Betreff
Ottantesimo genetliaco del Presidente del Reich, Maresciallo von
Hindenburg - Indirizzo collettivo di auguri del Corpo diplomatico - Attitudine
dell'Ambasciata dei Soviety
Il Sig. Presidente del Reich, Maresciallo von Hindenburg, ha celebrato
oggi
il suo ottantesimo genetliaco.
Fin dalla fine del passato mese di Giugno, e
particolarmente in occasione di un thè offerto al Corpo
diplomatico
dal summenzionato
Presidente nel parco della sua residenza, ebbi occasione
di interrogare i p
alcuni
fra i più importanti Capi-Missione sulla opportunità
che
di
esprimere in tale occasione
al Capo dello Stato in forma collettiva le sue
felicitazioni ed i suoi auguri. Poiché una udienza
solenne del Corpo diplomatico, simile a quella di Capodanno,
non poteva, secondo quanto mi comunica il Capo del Protocollo, essere aggiunta al programma
53v
dei festeggiamenti, e poi siccome, d'altra parte, il
Sig. Presidente, come aveva reso noto la
pubblica stampa, aveva manifestato il
desiderio di non ricevere molti doni in detta ricorrenza, si
pensò di presentare al Sig. von Hindenburg un Indirizzo, scritto in pergamena artisticamente
alluminata e portante la firma
di tutti i Capi-Missione.
In seguito a ciò, redassi una minuta di Circolare per il
Corpo diplomatico, nella quale proponevo anche il testo dell'Indirizzo. Tale minuta fu da me
sottoposta
a questo Ambasciatore di Francia, Sig. de Margerie, diplomatico
distintissimo,
col quale
ho amichevoli rapporti,
dichiarandomi pronto a
fare
introdurre tutte quelle modificazioni, che gli sembrassero
opportune. Il Sig. Ambasciatore,
dopo aver letto atten-54r
tamente la minuta, si dichiarò
completam
del tutto
d'accordo, e mi disse che
il Presidente del
Reich
era
personaggio del tut
degnissimo
di stima, e che, - prescindendo dalla vittoria
di Tannenberg, la quale non poteva per lui venire in
considerazione, - era un fatto glorioso per il Maresciallo von Hindenburg l'aver salvato,
dopo l'armistizio, l'esercito tedesco in ritirata, [ecc.]
Dopo di che inviai
sen
ai Capi-Missione la Circolare medesima, di
cui l'E. V. R. troverà copia qui acclusa (Allegato I). L'Ambasciatore
di Francia, in procinto
di partire per il
congedo, fu il primo ad apporre la sua firma nel foglio a lui
destinato.
Tutte le Missioni diplomatiche (ad eccezione dell'Ambasciata dei Soviety, di
cui parlerò in seguito), in mi ritornarono il foglio debitamente firmato.
54v
Molti
Capi-Missione, compresi que fra i quali non pochi
Rappresentanti degli Stati già nemici della Germania,
l'accompagnarono con Note, in cui esprimevano in termini assai
lusinghieri
la loro adesione. Mi sia permesso di allegare al
presente rispettoso Rapporto, fra le tante altre,
quelle direttemi dall'Ambasciatore
degli Stati Uniti d'America (Allegato
II),
dall'
Ambasciatore d'Inghilterra (Allegato
III
)
dal
Ministro di Danimarca (Allegato
IV
), dall'Ambasciatore di Spagna (Allegato V), dal Ministro
di Ungheria
(Allegato
VI
) dal Ministro del Belgio (Allegato
VII
). Da quanto tuttavia mi significò confidenzialmente
l' il Sig. de la Boulaye, Incaricato d'Affari di Francia in assenza
dell'Ambasciatore, sembra che qualche Capo-Missione, in modo speciale
i Ministri di Jugoslavia e di Polonia,
avessero55r
manifestato qualche
difficoltà per l'una o
l'altra frase dell'Indirizzo; ma il primo, venuto poi a visitarmi personalmente, mi assicurò invece essere egli
completamente d'accordo col testo dell'Indirizzo, - co il che confermò anche
espressamente con Nota scritta ; e quanto al secondo, fece
firmare
apporre
in
sua assenza, del resto in
piena
conformità
collaanzidetta Circolare, la firma
dall'Incaricato d'Affari interino, il quale chiese il
che la parola "glorieuse" fosse mutata in "constante", il che
io da parte mia
accettai senza alcuna difficoltà.
Per ciò che riguarda l'Ambasciatore dei Soviety,
Avendo poi incontrato Essendomi poi incontrato col sunnominato Ministro di Polonia
l'8 Settembre p. p. in occasione del battesimo da me amministrato ad una figlia
di un Segretario della Legazione
di Spagna, ed avendo portato [anche] il discorso intorno all'Indirizzo in questione, egli mi
dichiarò parimenti che lo trovava del tutto conveniente ed
opportuno.55v
Per ciò che riguarda l'Ambasciata dei
Soviety, l'Incaricato d'Affari interino mi inviò in data del
27 Agosto scorso una Nota, (Allegato XIII), nella quale mi
comunicava essere all'Ambasciata, pur con suo rincrescimento, impossibile di firmare
l'Indirizzo a causa della frase relativa al Supremo Reggitore degli umani destini. "Nella
Unione delle R. S. S.,
continua il
succitato Foglio,
è attuata
e
una completa separazione fra Chiesa e Stato. In essa tutti i
festeggiamenti ufficiali hanno carattere esclusivamente laico ed ai nostri Rappresentanti
all'estero è vietato perfino di prender parte a feste officiali, se esse sono congiunte con
cerimonie religiose. Ciò è comprensibile, se si consideri che tutti i Membri del nostro
Governo e tutti i Rappresentanti dell'della Unione all'estero (compreso il Sig.
Ambasciatore Krestinski ed io stesso) sono atei convinti". La Nota
56r
conclude dicendo che per questo motivo l'Ambasciata
esprimerà a parte i suoi auguri al Sig. Presidente del
Reich
e non unitamente
a tutto il Corpo diplomatico.
Il
notissimo discorso pronunziato in Tannenberg dal Maresciallo Hindenburg colle
circostanze, che lo
accompagnarono, nonché gli aspri commenti, che esso, provocò
in nei paesi
dell'Intesa, non mancò
di suscitare una
certa nervosità in alcuni
membri di questo Corpo
diplomatico, riguardo
al già firmato
Indirizzo.Nessuno però credet chiese di ritirare la sua
firma. In considerazione, però
di tale stato d'animo, e per evitare attacchi nella
stampa, ho curato che i giornali di
q
d'accordo con questo Go e per evitare spiacevoli incidenti ed attacchi, curai, per
mezzo del Cancelliere del Reich, Dr Marx, e dell'ottimo Segretario di Stato,
Dr Pünder, che non fosse pubblicato l'intiero testo
dell'Indirizzo medesimo. La nota [prepar] da
comunicarsi
alla stampa fu da me comunicata in
precedenza a questo Incaricato d'Affari di Francia, il quale la trovò buona e telegrafò
anche
d'urgenza al
Ministro
degli Esteri di Parigi, che non mosse obbiezioni al riguardo.
Essa è apparsa
nei giornali di oggi e trovasi egualmente qui compiegata (Allegato XIV).
56v
Come dalla medesima risulta, ieri alle ore dodici,
accompagnato dal Capo del Protocollo, Conte von Bassewitz, fui ricevuto in Udienza solenne dal Maresciallo von Hindenburg, al quale
consegnai in nome del Corpo diplomatico
l'Indirizzo medesimo, riccamente
rilegato, insieme ai fogli portanti le
firme dei singoli Capi-Missione, in pergamena colle armi della Famiglia
v. Beneckendorff e v. Hindenburg. Il sullodato Sig. Presidente, il quale mi
trattenne poi un quarto d'ora in colloquio e s'informò della preziosa salute di Sua Santità, mi ringraziò
caldamente e mi pregò di trasmettere ai menzionati Capi-Missione i suoi ringraziamenti. Alla
adienza erano
presenti il Ministro degli Esteri, Dr
Stresemann, ed il Segretario di Stato, Sig. von Schubert.
Chinato
53r, links oberhalb des Textkörpers hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem
Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 03. Oktober 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17832, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17832. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.