Dokument-Nr. 6024
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 23. August 1918
Regest
Pacelli erhielt Gasparris vertrauliches Schreiben vom 10. August 1918 und wird versuchen, Informationen über eine angebliche Unterredung, die zwischen deutschen und englischen Vertretern im Januar in Bern stattgefunden haben soll, zu erhalten. Angesichts von Hertlings Brief vom 19. Februar, in welchem er eine solche Zusammenkunft verantwortlicher Vertreter der kriegführenden Staaten an einem neutralen Ort auf Vermittlung des Papstes vorgeschlug, glaubt Pacelli nicht, dass in Bern wirklich Bevollmächtigte verhandelt haben. Inzwischen erkennt man auch in Deutschland den Ernst der Situation; die Oberste Heeresleitung erklärte, zu einer neuerlichen Offensive nicht mehr in der Lage zu sein und auch der neue Staatssekretär im Auswärtigen Amt sieht es als seine Aufgabe, nun mit allen Kräften den Frieden zu erlangen. Ob aber die Entente angesichts ihrer durch die Unterstützung Amerikas zunehmenden Kräfte und der zunehmenden Schwäche der Zentralmächte zu Verhandlungen bereit sein wird, ist fraglich. Besonders in den großen industriellen Zentren besteht zudem die Gefahr, dass die enttäuschte und erschöpfte Bevölkerung große Probleme für die innere Ordnung Deutschlands verursachen wird.Betreff
Trattative di pace – situazione politica
Mi è pervenuta oggi la venerata lettera personale dell'Eminenza Vostra Reverendissima in data del 10 corrente. Cercherò di assumere sicure informazioni circa la notizia, riferita a Vostra Eminenza, di un abboccamento a Berna fra rappresentanti dei Governi inglese e germanico nello scorso Gennaio. Avendo tuttavia presente la lettera indirizzatami dal Signor Cancelliere dell'Impero in data del 19 Febbraio seguente (C
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irresponsabili, come ve ne sono in Svizzera e altrove… Non appena constasse che in un luogo da determinarsi (preferibilmente in Olanda) e in un dato tempo giungano rappresentanti dei Governi nemici, anche la Germania e (non ne dubito) l'Austria-Ungheria invierebbero colà i loro delegati".Intanto in Germania si comincia ormai a comprendere (troppo tardi) la gravità della situazione. Secondo notizie giuntemi recentemente, lo stesso Supremo Comando Militare sarebbe di parere che la Germania non è più in grado d'intraprendere un'offensiva, e che deve perciò compiersi ogni sforzo per venire alla pace. Dello stesso parere, a quanto mi si riferisce pure da buona fonte, è il nuovo Segretario di Stato per gli Affari Esteri von Hintze, il quale ha testé manifestato ad un personaggio politico che il suo unico compito è di concludere presto la pace. Vorrà però l'Intesa prestarsi a trattative, ora che la sua potenza militare è in continuo aumento grazie al concorso dell'America, mentre decresce quella degl'Imperi Centrali? L'avvenire si pre-
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senta fosco per la Germania, e non è escluso che la popolazione, specialmente nei grandi centri industriali, disillusa e stanca per le sempre maggiori privazioni e sofferenze cui deve soggiacere, crei anche più gravi difficoltà di ordine interno.Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑"i" und "ato" hds. gestrichen und "." hds. eingefügt, vermutlich von Pacelli.