Dokument-Nr. 11653
Pacelli, Eugenio an Sincero, Luigi
Berlin, 12. Mai 1927
Regest
Pacelli bestätigt den Erhalt einer Weisung, in der Gasparri ihm mitteilte, dass der Papst sein Plazet für eine Ernennung des Kölner Priesters Schade zum Seelsorger für die russischen Emigranten in Berlin gab. Der Nuntius wies sogleich seinen Privatsekretär Gehrmann an, Schade davon in Kenntnis zu setzen, der sich jedoch Bedenkzeit erbat. Am 12. Mai kam er in die Nuntiatur und gab Pacelli zu verstehen, dass er das Angebot ablehnen müsse, in erster Linie, weil es mit seiner Anstellung als Lehrer am Luisengymnasium nicht zu vereinigen sei. Der Nuntius gibt an, dass er daraufhin bei Caritasdirektor Wienken anfragte, ob der Verband sich der Russenseelsorge in Berlin vollumfänglich annehmen könne. Dieser erwiderte jedoch, dass diese Aufgabe zu zeitintensiv sei, weshalb es auf lange Sicht eines geeigneten Seelsorgers bedürfe. Wienken versprach dem Nuntius jedoch, sich nach einem weiteren geeigneten Kandidaten umzusehen.Betreff
Sul Sac. Dr. Ludovico Schade
Appena mi giunse il venerato Dispaccio N. 1147/27 in data del 5 corr. mese, col quale l'Eminenza Vostra Reverendissima mi significava che il Santo Padre si era degnato di approvare la scelta del Rev. Sac. Prof. Ludovico Schade a successore del Rev. Prof. L. Berg nell'assistenza spirituale dei russi, incaricai il Rev. P. Gehrmann di partecipargli confidenzialmente che l'Augusto Pontefice aveva in animo di affidargli il summenzionato ufficio.
Il Prof. Schade manifestò subito i timori e le difficoltà per cui non gli sembrava di poter accettare questo incarico, aggiungendo però che avrebbe riflettuto sulla cosa, e mi avrebbe, dopo alcuni giorni, dato personalmente una risposta definitiva.
Questa mattina infatti egli è venuto a farmi visita e, dopo avermi espresso i suoi ringraziamenti per la
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fiducia che Sua Santità si era degnata di riporre in lui,
mi ha esposto le ragioni che lo avevano indotto a declinare la suddetta offerta. Egli mi ha
in pari tempo consegnato l'accluso foglio, nel quale sono
riassunte le medesime ragioni.Egli si è soprattutto fermato sul quarto motivo, il solo veramente consistente, della incompatibilità dell'ufficio di insegnante nel Luisengymnasium, che egli dovrebbe conservare (cfr. Rapporto N. 37358 del 25 Aprile u. s.), con quello della cura spirituale dei Russi.
Non ho creduto pertanto, dopo ciò, di insistere perché lo Schade accettasse un simile incarico.
Per le ragioni che ebbi già l'onore di indicare nella fine del mio rispettoso Rapporto N. 37266 del 12 Aprile u. s., ed anche su consiglio dell'ottimo P. Rauterkus, S.J., ben noto all'Eccmo Mons. d'Herbigny, ho fatto chiedere al Sac. Wienken, se il Caritasverband potesse incaricarsi dell'assistenza religiosa dei Russi. Egli
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mi ha
rispoto [sic] a mezzo del P. Gehrmann che, avendo, dopo dopo [sic] la
partenza del Prof. Berg, constatato per esperienza come tale cura richieda molto tempo,
non era in grado di assumerla personalmente in modo stabile. Ha però soggiunto che se ne
interesserebbe volentieri provvisoriamente; intanto si adopererà per trovare un altro
ecclesiastico atto a tale ministero ed il quale dovrebbe essere incorporato nel
Caritasverband. Naturalmente il nome del candidato sarebbe prima sottoposto
all'Eminenza Vostra ed all'Eminentissimo Cardinale
Bertram.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Protokollnummer der Kongregation für die Orientalische
Kirche.
2↑Protokollnummer der Kommission Pro Russia.