Dokument-Nr. 4787
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 30. Oktober 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Seduta del Gabinetto di guerra in Berlino del 28 Ottobre 1918
Riservatissimo
Ieri l'altro si tenne in Berlino una seduta del Gabinetto di guerra, a cui presero parte tutti i membri del medesimo, (ad eccezione di ed inoltre il Ministro della Guerra von Scheüch [sic], il Segretario di Stato per la Marina Ritter von Mann ed i generali von Gallwitz e Mudra.
Il Generale von Gallwitz diede assa riferì sulla situazione genera sull'insieme della situazione al fronte. Riconobbe la buona tattica del nemico; aggiunse però che le truppe francesi sono assai rimaste negli ultimi tempi assai indebolite. I soldati americani sono eccellenti; hanno tuttavia esaurito nelle colossali perdite subite gli elementi più giovani. L'esercito tedesco non è certo più in grado di intraprendere un'offensiva, che abbia per effetto
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porti ad una vittoria militare; può, nond ciò nondimeno, difendersi con energia. I nostri soldati tedeschi si dimostrano ancora capaci; sebbene, oltre alle perdite, abbiano dannosamente influito su di agito su di loro le influenze provenienti dalla popolazione civile, la lunghezza della guerra ed una serie di avvenimenti politici, spe soprattutto l'offerta di armistizio. Occorrono più truppe di ricambio ed un morale più elevato. Se la Germania capitola ora, sarebbe una grande sventura.
Si fece osservare al Generale von Gallwitz che l'offerta l'armistizio venne offerto proprio per suggerimento e desiderio del Comando Supremo; ed egli rispose che non poteva pronunziarsi sulle decisioni del Comando stesso, cui è sottoposto, ma che fu assai sorpreso da quel fatto, perché la Germania può ancora resistere.
Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri comunicò allora che l'Austria aveva il giorno innanzi inviato una Nota, con cui accettava tutte le condizioni di Wilson
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e chiedeva l'armistizio e la pace, senza attendere le trattative cogli altri Stati. Si rilevò allora quanto ciò fosse sfavorevole per la Germania, giacché gli eserciti italiani sarebbe avrebbero potuto essere trasportati sul fronte occidentale ed inoltre l'Austria dovrebbe contarsi colla e dovrà contarsi altresì colla possibilità che l'Austria permetta alle truppe dell'Intesa il passaggio sul attraverso il suo territorio per attaccare dal sud la Germania. Questa inoltre potrà raccogliere altri seicento mila uomini come rinforzo, ma l'Intesa ne riceve ogni mese trecento mila , oltre il materiale da guerra.
I generali Gallwitz e Mudra rimasero fortemente sorpresi dalla notizia co allora in quel momento non ancor pubblica della pace separata dell'Austria; dichiararono tuttavia che col suddetto rinforzo il fronte può ancora sostenersi per un tempo notevole. Non conviene rompere ora le Aggiunse che, ciò nonostante, non conveniva rompere le trattative, ma attendere la risposta di Wilson. – Il Mi-
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nistro della Guerra von Scheüch [sic] notò che anche il nemico manca di carbone, che la Germania può mandare in un colpo al fronte i suoi seicento mila uomini e che la sua produzione di materiale da guerra non diminuisce.
Il vicecancelliere von Payer domandò se era esatta la notizia de lla stampa, che cioè l'America ha trasportato già circa due milioni e mezzo di uomini. – Il Generale Gallwitz rispose che la cifra è probabilmente vera. Vi sono al fronte quarantadue divisioni americane; una divisione americana è forte all'incirca come un corpo d'armata prussiano, e forse anche un poco più.
Si convenne nella proposta del menzionato Generale di attendere cioè la risposta di Wilson. Lo stesso Segretario di Stato socialista Scheidemann affermò che la guerra deve esser continuata finché sia necessario.
Nel riferire quanto sopra all'E. V. R., m'inchino
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 30. Oktober 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4787, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4787. Letzter Zugriff am: 14.05.2024.
Online seit 02.03.2011.