Dokument-Nr. 16554
[Gasparri, Pietro] an [Braun, Otto]
Vatikan, 15. Juni 1925

In risposta alla Nota, che il 2 Aprile u. s. S. E. il Signor Marx, allora Presidente dei Ministri in Prussia, consegnava a Monsignor Pacelli, Nunzio Apostolico a Berlino, intorno al Concordato recentemente concluso colla Polonia, il sottoscritto Cardinale Segretario di Stato di Sua Santità, dopo aver attentamente esaminato le rimostranze del Governo prussiano contenute nella suaccennata Nota, si onora di rispondere quanto segue:
Innanzi tutto è bene rilevare che tutta la Nota si fonda sopra la seguente asserzione: "il nuovo Concordato polacco non sta in armonia cogli accordi esistenti tra la Santa Sede e il Governo prussiano e fondati sopra la Bolla "de salute animarum" del 16 Luglio 1821.
Lasciando da parte la questione riguardante il valore della Bolla "de salute animarum" nei territori della Prussia (sulla quale questione la Santa Sede non vuole entrare in merito), reca non poca meraviglia il fatto che il Governo prussiano si riferisca ancora alla detta Bolla pei territori, che non fanno più parte dello Stato prussiano, ma appartengono oggi politicamente alla Repubblica polacca.
E tanto più forte è la meraviglia della Santa Sede, perché nella Nota G II N°. 432.1 dell'otto Aprile 1922 il Signor Ministro prussiano per la Scienza, l'Arte e l'Istruzione pubblica, asseriva che: "il Governo prussiano riguarda come ri-
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maste completamente in vigore per l'attuale territorio dello Stato la Bolla "de salute animarum" e le altre Convenzioni concluse colla Santa Sede circa le circoscrizioni delle diocesi e la provvista delle sedi vescovili, delle dignità e dei Canonicati entro la Prussia", e perciò riconosceva apertamente che la Bolla in questione non vale più al difuori della Prussia.
Ed è precisamente per questa ragione che la Santa Sede non vedeva perché, conchiudendo col Governo Polacco un Concordato che riguarda i territori polacchi, si sarebbe dovuta rivolgere in antecedenza al Governo prussiano.
Ma quello che la Santa Sede tiene assolutamente a far rilevare è che essa si è data la più grande premura, superando non lievi difficoltà, di tutelare gli interessi religiosi delle minoranze tedesche, come pure delle altre minoranze.
Infatti, per tacere degli altri Articoli, con la Clausola dell'Art. 26, comma ultimo, si stabilisce che ai beni ecclesiastici posti in Polonia, ma appartenenti a personalità giuridiche ecclesiastiche e religiose aventi la loro sede fuori delle frontiere dello Stato polacco, non si applicano le disposizioni del Concordato e perciò essi restano nello stato giuridico in cui si trovavano prima del Concordato. Non si vede perciò come cotesto Governo possa dire che con tale clausola "gli interessi della Prussia vengono nella maniera "più considerevole colpiti". Anzi il sottoscritto Cardinale,
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a giusto titolo, si sarebbe aspettato per tale sua sollecitudine un plauso piuttosto che una protesta da parte del Governo prussiano.
Né si vorrà dire che la Santa Sede non avrebbe dovuto addivenire ad una nuova circoscrizione diocesana (circoscrizione che, per quanto riguarda il nome delle diocesi, sarà fissata da una Bolla) fino a che la Polonia non avesse regolato la questione dei beni della diocesi di Breslavia. È evidente infatti che la Santa Sede in vista delle improrogabili necessità e degli importanti interessi da tutelare nella chiesa di Polonia, per esempio il sostentamento di tutto il Clero, dei Seminari, l'amministrazione organica ed effettiva delle diocesi e in generale il bene di circa trenta milioni di anime, ha considerato come suo dovere la conclusione di un accordo colla Polonia.
Lo scrivente augurandosi che le spiegazioni date dalla Santa Sede siano per dissipare qualsiasi malinteso, non mancherà, come del resto ha fatto finora, di insistere presso il Governo di Polonia, per la pronta e definitiva soluzione della vertenza dei beni e delle rendite del Capitolo di Breslavia, e profitta volentieri della circostanza... ecc.
112r, links oberhalb des Textkörpers masch. vermerkt und hds. durchgestrichen: "N°. 42946."
Empfohlene Zitierweise
[Gasparri, Pietro] an [Braun, Otto] vom 15. Juni 1925, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16554, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16554. Letzter Zugriff am: 27.04.2024.
Online seit 24.06.2016.