Dokument-Nr. 11865
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 06. Januar 1920

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistMörnerSchioppaPacelli
Betreff
Circa i prigionieri russi in Germania
Facendo seguito al mio rispettoso rapporto N.  in data del , ho l'onore di trascrivere qui appresso quanto il Comandante del Campo di Hammelburg mi ha comunicato circa la condizione dei prigionieri russi nel campo medesimo e i loro desideri:
"Innanzi tutto i russi prigionieri desiderano notizie del loro paese. Se di tempo in tempo, un piccolo numero di russi è fatto rimpatriare, la maggior parte di essi rinunzia di ritornare in patria, e, quelli che sono trasportati in Russia lo fanno mal volentieri. Ciò dipende dal fatto che di quelli, che sono partiti dal campo, mai si è avuta più una sola notizia. Perciò i Russi dubitano che i loro compagni sieno mai arrivati al loro paese nat ale e restituiti ai loro parenti, e che invece sieno stati arruolati in qualche esercito: cosa che essi temono enormemente. Bisognerebbe, prima di parlare di rimpatrio, chiarire bene questo punto.
Come vie di rimpatrio pei medesimi russi verrebbero in discussione
"Pei Russi Bianchi, i piccoli Russi del West ed i Russi del Centro, la via attraverso la Polonia e l'Ungheria (Quelli della Bessarabia, i Polacchi, i Lituani, i Lettoni e gli Estua ni sono stati già rimpatriati.)
55v

Per i Russi del Nord, la via del m ar del Nord.
Per i Russi del Sud Cosacchi, Piccoli Russi, Tartari, Siberiani la via del m ar del Sud (Quelli della Giorgia e gli Armeni sono stati già rimpatriati).
Bisognerebbe ottenere il permesso dalla Polonia e dall'Ungheria per il passaggio attraverso quei territori.
Per il trasporto attraverso il mare dovrebbero impegnarsi gli Alleati, specialmente l'Inghilterra, la Francia e l'America, che dispongono di sufficienti navi, che dovrebbero mettere a disposizione per il rimpatrio dei Russi, che erano loro alleati durante la guerra. La Germania non si trova affatto in condizioni di eseguire il trasporto di migliaia di uomini sul mare.
Come segno della fiducia che i Russi hanno nella intercessione di Vostra Eccellenza per ottenere l'intervento del Santo Padre in loro favore, l e espongo il seguente fatto: Secondo un telegramma del Comando militare avrebbero dovuto in questi giorni essere rimpatriati dei Russi dei di Saratow, Astrakan e Nordcaucaso. Ora tutti i Russi appartenenti a tali distretti circa 60 in questo campo rifiutarono di essere liberati, malgrado il loro grandissimo desiderio di rivedere i loro cari dopo 5 anni di lontananza. Essi addu ssero come motivo del loro rifiuto che volevano aspettare che per l'opera della Santa Sede fossero rassicurati di arrivare certamente in patria e non di essere reclutati per un altro campo di concentrazione."
55r, oberhalb des Textes hds. in roter Farbe von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 06. Januar 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11865, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11865. Letzter Zugriff am: 18.05.2024.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.