TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 14897
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Il Sac. Luigi Pienski con foglio in data del 12 Giugno p. p.
            (Allegato I) si rivolse a questa Nunziatura, chiedendo che venisse
        determinato a quale diocesi egli attualmente appartenga. Nato in Krojanke, entrò nel 1908
        nel Seminario di Culma, venne ordinato sacerdote il 24 Marzo 1912 e fu addetto alla
        cura delle anime nella medesima diocesi sino al 1916. Dal 1917 sino al principio del 1919
        servì nell'esercito prussiano e per otto settimane, come egli afferma, contrariamente alle
        leggi del Reich e nonostante i suoi reclami, dovette sottoporsi agli esercizi
        militari colle armi, in seguito ai quali contrasse una malattia nefritica.
            Aven-
 con foglio in data del 12 Giugno p. p.
            (Allegato I) si rivolse a questa Nunziatura, chiedendo che venisse
        determinato a quale diocesi egli attualmente appartenga. Nato in Krojanke, entrò nel 1908
        nel Seminario di Culma, venne ordinato sacerdote il 24 Marzo 1912 e fu addetto alla
        cura delle anime nella medesima diocesi sino al 1916. Dal 1917 sino al principio del 1919
        servì nell'esercito prussiano e per otto settimane, come egli afferma, contrariamente alle
        leggi del Reich e nonostante i suoi reclami, dovette sottoporsi agli esercizi
        militari colle armi, in seguito ai quali contrasse una malattia nefritica.
            Aven- ad nutum
        S. Sedis al Revmo Mons. Agostino Bludau
 ad nutum
        S. Sedis al Revmo Mons. Agostino Bludau , Vescovo di
        Ermland. È accaduto però, come riferisce il sacerdote in discorso nel succitato
            foglio,
, Vescovo di
        Ermland. È accaduto però, come riferisce il sacerdote in discorso nel succitato
            foglio, , non ha potuto ottenere dalla Curia arcivescovile di Colonia il permesso di
        celebrare il S. Sacrificio. Quest'ultima anzi non vuol più tollerarlo colà e lo ha
        consigliato a far ritorno nella sua diocesi di origine; il che egli dice essergli per ora
        impossibile a cagione delle sue condizioni di salute.
, non ha potuto ottenere dalla Curia arcivescovile di Colonia il permesso di
        celebrare il S. Sacrificio. Quest'ultima anzi non vuol più tollerarlo colà e lo ha
        consigliato a far ritorno nella sua diocesi di origine; il che egli dice essergli per ora
        impossibile a cagione delle sue condizioni di salute.
Per chiarire possibilmente tale situazione, mi sono innanzi tutto rivolto al sullodato Vescovo di Ermland, il quale, in data del 3 Luglio p. p. (Allegato II) mi ha risposto che il sacerdote Pienski non appartiene né alla diocesi di Ermland (il che è evidente) né all'Amministrazione Apostolica di Pomesania . "In Garnsee (scrive Mons. Bludau), piccola curazia
        nella Diaspora con appena cinquecento anime, retta dal di lui fratello
. "In Garnsee (scrive Mons. Bludau), piccola curazia
        nella Diaspora con appena cinquecento anime, retta dal di lui fratello (egualmente sacerdote), non vi è nessun posto di
            cappellano
 (egualmente sacerdote), non vi è nessun posto di
            cappellano il Sac. Luigi Pienski non è indicato come cappellano o
        cooperatore in Garnsee, ma come ecclesiastico in commeatu
 il Sac. Luigi Pienski non è indicato come cappellano o
        cooperatore in Garnsee, ma come ecclesiastico in commeatu . Egli non apparteneva dunque al clero dell'Amministrazione di Pomesania, affidata il
        6 Dicembre 1922 al Vescovo di Ermland. Io non conosco né i suoi antecedenti né la di
        lui condotta in Culma, e non sono quindi in grado né mi ritengo autorizzato a rilasciargli
        il Celebret. Del resto l'Amministrazione di Pomesania non dispone di mezzi per sussidiare
        gli ecclesiastici malati, né ha una casa di emeriti, in cui essi possano essere accolti. La
        Curia vescovile di Culma non ha risposto alle mie rimostranze. Debbo quindi lasciare a
        questa od alla Curia arcivescovile di Colonia la concessione del
            Celebret".
. Egli non apparteneva dunque al clero dell'Amministrazione di Pomesania, affidata il
        6 Dicembre 1922 al Vescovo di Ermland. Io non conosco né i suoi antecedenti né la di
        lui condotta in Culma, e non sono quindi in grado né mi ritengo autorizzato a rilasciargli
        il Celebret. Del resto l'Amministrazione di Pomesania non dispone di mezzi per sussidiare
        gli ecclesiastici malati, né ha una casa di emeriti, in cui essi possano essere accolti. La
        Curia vescovile di Culma non ha risposto alle mie rimostranze. Debbo quindi lasciare a
        questa od alla Curia arcivescovile di Colonia la concessione del
            Celebret". di Culma, il quale però, come apparisce
        dall'accluso ufficio in data del 26 Luglio (Allegato III), ha mantenuto esso pure il suo punto di vista. Egli
        conferma che il 5 Novembre 1921 il Pienski fu nominato Vicario in Garnsee, e
        poiché dal Dicembre 1922 il Decanato di Pomesania, in cui quella località è compresa, è
        passato al Vescovo di Ermland in Amministrazione Apostolica, l'Ordinariato di Culma sostiene
        che a questa appartiene il sacerdote in discorso.
 di Culma, il quale però, come apparisce
        dall'accluso ufficio in data del 26 Luglio (Allegato III), ha mantenuto esso pure il suo punto di vista. Egli
        conferma che il 5 Novembre 1921 il Pienski fu nominato Vicario in Garnsee, e
        poiché dal Dicembre 1922 il Decanato di Pomesania, in cui quella località è compresa, è
        passato al Vescovo di Ermland in Amministrazione Apostolica, l'Ordinariato di Culma sostiene
        che a questa appartiene il sacerdote in discorso.
Non essendo io competente a decidere siffatta controversia, sia a norma del can. 269 § 1 ,
        sia anche perché la Curia vescovile di Culma si trova in territorio polacco, altro non mi
        resta che di sottoporla al superiore giudizio dell'E. V.,
        mentre, chinato
,
        sia anche perché la Curia vescovile di Culma si trova in territorio polacco, altro non mi
        resta che di sottoporla al superiore giudizio dell'E. V.,
        mentre, chinato  
                        
                             
                        Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 01.02.2022. 
                    
    Dokument-Nr. 14897
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
 an Gasparri, Pietro
[München], 09. August 1924
                        Regest
Pacelli legt die Problematik um die Diözesanzugehörigkeit des Priesters Aloay Pienski dar. Der an Nephritis erkrankte Pienski gehörte bis 1921 zur Diözese Kulm, wurde später Vikar in Garnsee in Pomesanien und im Januar 1922 nach Ausbruch der Erkrankung beurlaubt. In dieser Zeit ging er nach Köln. Seit Dezember 1922 steht Pomesanien unter der Verwaltung des Ermländer Bischofs Bludau in seiner Funktion als Apostolischer Administrator. Nun bestreitet sowohl das Kulmer als auch das Ermländer Ordinariat die Zugehörigkeit Pienskis zur jeweiligen Diözese bzw. Administratur. Pienski verfügt daher über kein Zelebret und darf in Köln keine Messe feiern. Da das Kölner Ordinariat ihn auch nicht mehr dulden kann, wandte sich Pacelli sowohl an den Ermländer Bischof als auch an den Kulmer Generalvikar Bartkowski. Beide bestreiten weiterhin die Zugehörigkeit des besagten Priesters zur eigenen Diözese bzw. Administratur. Pacelli überlässt die Angelegenheit in Anbetracht seiner fehlenden Zuständigkeit dem Kardinalstaatssekretariat.Betreff
Per il Sac. Luigi Pienski
                         con foglio in data del 12 Giugno p. p.
            (Allegato I) si rivolse a questa Nunziatura, chiedendo che venisse
        determinato a quale diocesi egli attualmente appartenga. Nato in Krojanke, entrò nel 1908
        nel Seminario di Culma, venne ordinato sacerdote il 24 Marzo 1912 e fu addetto alla
        cura delle anime nella medesima diocesi sino al 1916. Dal 1917 sino al principio del 1919
        servì nell'esercito prussiano e per otto settimane, come egli afferma, contrariamente alle
        leggi del Reich e nonostante i suoi reclami, dovette sottoporsi agli esercizi
        militari colle armi, in seguito ai quali contrasse una malattia nefritica.
            Aven-
 con foglio in data del 12 Giugno p. p.
            (Allegato I) si rivolse a questa Nunziatura, chiedendo che venisse
        determinato a quale diocesi egli attualmente appartenga. Nato in Krojanke, entrò nel 1908
        nel Seminario di Culma, venne ordinato sacerdote il 24 Marzo 1912 e fu addetto alla
        cura delle anime nella medesima diocesi sino al 1916. Dal 1917 sino al principio del 1919
        servì nell'esercito prussiano e per otto settimane, come egli afferma, contrariamente alle
        leggi del Reich e nonostante i suoi reclami, dovette sottoporsi agli esercizi
        militari colle armi, in seguito ai quali contrasse una malattia nefritica.
            Aven-100v
dogli perciò i medici consigliato il soggiorno in
        un clima più mite, chiese ed ottenne nell'Agosto-Settembre 1921 un congedo di un anno, e
        siccome egli non aveva intenzione di ritornare, ristabilitosi in salute, nella Polonia, fu
        trasferito per disposizione dalla Curia vescovile di Culma (il sacerdote Pienski asserisce
        di aver presso di sé il relativo documento) il 5 Novembre 1921 come Vicario in Garnsee
        – decanato di Pomesania, situato nella parte della diocesi stessa rimasta alla Germania;
        dopo di che nel Gennaio 1922 si recò in congedo a Colonia. Nel Dicembre 1922 il suddetto
        territorio, comprendente la località di Garnsee, venne affidato come è ben noto
        all'E. V. R., in Amministrazione Apostolica ad nutum
        S. Sedis al Revmo Mons. Agostino Bludau
 ad nutum
        S. Sedis al Revmo Mons. Agostino Bludau , Vescovo di
        Ermland. È accaduto però, come riferisce il sacerdote in discorso nel succitato
            foglio,
, Vescovo di
        Ermland. È accaduto però, come riferisce il sacerdote in discorso nel succitato
            foglio,101r
 che né la Curia vescovile di Culma né quella di
        Ermland hanno voluto riconoscerlo come appartenente al proprio Clero, e per conseguenza
        egli, sprovvisto di Celebret , non ha potuto ottenere dalla Curia arcivescovile di Colonia il permesso di
        celebrare il S. Sacrificio. Quest'ultima anzi non vuol più tollerarlo colà e lo ha
        consigliato a far ritorno nella sua diocesi di origine; il che egli dice essergli per ora
        impossibile a cagione delle sue condizioni di salute.
, non ha potuto ottenere dalla Curia arcivescovile di Colonia il permesso di
        celebrare il S. Sacrificio. Quest'ultima anzi non vuol più tollerarlo colà e lo ha
        consigliato a far ritorno nella sua diocesi di origine; il che egli dice essergli per ora
        impossibile a cagione delle sue condizioni di salute.Per chiarire possibilmente tale situazione, mi sono innanzi tutto rivolto al sullodato Vescovo di Ermland, il quale, in data del 3 Luglio p. p. (Allegato II) mi ha risposto che il sacerdote Pienski non appartiene né alla diocesi di Ermland (il che è evidente) né all'Amministrazione Apostolica di Pomesania
 . "In Garnsee (scrive Mons. Bludau), piccola curazia
        nella Diaspora con appena cinquecento anime, retta dal di lui fratello
. "In Garnsee (scrive Mons. Bludau), piccola curazia
        nella Diaspora con appena cinquecento anime, retta dal di lui fratello (egualmente sacerdote), non vi è nessun posto di
            cappellano
 (egualmente sacerdote), non vi è nessun posto di
            cappellano101v
o cooperatore, che avrebbe potuto essergli
        conferito; e di fatto nell'elenco della diocesi di Culma del
            15 Dicembre 1922 il Sac. Luigi Pienski non è indicato come cappellano o
        cooperatore in Garnsee, ma come ecclesiastico in commeatu
 il Sac. Luigi Pienski non è indicato come cappellano o
        cooperatore in Garnsee, ma come ecclesiastico in commeatu . Egli non apparteneva dunque al clero dell'Amministrazione di Pomesania, affidata il
        6 Dicembre 1922 al Vescovo di Ermland. Io non conosco né i suoi antecedenti né la di
        lui condotta in Culma, e non sono quindi in grado né mi ritengo autorizzato a rilasciargli
        il Celebret. Del resto l'Amministrazione di Pomesania non dispone di mezzi per sussidiare
        gli ecclesiastici malati, né ha una casa di emeriti, in cui essi possano essere accolti. La
        Curia vescovile di Culma non ha risposto alle mie rimostranze. Debbo quindi lasciare a
        questa od alla Curia arcivescovile di Colonia la concessione del
            Celebret".
. Egli non apparteneva dunque al clero dell'Amministrazione di Pomesania, affidata il
        6 Dicembre 1922 al Vescovo di Ermland. Io non conosco né i suoi antecedenti né la di
        lui condotta in Culma, e non sono quindi in grado né mi ritengo autorizzato a rilasciargli
        il Celebret. Del resto l'Amministrazione di Pomesania non dispone di mezzi per sussidiare
        gli ecclesiastici malati, né ha una casa di emeriti, in cui essi possano essere accolti. La
        Curia vescovile di Culma non ha risposto alle mie rimostranze. Debbo quindi lasciare a
        questa od alla Curia arcivescovile di Colonia la concessione del
            Celebret".102r
In seguito a ciò, mi sono indirizzato
        al Revmo Vicario Generale di Culma, il quale però, come apparisce
        dall'accluso ufficio in data del 26 Luglio (Allegato III), ha mantenuto esso pure il suo punto di vista. Egli
        conferma che il 5 Novembre 1921 il Pienski fu nominato Vicario in Garnsee, e
        poiché dal Dicembre 1922 il Decanato di Pomesania, in cui quella località è compresa, è
        passato al Vescovo di Ermland in Amministrazione Apostolica, l'Ordinariato di Culma sostiene
        che a questa appartiene il sacerdote in discorso.
 di Culma, il quale però, come apparisce
        dall'accluso ufficio in data del 26 Luglio (Allegato III), ha mantenuto esso pure il suo punto di vista. Egli
        conferma che il 5 Novembre 1921 il Pienski fu nominato Vicario in Garnsee, e
        poiché dal Dicembre 1922 il Decanato di Pomesania, in cui quella località è compresa, è
        passato al Vescovo di Ermland in Amministrazione Apostolica, l'Ordinariato di Culma sostiene
        che a questa appartiene il sacerdote in discorso.Non essendo io competente a decidere siffatta controversia, sia a norma del can. 269 § 1
 ,
        sia anche perché la Curia vescovile di Culma si trova in territorio polacco, altro non mi
        resta che di sottoporla al superiore giudizio dell'E. V.,
        mentre, chinato
,
        sia anche perché la Curia vescovile di Culma si trova in territorio polacco, altro non mi
        resta che di sottoporla al superiore giudizio dell'E. V.,
        mentre, chinato 