Dokument-Nr. 9293
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
[München], 10. Januar 1919

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La rivoluzione non ha mancato di esercitare la sua influenza sui partiti, i quali hanno dovuto rivedere il loro programma e adattarlo ai nuovi tempi senza venir meno, per questo, alle loro tradizioni. Tutti indistintamente hanno riconosciuto le nuove circostanze derivate dagli avvenimenti e i partiti di destra si sono fortemente appoggiati agli elementi sociali.
Esistono oggi sette partiti, ossia:
1. Deutsch-nationale Volkspartei (Partito popolare nazionale tedesco) che si chiamava prima "Partito conservatore";
2. Deutsche Volkspartei (Partito popolare tedesco) che portava prima il nome di "Frazione tedesca";
3. National-demokratische Partei (Partito nazionale democratico) ossia l'ala sinistra di quello che appellavasi prima della rivoluzione"Partito liberale nazionale";
4. Christliche Volkspartei (Partito popolare cristiano) ossia il Centro;
5. Deutsche demokratische Partei (Partito democratico tedesco), una fusione del partito popolare coi liberali nazionali di sinistra;
6. Partito democratico sociale, o Partito socialista che ha conservato il suo nome;
7. Partito dei socialisti indipendenti, il quale ha conservato pure il suo nome. Una corrente di questo partito prende il nome di Gruppo Spartaco, il quale ultimamente ha formato un partito separato.
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stro il quale, vista la mala parata, si era messo al sicuro. Sia detto subito che Adolf Hoffmann ha, col suo agire, reso invece un incalcolabile servizio alla causa ecclesiastica. Egli ha dato al Centro e ai Protestanti una tal materia di attacco, che la separazione della Chiesa dallo Stato è rimandata ad un tempo molto futuro. Egli ha reso il Kulturkampf oltremodo popolare, ed è comprensibile che gli accoliti dell'areligiosità dello Stato non gli saranno certamente grati per la sua tattica.
Vediamo ora come il problema della separazione dello Stato dalla Chiesa sarà prospettato nell'Assemblea nazionale costituente.
L'atteggiamento dei vari partiti ci fa già prevedere, almeno con grande probabilità, come andranno le cose.
Il Partito popolare nazionale tedesco, (ossia i conservatori) rileva nel suo programma di partito, per le elezioni, che la grande forza vitale del cristianesimo deve essere mantenuta nel nostro popolo. Questa forza dovrà venir trasmessa alla generazione vegnente [sic] per mezzo dell'insegnamento religioso. Per qualsiasi sentimento religioso, istituzione ecclesiastica e comunità religiosa si dovrà assicurare la libertà interna e una posizione alla Chiesa eministri giuridicamente garantita, nonché la sicurezza della sua esistenza economica e dei suoi ben acquisiti diritti.
Il Partito popolare tedesco (Frazione tedesca) dice nel suo appello elettorale: L'Unione fra Stato e Chiesa trasmessaci dalla storia non dovrà esser disciolta. Piena libertà di coscienza. L'istruzione religiosa appartiene, come per
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lo [sic] passato, alla scuola.
Il Partito nazionale democratico (Partito dei liberali nazionali) condivide il punto di vista che la civiltà tedesca potrà conservarsi sol mantenendo l'uso attuale dell'esercizio religioso. Indebolire quest'uso significherebbe dar vita ad un certo numero di sette che inaridirebbero la vita spirituale; e questo il partito non può desiderarlo. Esso è d'opinione che, se anche si dovesse venire ad una separazione della Chiesa dallo Stato contro volontà del partito, siano dati alla Chiesa i mezzi necessari perché essa possa esercitare la cura delle anime.
Il Partito popolare cristiano dice nel suo programma di chiedere: mantenimento e rinforzamento dell'ideale civile ed educativo cristiano nell'anima del popolo. Libertà di coscienza e libertà dell'esercizio religioso, libertà delle società religiose, delle loro riunioni e corporazioni. Cooperazione, di prima intelligenza, fra Chiesa e Stato; nessun cambiamento violento dei rapporti giuridici statali-ecclesiastici con violazione della persuasione e delle giustificate pretese delle cerchie popolari religiose. Si tuteli il diritto dei genitori e delle società religiose di educare la loro prole. Mantenimento della scuola confessionale. Garanzia di una istruzione religiosa sufficiente in tutte le scuole.
Il Partito democratico tedesco (liberali riuniti) dichiara: La separazione della Chiesa dallo Stato è possibile soltanto garantendo completamente la dignità e assicurando l'indipendenza finanziaria della Chie-
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sa. L'insegnamento religioso nella scuola vien considerato indispensabile. La proprietà della Chiesa deve essere garantita; e se separazione tra Chiesa e Stato sarà decisa, lo Stato dovrà rifondere tutte le giuste pretese di danni.
I due partiti socialisti, dopo il loro programma di Francoforte del 1891 ancora valido, condividono il punto di vista che la scuola abbia ad essere laica, che non si debbano spendere denari del pubblico per scopi ecclesiastici e religiosi, e che tutte le comunità ecclesiastiche e religiose non sieno che associazioni private.
Tutti i partiti, dunque, astrazion fatta di quelli socialisti, son d'opinione che debbano rimanere i rapporti attuali fra Stato e Chiesa. Il partito democratico tedesco e quello democratico nazionale son d'opinione che, nel caso si addivenga ad una separazione fra Stato e Chiesa, questa debba essere rifusa nei danni che viene a subirne. Ma la separazione non la desiderano. Tutti i partiti, ad eccezione di quelli socialisti, domandano inoltre la scuola popolare confessionale o l'istruzione religiosa nella scuola; oltre a ciò l'autonomia delle corporazioni ecclesiastiche.
Perché nell'Assemblea nazionale sia agitata la questione della separazione fra lo Stato e la Chiesa, bisogna dunque che i socialisti abbiano la maggioranza. E questo, è, per ora, improbabile. I partiti borghesi sono usciti dalla passività dei primi momenti; le esigenze dei socialisti sul campo economico, specialmente la prospettata socializzazione dei grandi esercizi, fa affluire forti masse ai partiti borghesi, i quali andrebbero certamente d'accordo col socialismo su altri punti. Il gruppo Spartaco, col suo regime del terrore, ha allontanato
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molta gente dall'ideale socialista. Ma anche se dall'Assemblea nazionale dovesse uscir fuori una maggioranza socialista, non è detto ancora che la separazione fra lo Stato e la Chiesa debba essere decretata in un modo sfavorevole per quest'ultima. Anche un Governo socialista, se vuole lavorare con successo, è obbligato a prendere in considerazione anche gli elementi borghesi e ad accettare la loro collaborazione. Si deve, inoltre, ammettere che un Governo socialista uscito dalla Assemblea nazionale sia, in certo qual modo, [sicuro] in virtù del Suo stesso successo, e che non abbia bisogno di ricorrere a misure radicali. Infatti è impossibile che in Germania un Governo socialista possa essere socialista-radicale. Il socialismo moderato sotto i suoi capi attuali ha dato prova più d'una volta di aver ragionevolmente riguardo agli elementi borghesi. Se, dunque, stando così le cose, si dovesse addivenire ad una separazione fra Stato e Chiesa si deve ammettere come certo che tale soluzione avverrebbe prendendo in sufficiente considerazione i diritti riconosciuti della Chiesa e rispettando i sentimenti dei fedeli. E' questo il caso più sfavorevole per la Chiesa, che, come abbiamo detto, il Governo sarà prettamente socialista, ciò che non è ammissibile ancora.
Der Bericht stammt ursprünglich vermutlich von Matthias Erzberger. Fol. 13r beginnt mit einem Text, der offenbar die Fortsetzung einer entfernten Seite darstellt.13r, auf der Höhe der Textpassage "Esistono oggi […] conservatore" hds. von Schioppa in roter Farbe notiert: "A capo"; auf der Höhe der Textpassage "Il Partito popolare[…] elezioni, che" hds. von Schioppa in roter Farbe notiert: "A capo".
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 10. Januar 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9293, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9293. Letzter Zugriff am: 18.05.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 10.09.2018.