Dokument-Nr. 5322
Bludau, Augustinus an Pacelli, Eugenio
Frauenburg, 04. Mai 1920

Übersetzung
Eccellenza Reverendissima,
Mi permetto nuovamente di att<i>rarre1 l'attenzione di Vostra Eccellenza sulle accluse notizie di giornali, provvenienti2 dai distretti della Prussia orientale ed occidentale sottoposti al plebiscito. Il giornale polacco d'Allenstein ha pubblicato poco tempo fa la notizia, che il Nunzio Monsignor Ratti si è recato da Varsavia a Roma per riferire alla Santa Sede intorno alla Slesia superiore. Da questo rapporto dipenderebbe se egli riceverà pure la giurisdizione sopra il distretto di Ermland soggetto a plebiscito. Con queste e simili notizie la popolazione viene continuamente eccitata dagli agitatori in veste ecclesiastica mandati da Varsavia. Questi sacerdoti stranieri non si curano affatto del Vescovo. Alcuni di loro girano da un villaggio all'altro con una compagnia teatrale e spiegano al popolo dal palcoscenico il dramma "religioso" "il patrocinio di Censtochau", destinato ad entusiasmare la popolazione per la Polonia. Un altro sacerdote della Polonia funge da Console generale polacco ad Allenstein, un terzo dirige, come mi è stato riferito, una scuola polacca. Se io mi
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pronunciassi in qualche modo contro queste cose, mi si accuserebbe subito di parzialità a favore dei tedeschi. Desidererei assai che la Santa Sede proibisse ai sacerdoti polacchi di altre diocesi di venire nel territorio soggetto a plebiscito e di provocare ivi agitazioni nella popolazione. Quale clamore si solleverebbe, se i tedeschi dal canto loro chiamassero essi pure sacerdoti di altre diocesi per farli lavorare nell'interesse della Germania! Se lo facessero, lo scompiglio dei fedeli aumenterebbe ancora. L'ordinario non potrebbe egualmente proibire a questi sacerdoti a lui estranei di promuovere agitazioni. Il Clero indigeno generalmente si tiene nei dovuti limiti e dà poco motivo a lagnanze; ma di fronte a sacerdoti estranei, che in parte non celebrano neanche la Santa Messa, mi trovo impotente; corre voce che prossimamente verranno nientemeno che 20 sacerdoti stranieri nel territorio del plebiscito. Se la popolazione eccitata trascenderà e li insulterà malgrado la loro dignità sacerdotale, essi dovranno ascriverne a sé stessi la colpa. Si ha anzi ragione di credere, che si vuol provocare a bella posta da agitatori polacchi la popolazione tedesca a degli eccessi, per poter giustificare così davanti alla opinione pubblica la richiesta di rimandare il plebiscito ad un altro anno. Io stesso, per non dare occasioni ad eccitamenti, differirò il mio giro per le cresime e per la visita pastorale
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nel territorio soggetto a plebiscito, finché la votazione non avrà tranquillizzato gli animi. In quanto all'esito della medesima qui non si dubita menomamente che essa sarà favorevole alla Germania. Vostra Eccellenza vorrà scusarmi se L'ho forse disturbata con questa mia; ma ho creduto mio dovere di informarne l'Eccellenza Vostra.
Gradisca l'espressione della mia più perfetta stima e venerazione, colla quale mi dico
Di Vostra Eccellenza Reverendissima
devotissimo
(firm.) Augustinus Bludau,
Vescovo di Varmia.
1Hds. durchgestrichen und eingefügt, vermutlich vom Verfasser.
2Hds. durchgestrichen, vermultich vom Verfasser.
Empfohlene Zitierweise
Bludau, Augustinus an Pacelli, Eugenio vom 04. Mai 1920, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 5322, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/5322. Letzter Zugriff am: 26.04.2024.
Online seit 14.01.2013.