Dokument-Nr. 1467
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 10. Mai 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sull'acco Sull'accordo fra la Germania e la Francia circa i prigionieri di guerra
S.E. il Sig. Barone von dem Bussche, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri di Berlino, si è compiaciuto d'inviarmi copia del<l'> recente accordo recentemente concluso a Berna fra il Governo Imperiale Germanico e quelli della Repubblica Francese relativamente ai prigionieri di guerra. Tale invio ha egli voluto accompagnare con una lettera a me diretta in data del 7 corrente, che sono lieto di trasmettere qui acclusa all'E. V. R., giacché in essa non si manca di riconoscere che i consolanti effetti ottenuti [zwei Worten unlesbar] trattative di Berna debbonsi in non piccola parte attribuire agli [ein Wort unlesbar] sforzi della S. Sede per mitigare i mali della guerra. Ho pertanto l'onore di trascrivere qui appresso, nella tradotta in italiano, la lettera medesima:
"Eccellenza – Conoscendo il vivo in-
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teresse, che Vostra Eccellenza prende a tutti gli sforzi diretti a migliorare la sorte dei prigionieri di guerra e dei civili interessati nei paesi belligeranti, non avrei potuto mancare di comunicarle confidenzialmente, mediante l'invio degli uniti stampe, il risultato della conferenza tenuta in Berna lo scorso mese fra rappresentanti dei Governi Germanico e Francese, circa le questioni concernenti i prigionieri medesimi, e di pregarla a volerla egualmente portare anche a conoscenza della Santa Sede. Se il conchiuso accordo avrà, come io spero, l'approvazione dei due Governi, non solo numerosi prigionieri tedeschi e francesi avranno la possibilità di ottenere il ritorno in patria od almeno il trasferimento nell'ospitale territorio della Svizzera, l'ospitalizzazione in Svizzera, ma potranno altresì tornare ai loro focolari domestici gl'internati civili di ambedue le Nazioni, sui quali, come persone private non partecipanti alla guerra, ha più gravemente pesato la detenzione per degli anni nei campi di concentrazione.
Il Governo Germanico non disconosce
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che questo così altamente soddisfacente risultato delle trattative, il quale rappresenterà una importante pietra miliare ne lla via degli sforzi per mitigare possibilmente i dolori della guerra, deve farsi risalire non in piccola parte anche alle incessanti cure della Santa Sede e dei suoi organi, perché sia dato ascolto, come si conviene, alla voce dei nobili sentimenti umanitari.
Gradisca Vostra Eccellenza l'assicurazione della mia più alta considerazione, colla quale ho l'onore di essere – Suo Devotissimo – Bussche".
Dopo di ciò, chinato umilmente

Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 10. Mai 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1467, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1467. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.
Online seit 17.06.2011.