Dokument-Nr. 93
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Rom, 30. April 1926
Regest
Pacelli sendet weisungsgemäß eine vom Abtprimas der Benediktinischen Konföderation von Stotzingen verfasste Bittschrift zur Frage der Fürstenenteignung in Deutschland zurück. Zusätzlich übersendet der Nuntius eine weitere Denkschrift zum gleichen Thema, die er von König Friedrich August III. von Sachsen erhielt. Da Pacelli aufgrund seiner Romreise keine Zeit hatte, einen ausführlichen Bericht zu diesem schwierigen Thema zu verfassen, bat er seinen Privatsekretär Pater Leiber um eine entsprechende Denkschrift, die er ebenfalls beilegt. Diese enthält alle Informationen, auf deren Basis der Heilige Stuhl entscheiden kann, ob er im Sinne des Abtprimas und des Königs von Sachsen intervenieren möchte oder nicht. Der Nuntius regt an, dass der Heilige Stuhl die Bischöfe vorsichtig dazu ermahnen könnte, die Gläubigen in der Auseinandersetzung an die Grundsätze der christlichen Moral zu erinnern. Mit einem solchen Vorgehen würde der Heilige Stuhl nicht Gefahr laufen, sich zu kompromittieren. Außerdem würde er den konservativen Parteien, die oft mit der Haltung nicht weniger Katholiken unzufrieden sind, eine gewisse Genugtuung verschaffen.[Kein Betreff]
Il venerato Dispaccio N. 624/26 insieme al relativo allegato, che compio il dovere di restituire all'Eminenza Vostra Rev.ma, mi pervenne poco prima della mia venuta a Roma. Quasi contemporaneamente, e nel medesimo senso del Pro-memoria del Rev.mo P. Abate Primate D. Fedele de Stotzingen O. S. B., Sua Maestà il Re Federico Augusto di Sassonia mi diresse, con preghiera di darne conoscenza alla S. Sede, l'Esposto, che l'E. V. troverà parimenti qui compiegato (Allegato I) ed a cui era anche unita la traduzione italiana (Allegato II). Non essendomi stato possibile, per la ristrettezza del tempo a causa della mia partenza da Berlino, di redigere una relazione circa la difficile ed importante questione, incaricai della cosa il Rev. Padre Leiber S. I., dal quale mi è pervenuta oggi l'ampia esposizione, egualmente acclusa al presente rispettoso Rapporto (Allegato III).
Essa, a mio subordinato parere, contiene tutti gli elementi di diritto e di fatto necessari, affinché l'E. V. possa decidere sulla opportunità o meno dell'intervento della S. Sede implorato dal sullodato P. Abate Primate e dalla menzionata Maestà Sua.
A mio umile avviso, una cauta esortazione ai Rev.mi Vescovi, acciocché richiamino nell'attuale vertenza alla mente dei fedeli i principii della morale cristiana, non rischierebbe di compromettere la S. Sede e potrebbe dare una qualche soddisfazione ai partiti conservatori, troppo spesso malcontenti dell'attitudine avanzata da non pochi cattolici in Germania.
Chinato al bacio della Sacra Porpora, mi onoro ripetermi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Protokollnummer rekonstruiert aus Entwurf.