Dokument-Nr. 11978
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
[München], 25. März 1920

Schreiber (Textgenese)
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Betreff
Abolizione D della scuola simultanea.
Sebbene come ho avuto l'onore di riferire a V. E. R. nel mio rispettoso rapporto N. 16150 in data del 19 corrente il partito popolare bavarese, che ora è al potere non potrà per ora abrogare tutte le leggi, disposizioni e decreti emanati dall'Hoffmann circa la politica scolastica pure si sforza fin da ora di mitigare gli effetti di quella insana politica e tenta anche di sopprimere qualche articolo che maggiormente lede i diritti dei cattolici relativamente all'insegnamento religioso dei loro figliuoli.
Il 14 agosto del 1919 nella seduta generale del Landtag fu approvata la proposta dei deputati democratici Buehler e Link con la quale si stabiliva di aggiungere come paragrafo 2º all'articolo 10 della legge sulla scuola la seguente aggiunta : "Fino alla approvazione di una legge del Reich in conformità dell'articolo 143 della Costituzione del Reich medesimo rimangono le disposizioni dell'ordinanza del [I^]  agosto 1919 in vigore.
Così in seguito ad una vivace discussione avvenuta ieri l'altro al Landtag è stato approvato con 68 voti favorevoli e 60 contrari la proposta del deputato Wohlmuth ed Held per l'abolizione del Decreto di Hoffmann circa la scuola simultanea che in conformità di tale disposizione avrebbe potuto crearsi
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quando la minoranza dei fanciulli non potesse avere una scuola secondo la propria confessione religiosa.
I democratici si sono dichiarati contrari alla proposta. Essi hanno sostenuto che il Decreto era stato emanato di pieno accordo col partito popolare bavarese nella riunione di Bamberga allorché si trattò di formare un Ministero di coalizione.
Il partito suddetto per bocca dell'Held ha risposto che nella menzionata riunione aveva fatto intendere chiaramente che esso non poteva seguire ed accettare la tendenza favorevole alla scuola simultanea.
I socialisti hanno anche espressa la loro opposizione alla suddetta proposta, basandosi sul medesimo accordo di Bamberga accusando il Partito popolare bavarese di mettersi contro la Costituzione e di creare delle pericolose lotte nel paese.
Il Deputato Speck a capo del partito ha dichiarato che secondo il diritto l'ordinanza della scuola simultanea può bene essere cambiata con un voto del Landtag senza per ciò venire in conflitto con l'articolo 174 della Costituzione del Reich. I democratici hanno combattuto questo punto di diritto insieme ai socialisti.
Il proponente Wohlmuth ha affermato che il suo partito non avrebbe fatto opposizione all'ordinanza relativa alla scuola simultanea se si fosse tenuto conto della volontà di quelli che hanno diritto sull'istruzione dei loro
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appartenenti, ma invece quella ordinanza, ha esclamato energicamente il Wohlmuth, è un Ukase da Repubblica dei consigli. L'accordo di Bamberga oggi non ha più significato. Noi abbiamo il diritto di modificarlo.
A questa dichiarazione l'opposizione ha risposto con vivacissime proteste urlando, che allora non avranno più valore tutti gli accordi conclusi col partito popolare.
A che il deputato Held ha replicato che in Baviera è alle porte un nuovo ordine di diritto, cosa che finora non è avvenuto [sic] negli altri paesi della Germania.
Dopo ciò, messa al voto nominale, la proposta Wohlmuth-Held è stata approvata con 68 voti contro 60, contro quelli dei democratici e dei socialisti.
19r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiatirangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 25. März 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11978, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11978. Letzter Zugriff am: 23.05.2024.
Online seit 30.04.2013, letzte Änderung am 10.09.2018.