Dokument-Nr. 7308
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 12. August 1917
Regest
Gasparri informiert Pacelli über die Deportation von Deutschen aus Ostpreußen. Theobald von Bethmann Hollweg hat sich am 24. Februar 1917 an den Heiligen Vater gewandt, um eine Repatriierung der Deportierten zu erreichen. Gasparri hat daraufhin am 11. März den damaligen russischen Außenminister, Nikolai Pokrowskij, mit dieser Bitte angeschrieben und auf ein zwischen dem Russischen und Deutschen Reich getroffenes Abkommen vom August 1916 verwiesen. In einer Antwortnote vom 15. Juni teilte der russische Geschäftsträger beim Heiligen Stuhl mit, dass das deutsch-russische Abkommen vom August 1916 im Februar 1917 aufgehoben worden sei und dass die russische Regierung derzeit ein neues Abkommen vorbereite. Der Heilige Stuhl hatte gehofft, dass in dieser Angelegenheit Einigkeit erzielt werden könnte. Da sich jedoch an dem Zustand der Kriegsgefangenen seitdem nichts geändert hat, wünscht der Papst, dass sich der Nuntius diesem Umstand annimmt.[Kein Betreff]
Mi è pervenuto regolarmente, insieme coi rispettivi allegati, l'interessante Rapporto di V. S. Illma, Nº 777, in data del 28 Luglio p. p., che reca ad oggetto: "Scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi – Deportazioni."
Mentre la ringrazio delle notizie fornitemi, stimo opportuno qui intrattenerla sulla questione dei deportati tedeschi della Prussia orientale, i quali – come è perfettamente noto alla S. V. – hanno formato oggetto di calde e ripetute premure della Santa Sede.
Essendosi S. E. il Signor Bethmann Hollweg, con lettera del 24 Febbraio c. a., rivolto al Santo Padre per ottenere il rimpatrio dei suddetti deportati, mi diedi immediata premura di indirizzare sopra tale argomento una Nota Nº 27669, dell'11 Marzo, a S. E. il Ministro degli Affari Esteri di Russia, facendo appello a nome di Sua Santità ai sentimenti d'umanità del Governo Russo in favore di quegli infelici, di cui la maggior parte è composta di
2v
donne, vecchi e
fanciulli. Aggiungevo che la Santa Sede aveva motivo di credere che, nel caso, trattavasi di
realizzare un accordo intervenuto in proposito tra gli Imperiali Governi
tedesco e russo dall'agosto dello scorso anno.Alla citata mia Nota dava riscontro questo Signor Incaricato d'Affari di Russia con altra sua del 15 Giugno p. p. Nº221, in cui si diceva tra l'altro che secondo un telegramma da esso poco prima ricevuto "1'arrangement conclu entre les Gouvernements russe et allemand au mois d'aout 1916 a été dénoncé au mois de février 1917 et que la Croix Rouge russe est en train de proposer au Gouvernement allemand un nouvel arrangement, en vertu duquel ne seraient libérés entre autres aussi les habitants de la Prusse orientale emmenés en Russie."
Stando a tale comunicazione, la Santa Sede aveva fondato argomento di sperare prossimo un accordo tra i due stati sopra la dolorosa questione. Apprendendo, però, il Santo Padre dal precitato Rapporto di V. S. non essersi ancora riusciti a provvedere adeguatamente alla sorte di quei poveri deportati – dei quali soltan-
3r
to un piccolo numero sarebbero stati rimpatriati
– Sua Santità si è degnata ordinare che vengano, senza indugio e con ogni più viva istanza,
riprese le opportune pratiche in proposito.Invito V. S. a rendere di tutto ciò consapevole cotesto Imperiale Governo, mentre con sensi di distinta e sincera mi pregio raffermarmi
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri