche colla preghiera di esaminare se essi potevano venire presi in considerazione per uno scambio. Gli ultimi avevano anzi la raccomandazione de llo stesso S. Padre. Pur troppo mi veggo costretto di comunicare a V. E. che gli ufficiali raccomandati in grande – per non dire in massima – parte
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non erano degni della speciale cura di Sua Santità e di V. E. Ciò vale anche per gli ufficiali, che sono stati a me particolarmente come raccomandati come cappellano del Campo. Ripetutamente ho dovuto constatare che essi erano increduli e non solo non andavano frequentavano essi stessi la chiesa, ma cercavano anche altresì di esercitare sui loro camer compagni la peggiore influenza. Tra i prigionieri ultimamente raccomandati al Comando si trova un gran numero di ebrei, di atei, di uomini apertamente ostili alla religione, ed anche di anzi una notevolissima parte di essi ha anche malattie veneree. Questi ultimi non possono essere presi in considerazione per lo scambio. Tali raccomandazioni a favore di simile gente hanno sollevato viva disapprovazione e malcontento fra i buoni ufficiali italiani cattolici. Inoltre V. E. comprenderà pure che qui [produce presso] non pochi provano impressione che il vedere che una raccomandazione della più alta Autorità ecclesiastica a favore di soggetti così indegni passa per tutti i possibili gradi delle Autorità laiche.
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Ieri stesso da vari ufficiali cattolici tedeschi, impiegati in questo Comando, sono stato pregato di richiamare su di ciò l'attenzione di V. E. Tutti questi Signori avevano l'impressione che la caritatevole attività del Santo Padre e di Vostra Eccellenza viene soverchiamente sfruttata da gente, la quale non merita affatto questa speciale sollecitudine, e tutto ciò a danno di coloro, che sarebbero degni di ogni soccorso. A mio avviso, dovrebbe raccomandarsi una più accurata investigazione, prima di presentare la richiesta ufficiale alle Autorità militari. Tanto io come anche il medico del Campo Dr Rolshoven, buon cattolico ed altamente stimato da tutti gl'internati italiani, siamo pronti a collaborare a tale scopo; né da ciò deriverebbe un notevole ritardo dell per l'eventuale rimpatrio dei singoli prigionieri. Finalmente quella previa indagine sarebbe inoltre particolarmente opportuna anche per la ragione che – come mi è stato manifestato dal Comando – le così numerose od e promiscue raccomandazioni pur col miglior buon volere, è di aver
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riguardo a tutte quelle così numerose e promiscue raccomandazioni".
Ho risposto all'ottimo e zelante Cappellano in termini analoghi a quelli già usati per il summenzionato Dottor Rolshoven ; l'ho inoltre pregato ad d'indicarmi i nomi dei buoni ufficiali, cattolici cui egli allude, affinché io possa raccomandare essi pure, aggiungendo anche che, se alcuno di loro ha bisogno di aiuto in danaro (non essendo pur troppo in grado, nelle presenti circostanze locali, d'inviare viveri od indumenti), sono pronto a fornirglielo.
Nella fiducia di non aver troppo male interpretato le Auguste intenzioni del S. Padre, ed in attesa di eventuali istruzioni che all'E. V. piacesse d'impartirmi al riguardo, m'inchino umilmente
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 24. Juni 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9815, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9815. Letzter Zugriff am: 18.06.2024.
Online seit 17.06.2011.