Dokument-Nr. 7110

[Erzberger, Matthias]: Le trattative di pace a Brest-Litowsk, vor dem 29. Dezember 1917

Nella seduta del 22 c. m. la Delegazione russa aveva dichiarato di partirsi dalla volontà, chiaramente espressa, dei popoli della Russia di giungere al più presto possibile alla conclusione di una pace generale, giusta, ed egualmente accettabile per tutti. La Delegazione russa, richiamandosi alle deliberazioni del Congresso panrusso dei deputati degli Operai e dei Soldati nonché del Congresso panrusso dei Contadini, disse di considerare come un delitto la continuazione della guerra al solo scopo di poter procedere ad annessioni, e manifestò pubblicamente e solennemente la sua decisione di sottoscrivere immediatamente quelle condizioni di pace che mettano fine alla guerra su basi giuste per tutti i popoli indistintamente.
Partendosi da questi principi la Delegazione russa aveva proposto di porre i seguenti sei punti a base delle trattative di pace:
1. Non sarà permessa nessuna unione forzata di territori occupati durante la guerra. Le truppe che occupano questi territori, saranno ritirate nel più breve termine possibile.
2. Sarà ristabilita la piena indipendenza politica dei popoli che nel corso di questa guerra han perduto la loro indipendenza.
3. Ai gruppi nazionali che prima della guerra non godevano indipendenza politica vien garantita la possibilità di risolvere mediante referendum la questione dell'ap-
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partenenza a questo o a quello Stato, o della loro indipendenza statale. Questo referendum dovrà svolgersi in modo da garantire la più ampia libertà di voto per tutta la popolazione del territorio in parola, emigranti e fuggiaschi compresi.
4. Nei territori popolati da nazionalità diverse, i diritti delle minoranze saranno tutelati da una legge speciale che assicurerà loro l'indipendenza della cultura nazionale e – se sarà praticamente fattibile – amministrazione autonoma.
5. Nessun paese belligerante sarà obbligato a pagare ad un altro paese le cosidette "spese di guerra". Contribuzioni già riscosse dovranno esser restituite. In quanto alle perdite sofferte da privati a causa della guerra, esse verranno risarcite attingendo da un fondo speciale al quale le belligeranti contribuiranno in misura proporzionale.
6. Le questioni coloniali verranno risolte osservando i principi esposti ai numeri 1 e 4.
Completando questi punti la Delegazione russa propose alle parti convenute che le nazioni forti proclamassero inammissibile qualsiasi genere di lotta nascosta e intesa ai danni della libertà delle piccole nazioni; per esempio: col boicottaggio economico; col predominio di un paese su un altro mediante trattati commerciali imposti; con accordi doganali speciali limitanti la libertà commerciale di un terzo paese; col blocco marittimo che non persegue scopi di guerra immediati; ecc, ecc. Nella seduta plenaria tenuta oggi 25 decembre sotto la presidenza del rappresentante
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plenipotenziario dell'Austria-Ungheria, conte Czernin, questi ha fatto, in nome della Delegazione della Quadruplice Alleanza, la seguente dichiarazione colla quale si risponde ai sei punti avanzati dalla Delegazione russa:
Le Delegazioni delle Potenze alleate si partono dalla volontà, chiaramente espressa, dei loro Governi e dei loro popoli di raggiungere al più presto possibile la conclusione di una pace generale e giusta.
Le Delegazioni degli Alleati, di pieno accordo coi punti di vista reiteratamente manifestati dai loro Governi, son d'opinione che i cardini fondamentali della proposta russa posson formare una base discutibile per una tale pace.
Le Delegazioni della Quadruplice Alleanza approvano una pace generale immediata senza acquisti territoriali colla forza, e senza indennità di guerra. Se la Delegazione russa condanna la prosecuzione della guerra intesa soltanto a conquiste territoriali, le Delegazioni degli Alleati condividono pienamente questo concetto. Gli uomini di Stato dei Governi alleati han detto e ripetuto più volte nei loro discorsi programmatici che se si dovesse trattare di procedere a conquiste gli Alleati non continuerebbero la guerra nemmeno di un giorno. I Governi degli Alleati son rimasti sempre fedeli a questo punto di vista. Essi dichiarano solennemente la loro decisione di sottoscrivere immediatamente una pace che metta fine a questa guerra sulla base delle giuste condizioni esposte, eguali per tutte le Potenze belligeranti.
Perché siano adempiute le premesse esposte dalla Dele-
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gazione russa è però necessario dichiarare in modo esplicito che occorre che tutte le Potenze partecipanti adesso alla guerra si impegnino ad osservare scrupolosamente entro un certo temine e senza nessuna riserva le condizioni egualmente impegnative per tutti i popoli.
Infatti non sarebbe possibile che le Potenze della Quadruplice Alleanza attualmente in trattative colla Russia si impegnassero unilateralmente all'osservanza delle condizioni suddette, senza aver la garanzia che anche gli alleati della Russia le accettino onestamente e senza riserve anche dinanzi alla Quadruplice Alleanza.
Premesso ciò si debbono fare le seguenti osservazioni sui sei punti proposti dalla Delegazione russa quali basi per negoziati:
Sul punto 1:
L'appropriazione, mediante la forza, di territori occupati durante la guerra, non è nelle intenzioni dei Governi alleati. Per le truppe che attualmente trovansi nei territori conquistati, verrà presa decisione nel trattato di pace, quando non sia già stato precedentemente raggiunto un accordo sul ritiro delle forze da singoli punti.
Sul punto 2:
Non è nell'intenzione degli Alleati togliere l'indipendenza a qualcuno dei popoli che l'han perduta durante questa guerra.
Sul punto 3:
La questione dell'appartenenza statale di gruppi na-
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zionali che non posseggono l'indipendenza non può, secondo l'opinione degli Alleati, esser regolato fra Stato e Stato. Quando sia il caso essa può essere risolta solo indipendentemente da uno Stato e d'accordo coi suoi popoli e in via costituzionale.
Sul punto 4:
Parimenti, secondo le dichiarazioni di uomini dì Stato della Quadruplice, la tutela del diritto delle minoranze è parte integrante essenziale del diritto dei popoli a disporre di se stessi. Pure i Governi degli alleati attuano dappertutto questo principio, nei limiti elle in pratica è possibile.
Sul punto 5:
Le Potenze alleate hanno insistito più volte sulla possibilità di rinunziare reciprocamente non solo al risarcimento delle spese di guerra ma altresì alla rifazione dei danni causati dalla guerra. Ogni Stato belligerante dovrebbe quindi restituire soltanto le somme spese per il sostentamento dei suoi soldati fatti prigionieri e ripagare i danni prodotti nel proprio territorio, con atti di violenza contrari al diritto internazionale, ai sudditi borghesi del nemico.
L'istituzione di un fondo speciale a questo scopo, proposta dal Governo russo, può prendersi in considerazione solo se gli altri belligeranti interverranno, entro un determinato spazio di tempo, nelle trattative di pace.
Sul punto 6:
Delle Potenze alleate soltanto la Germania ha colonie.
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La Delegazione germanica, acconsentendo pienamente alle proposte russe, dichiara in proposito quanto segue:
La restituzione dei territori coloniali occupati violentemente durante la guerra è parte integrante delle richieste della Germania dalle quali non si può in nessun modo recedere. Anche la richiesta russa circa lo sgombero immediato di tali territori occupati dal nemico corrisponde alle intenzioni tedesche.
Considerata la natura dei possedimenti coloniali germanici, l'esercizio pratico del diritto di disporre di se stessi nella forma proposta dalla Delegazione russa non sembra, a prescindere dalle considerazioni di principio già discusse, attuabile presentemente. Il fatto che nelle colonie germaniche gl'indigeni, nonostante le fatiche più aspre e le scarse probabilità di successo di una lotta contro il nemico di molto preponderante e avente a sua disposizione rifornimenti illimitati per via di mare, si sono mantenuti fedeli sino alla morte ai loro amici tedeschi è una prova del loro attaccamento e della loro intenzione di restare ad ogni costo con la Germania, una prova che supera di molto in serietà ed importanza qualunque manifestazione di volontà per mezzo di voti.
Le norme fondamentali proposte dalla Delegazione russa, in connessione ai sei punti or ora toccati, per la ripresa dei traffici sono approvate incondizionatamente dalle Delegazioni delle Potenze alleate le quali si dichiararono sempre contrarie a qualsiasi violentamento economico: esse ravvisano nella ripresa di un movimento economico regolare e affatto corrispondente agli interessi di tutti i partecipanti una delle condizioni essenziali per l'avvia-
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mento e l'incremento di rapporti amichevoli fra gli Stati ora in lotta.
Prendendo le mosse da queste dichiarazioni il conte Czernin disse: "Sulla base di questi principi noi siamo disposti a intavolare trattative con tutti i nostri nemici. Ma per non perdere tempo inutilmente gli alleati sono pronti a incominciar subito la discussione di que' punti speciali il cui esame minuto sembrerà in ogni caso necessario tanto al Governo russo quanto agli alleati."
In replica a ciò il capo della Delegazione russa dichiarò che accertava con piacere che le Delegazioni della Germania, dell' Austria-Ungheria, della Bulgaria e della Turchia avevano nella loro risposta accettati i principi di una pace democratica generale senza annessioni. La Delegazione russa riconosce l'importanza straordinaria di questo passo in avanti sulla strada di una pace generale, deve, però, osservare che la risposta contiene una notevole restrizione per quel che s'attiene al terzo punto. La Delegazione russa si compiace, inoltre, del riconoscimento del principio "senza contribuzioni" contenuto nella risposta delle Potenze alleate al quinto punto. Essa fa tuttavia una riserva per quel che si riferisce alla rifazione delle spese per il mantenimento dei prigionieri. La Delegazione russa dichiara poi di tenerci che privati, che hanno sofferto danno per le operazioni di guerra, vengano indennizzati con un fondo internazionale. La Delegazione russa riconosce che lo sgombero delle colonie germaniche occupate dal nemico rientra nell'attuazione dei principi da lei esposti. Essa propone di rimettere la decisione della questio-
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ne se il principio della libera manifestazione della volontà dei popoli sia applicabile alle colonie ad una commissione speciale.
Concludendo, il capo della D elegazione russa dichiarò che questa, nonostant e le accennate disparità di opinione, è d'avviso che l'asserzione contenuta nella risposta delle Potenze della Quadruplice Alleanza di ripudiare ogni mira d i conquista, offre praticamente la possibilità di entrare subito in trattative per una pace generale fra tutti ali Stati belligeranti.
Perciò la Delegazione russa propone d'interrompere i lavori per dieci giorni, a cominciare da questa sera sino al 4 gennaio 1918, affinché i popoli, i cui Governi non abbiano ancora aderito ai negoziati qui imbastiti per una pace generale, siano in grado di venire a conoscenza con i principi ora esposti di una simile pace. Trascorso questo termine di tempo le trattative devono essere ad ogni cost o continuate.
Il presidente, conte Gzernin, pregò allora la Delegazione russa di mettere in iscritto questa sua risposta e propose d'iniziare subito la discussione di quei punti speciali che occorre in ogni caso regolare fra il Governo russo e i Governi delle Potenze alleate.
Il capo della Delegazione russa accettò la proposta del Presidente e manifestò la disposizione di intraprendere subito la discussione di quei punti particolari che dovrebbero esaminarsi a parte fra la Russia e i quattro alleati pure nel caso di negoziati di pace generali.
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Per suggerimento del Segretario di Stato von Kühlmann fu deciso all'unanimità di iniziare questa discussione già domani per evitare perdite di tempo e per riguardo dell'importanza del compito da assolvere.
Empfohlene Zitierweise
[Erzberger, Matthias], Le trattative di pace a Brest-Litowsk vom vor dem 29. Dezember 1917, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 7110, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/7110. Letzter Zugriff am: 26.04.2024.
Online seit 24.03.2010.