Betreff
Sullo scambio dei prigionieri italiani e tedeschi
Facendo seguito al mio rispettoso cifrato N. 191 in data di oggi, godo di godo di poter trasmettere qui acclusa all'E. V. R. copia di una Nota che il S. E. il Sig. Cancelliere dell'Impero dopo vive ripetute mie insistenze mi ha diretto in data del 29 Maggio scorso sullo scambio dei prigionieri italiani e tedeschi, in conformità del desiderio espresso dall'E. V. nel venerato telegramma N. 78. Detta Nota <Al> nell tempo stesso ho l'onore di trascrivere qui appresso, tradotta in italiano, la Nota medesima:
"Berlino, 29 Maggio 1918
Eccellenza
È a Lei certamente noto che le che sono testé terminate le trattative svoltesi in Berna sotto la direzione della Svizzera fra i Delegati tedeschi ed ita-22v
liani sulle questioni concernenti i prigionieri; il loro risultato trovasi consegnato in un progetto di convenzione circa i prigionieri di guerra e le persone civili, che
trovasiè ora in corso di stampa. Ho già dato istruzioni affinché, appena terminata la stampa medesima, ne siano inviati a Vostra Eccellenza alcuni esemplari per Sua opportuna cognizione e per la ulteriore trasmissione alla S. Sede.
Il dettoaccordo che il GovernoImperiale spera ottenga presto l'approvazione dei due Stat Governi interessati, rappresenta un importante documento nella serie delleintese fra gli Stati belligeranti, diretti a mitigare, nei limi per quanto è possibile, la sorte dei prigionieri di guerra. Il Governo Imperiale è ben consapevole che tutti questi accordi hanno la loro origine dal magnanimo appello, ispirato ai più nobili sentimenti umanitari, che Sua Santità diresse a suo tempo alle Nazioni belligeranti a favore dei prigionieri invalidi e malati. In particolar modo però nella presente occasione deve il Governo Germanico deve a Sua Santità la 23r
più profonda gratitudine, perché la Sua nobile iniziativa ha in grado eminente contribuito alla riuscita dei negoziati fra la Germania e l'Italia germanico-italiani ed Egli ha fin dal principio accompagnato col più vivo interesse, così sapientemente rappresentato da Vostra Eccellenza, il pensiero di una intesa coll'Italia circa le questioni dello scambio e del trattamento dei prigionieri. È per me un sincero bisogno di esprimere ciò in questa circostanza di esprimer ciò particolarmente anche ad<a> nome del Governo Germanico.
Gradisca Vostra Eccellenza l'assicurazione della mia più distinta stima colla quale ho l'onore di essere
Suo Devotissimo – Hertling".
Chin Nella fiducia che questo documento riuscirà di soddisfazione per il S. Padre e per V. E., m'inchino umilmente
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. Juni 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9819, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9819. Letzter Zugriff am: 28.12.2024.