Dokument-Nr. 5364
Bayerisches Staatsministerium des Äußern an Pacelli, Eugenio
München, 31. August 1920

Übersetzung
Un tale Moser Giovanni Giuseppe, nato il 26 Aprile 1878 in Berlino, il quale sta espiando attualmente una condanna per corruzione a tre mesi di carcere nella prigione di Stadelheim, e contro cui pendono pure altri procedimenti penali per reato di falsificazione di documenti pubblici, ecc., si qualifica abitualmente col nome di Juan Maria Barone de Moser de Veiga, Cameriere d'onore di Sua Santità. Anche nella fede di matrimonio, rilasciata dallo stato civile di Berlino-Schöneberg il 18 Gennaio 1916 figura come Giovanni Giuseppe Maria Samuele Barone de Moser, Cameriere di Sua Santità; sotto questo nome ottenne pure con atto del 9 Gennaio 1919 la cittadinanza bavarese. Nella sua fede di nascita fu aggiunta il 31 Gennaio 1916 l'annotazione che egli è stato autorizzato a portare il cognome "de Moser" in seguito ad una ordinanza del 19 Gennaio 1918 e ad un atto di grazia sovrana del Re di Spagna del 25 Gennaio 1915. Però con posteriore atto del Tribunale di Berlino-Mitte, sezione 106, del 31 Agosto 1918 quel passo fu corretto colla osservazione che il Moser non ha diritto di portare il titolo di Barone ed il distintivo nobiliare "de". Il Moser è solito altresì di fregiarsi della Croce di Loreto e della placca dell'Ordine del S. Sepolcro. Essendo stato il Moser trovato già anteriormente in possesso d'un timbro pontificio falso, ed avendo egli spacciato a varie persone diplomi falsi di decorazioni è da supporre che neppure le onorificenze, che egli afferma di aver ricevuto da Sua Santità, gli siano state realmente conferite.
13v
A una notificazione pubblicata dal Ministero degli Esteri bavarese nel Nr. 280 della Bayer. Staatszeitung del 19 Novembre 1919, che cioè il Moser non si trova iscritto nell'Annuario Pontificio né tra i Camerieri Segreti né tra i Camerieri d'onore di Sua Santità, ha replicato esser egli Cameriere d'onore fin dal 17 Maggio 1911 e che il relativo documento di nomina porta la firma del Maggiordomo Monsignor Conte Ranuzzi de Bianchi.
Poiché per la eventuale introduzione di un procedimento penale sarebbe necessario di accertare se il Moser porta legittimamente il titolo di Cameriere segreto di Sua Santità e le due suddette decorazioni, il Ministero degli Esteri si permette di pregare la Nunziatura Apostolica a volergli fornire in proposito una cortese dichiarazione e porge per ciò sin da ora vivi ringraziamenti anticipati.
Empfohlene Zitierweise
Bayerisches Staatsministerium des Äußern an Pacelli, Eugenio vom 31. August 1920, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 5364, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/5364. Letzter Zugriff am: 26.04.2024.
Online seit 14.01.2013.