Dokument-Nr. 17460
Sincero, LuigiMargotti, Carlo an Pacelli, Eugenio
Rom, 23. April 1929
Regest
Der Vorsitzende der Päpstlichen Kommission Pro Russia Sincero teilt mit, dass er am 13. April von einem Gespräch Pacellis mit dem Rektor des Päpstlichen Orientalischen Instituts d'Herbigny erfuhr. Darin äußerte der Nuntius den Wunsch, dass der Seelsorger für die russischen Emigranten in Berlin Kuzmin-Karavaev vor seiner Entsendung nach Harbin einige Wochen Urlaub in Rom machen sollte. Sincero befürchtete daraufhin gegenüber d'Herbigny, dass Kuzmin-Karavaev nach einem Aufenthalt in Rom nicht mehr nach Harbin gehen möchte. Der Rektor wiederum trug dem Papst diese Befürchtung in Audienz am 19. des Monats vor. Der Papst möchte Kuzmin-Karavaev einen Aufenthalt in Rom weder anraten noch verbieten, zumal er es in Anbetracht der klugen Meinung Pacellis und des Apostolischen Administrators des orientalischen Ritus' in der Mandschurei mit Sitz in Harbin Abrantowicz für besser hält, Kuzmin-Karavaev nicht nach Harbin zu schicken, wenn dieser dort nicht mit Freude hingeht.[Kein Betreff]
In data 13 Aprile corrente mi venne riferito che Vostra Eccellenza Rev.ma parlando con Mgr. d'Herbigny sulla opportunità di sostituire il Rev. Kuzmin Karavaieff nell'opera russa di Berlino, aveva espresso il desiderio di far passare a detto sacerdote qualche settimana di vacanza a Roma, prima di intraprendere il lungo viaggio a Harbin. In proposito io non mancai di esprimere i miei timori per il fatto che la venuta a Roma poteva forse fare abbandonare al Karawaieff l'idea di recarsi a Harbin, ed il Santo Padre, messo al corrente della questione, nell'Udienza del 19 corrente concessa allo stesso Mgr. d'Herbigny si è compiaciuto di significare che Egli non proibisce ma però non consiglia di far venire a Roma il Rev.do Kuzmin Karawaieff, tanto più che, tenuto conto del prudente parere di Vostra Eccellenza e delle suppliche di Mgr. Abrantowicz, Sua Santità ritiene che è meglio non mandare a Harbin il Karawaieff che pure non vi andrebbe con tanta gioia.
Mi valgo dell'opportunità per raffermarmi, con sensi di distinta stima
dell'Eccellenza Vostra Rev.ma
aff.mo come fratello
L. Card. Sincero, Presidente
Carlo Margotti, segretario