Dokument-Nr. 19035
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 19. März 1927
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Circa la questione della circoscrizione delle diocesi, secondo una dichiarazione del Ministro degli Esteri Dr. Benesch, il Vaticano avrebbe già dato il suo consenso, sebbene a tale riguardo siano state poste certe condizioni per cui le trattative si sarebbero arenate ("Prager Presse" N. 42 del 12 Febbraio c. a.).
Parallelamente a ciò si spargono nuove notizie allarmanti circa i noti progetti di appezzamento, frazionamento delle terre del Ministero dei beni fondiari. In relazione con ciò si vorrebbe anche mettere, coinciderebbe anche una pretesa dichiarazione dell'Arcivescovo di Praga secondo la quale Roma stes-
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sa non avrebbe nulla da obiettare contro il principio della riforma
agraria, vale a dire che i grandi latifondi dovrebbero essere divisi tra i proprietari,
nulla abbienti, ma in ogni
caso,
ad ogni modo
solamente per quanto lo richiede la ragione di Stato;
che non vi sarebbe nulla da opporre,
ridire contro
la
riforma agraria, ma solamente contro alcune modalità della sua
applicazione,
esecuzione.
("Deutsche Presse" N. 7 dell'11 Gennaio
1927).In queste notizie ed in questi rumori queste voci non è soltanto questione, non si tratta soltanto della circoscrizione della diocesi prussiana di Breslavia, ma eziandio dell'antica proprietà
Tale proprietà della Sede Vescovile di Breslavia, sita nella Cecoslovacchia, è fondata come è noto alla S. Sede, su titoli così certi, sicuri, evidenti che le pretese di un terzo non possono in alcun modo venire in considerazione, essere presi in considerazione né secondo il diritto civile, né secondo il diritto canonico. Canonicamente la cosa è così chiara che per in essa senza alcun dubbio deve trovare avere la sua applicazione quel principio che la S. Sede recentemente ancora nello
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scambio di Note col Governo prussiano circa i beni del
Capitolo di Breslavia situati in Polonia ha riconosciuto come sempre da essa sostenuto (Pro memoria
con scritto
del Nunzio Apostolico al Ministro Presidente
di Prussia del 7 Luglio 1926 N. 35547).Questo principio non può in alcun modo essere infirmato, scosso dalla introdotta, adottata legislazione cecoslovacca della riforma agraria, e ciò tanto meno che questa legislazione va apertamente contro, contradice [sic] i principi riconosciuti di diritto internazionale internazionalmente riconosciuti della inviolabilità della proprietà.
Così pure si contradirebbe [sic] addirittura al summenzionato principio della proprietà ecclesiastica se insieme con la questione dei confini delle diocesi le autorità ecclesiastiche non prussiane sollevassero pretese a questi beni, come apparentemente da parte polacca essi sono già stati prenotati e si è da parte cecoslovacca si è in timore sotto certe circostanze, condizioni.
Da parte dell a Prussia si deve – come fin dai tempi remoti – annettere la massima importanza a ciò che le assicurazioni le quali sono contenute a tale riguardo a favore
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della diocesi di Breslavia nelle convenzioni esistenti colla S. Sede, rimangano
intatte, che prima di tutto
innanzi tutto
la proprietà, il possesso