Dokument-Nr. 518
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 28. Juli 1917
Regest
Pacelli führte in Berlin mit Unterstaatssekretär von dem Bussche eine Unterredung über den Austausch ziviler Kriegsgefangener zwischen Belgien und Deutschland und über die Deportationen. Inzwischen erhielt er einen Brief mit Erklärungen, Zugeständnissen und weiteren Bedingungen für einen weiteren Austausch von demselben. Von dem Bussche kündigte eine Denkschrift über die Deportierten an, an der man arbeite und in der er auf Pacellis Drängen eine Passage von den Militärs zu erlangen sucht, dass man Deportationen nach Möglichkeit vermeiden wolle. Von dem Bussche bat Pacelli, sich für die deutschen Deportierten in Ostpreußen einschalten zu wollen, sodass der Nuntius Gasparri bittet, ihn über Aktionen des Heiligen Stuhls zu deren Gunsten auf dem Laufenden zu halten.Betreff
Scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi. Deportazioni. <Deportazioni dei
tedeschi della Prussia Orientale in Russia.>1
Come ho avuto già l'onore di significare all'Eminenza Vostra Reverendissima col mio cifrato del 25 corr., non ho mancato di profittare anche del mio secondo viaggio a Berlino


A tal fine ebbi in quello stesso giorno una conferenza con S. E. il Signor von dem Bussche

Stamane mi é giunta da Berlino una lettera del predetto Signor von dem Bussche N°. 111 b 323I7 / 105160 in data del 26 corr., nella quale a proposito dello scambio dei prigionieri mi comunica le seguenti notizie:
"Comme j'ai déclaré à Votre Excellence nous sommes prêts à laisser partir Mme. Pol Bael née Comtesse Kerkhove

11v
a été graciée
par Sa Majesté l'Empereur







Quant aux propositions du Gouvernement Belge, concernant les autres internés, on examine la question avec les autorités militaires, mais nous insistons à ce que l'échange des Allemands retournés de l'Afrique ait lieu avant la conclusion
12r
de cet
examen qui peut durer encore quelque temps. Le Gouvernement Belge qui démontre tant
d'intérêt pour les 20 internés à Holzminden, peut leur venir en aide de la meilleure
façon en donnant les assurances dont j'ai parlé plus haut.Je me permets d'ajouter encore la copie d'un article de la Norddeutsche Allgemeine Zeitung

Per ciò poi che riguarda le deportazioni, il medesimo Sottosegretario di Stato mi annunziò che mi avrebbe ben presto inviato su detta questione un dettagliato Memorandum, di cui mi diede qualche cenno. Avendo io da ciò compreso che le Autorità militari persistevano nel giudicare di non poter assolutamente astenersi da ulteriori deportazioni di operai belgi fuori del territorio belga, e ricordando le venerate istruzioni trasmessemi da Vostra Eminenza col Suo cifrato del 13 giugno p. p., insistei premurosamente affinché nel Memorandum in discorso fosse almeno introdotto un periodo concepito presso a poco così: "Il Governo Imperiale, in considerazione delle vive premure della Santa Sede, farà tutto il possibile perché gli operai belgi non vengano trasportati fuori del territorio belga, salvo casi di assoluta necessità." Ora nella citata lettera il Signor von dem Bussche mi partecipa in proposito quanto appresso:
12v
"Comme j'ai eu l'honneur de dire
à Votre Excellence, un mémorandum détaillé est en préparation sur la question des
déportations. J'essaye auprès des autorités militaires d'obtenir l'insertion du passage qui
Vous tient tout spécialement à cœur, et j'espère qu'on pourra Vous envoyer le mémorandum en
quelques jours."Finalmente il più volte nominato Sottosegretario di Stato, prendendo occasione dall'argomento delle deportazioni, mi raccomandò alla sua volta la sorte dei deportati tedeschi della Prussia Orientale; ed io lo assicurai che ben volentieri mi sarei occupato della cosa. In conformità di ciò, egli, sempre nella stessa lettera, mi significa al riguardo quanto segue:
"Quant à la question des déportés allemande de la Prusse orientale au sujet de laquelle Votre Excellence a bien voulu me dire que Vous seriez disposé à Vous en occuper, je me permets de joindre à ma lettre copies d'une note adressée le 21 février à l'Ambassade d'Espagne (Alleg. IX) et d'une lettre du chancelier von Bethmann Hollweg


13r
son haute influence auprès du
Gouvernement de St. Pétersbourg [sic], je ne doute pas que cette question recevra
bientôt une solution satisfaisante, solution qui presse d'autant plus que l'hiver s'approche
de nouveau".Nel pregare, pertanto, l'Eminenza Vostra a volersi degnare di comunicarmi le informazioni da trasmettere al Governo Imperiale circa la caritatevole azione che la Santa Sede, come ha già fatto in passato, così non mancherà certo di esplicare per l'avvenire in favore dei suddetti deportati tedeschi, chinato al bacio della S. Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di rassegnarmi
dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. eingefügt, vermutlich von
Torricella.