Dokument-Nr. 17237
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe
Berlin, 11. September 1928
Regest
Pacelli macht den Substituten im Staatssekretariat Pizzardo darauf aufmerksam, dass am 16. Oktober die Wiedereröffnung des Mainzer Doms gefeiert wird, der wegen Renovierungsarbeiten zwei Jahre geschlossen war. Der im Jahr 975 gegründete Dom ist, da er die Kathedrale des Erzkanzlers des Heiligen Römischen Reichs war, in gewisser Weise ein nationales Denkmal. Um den Ruin des Bauwerks zu vermeiden, mussten mehr als 4.000.000 Millionen Goldmark verausgabt werden, was aus der stark verkleinerten Diözese, die in großen Teilen von Frankreich besetzt ist, nicht möglich war. Aufgrund der nationalen Bedeutung des Doms stellten sowohl die Reichs- als auch die hessische Staatsregierung die erforderlichen Mittel zu einem geringen Zinssatz von 2 Prozent zur Verfügung. Der Mainzer Bischof Hugo teilte Pacelli im beiliegenden Schreiben mit, dass er diese Gunst verschiedenen Beamten in Berlin und Darmstadt verdankt. Dabei handelt es sich um die beiden Ministerialräte im Reichsinnenministerium Donnovert und im Reichsfinanzministerium von Manteuffel, um den hessischen Finanzminister Kirnberger, um den Legationsrat im hessischen Staatsministerium Heinemann und um den hessischen Ministerialrat Schrod. Obwohl von Manteuffel und Heinemann Protestanten sind, waren sie nach Aussage Hugos von größter Hilfe, um die notwendigen Mittel zu beschaffen. Der Mainzer Bischof bat den Nuntius um seine Unterstützung, um für die fünf Männer die Komtur des Ordens des heiligen Gregors des Großen, zivile Klasse, zu erhalten. Außerdem bat Hugo um die Ritterschaft des Ordens des heiligen Silvester für den Mainzer Dombaumeister Becker sowie um das Verdienstkreuz Pro Ecclesia et Pontifice für den Bauleiter der Restaurierungsarbeiten Knopp. Hugo ist davon überzeugt, dass die genannten Herren die Auszeichnungen wirklich verdienen und sie ihren Wert anerkennen. In einem weiteren ebenfalls beiliegenden Schreiben teilte der Mainzer Domdekan May im Namen seines Bischofs mit, dass er für Heinemann, der nicht den gleichen Rang wie die anderen Herren einnimmt, nicht mehr den Orden des heiligen Gregor, sondern die Ritterschaft des Ordens des heiligen Silvester beantragt. Abschließend weist Pacelli darauf hin, dass er es für angebracht hält, in den entsprechenden Breven jede Formulierung zu vermeiden, die den Eindruck erwecken könnte, die von der Regierung gewährte Hilfe wäre ein Akt reiner Freiheit.Betreff
Trasmettesi domanda di onorificenze da parte del Revmo Mons. Vescovo di
Magonza
Il 16 Ottobre p.v., come ebbi già l'onore di comunicare col mio rispettoso Rapporto N. 39973 del 22 Agosto u.s., avranno luogo in Magonza solenni feste per la riapertura di quell'antica e celebre Cattedrale, restaurata in questi due ultimi anni.
La storia di quel Duomo, fondato dall'Arcivescovo di Magonza Willigis l'anno 975, è strettamente unita con quella della Germania, essendo esso stato la Cattedrale dell'Arcicancelliere elettore del Sacro Romano Impero, il quale diresse le sorti della Nazione tedesca durante circa un millennio. Perciò è anche in certo modo un monumento nazionale. Il sacro edificio soggiacque nel corso dei secoli a molte vicende. In questi ultimi tempi fu minato nelle sue fondamenta, le mura e le colonne furono scosse nella loro solidità, al punto che si temette una completa rovina. Per evitarla occorsero ingenti spese, ammontanti a più di 4.000.000 di Marchi-oro, che fu impossibile di procurare nella diocesi, oggidì molto ridotta nella sua estensione ed il cui territorio è tuttora sottoposto in massima parte all'occupazione estera.
Attesa l'importanza della Cattedrale nei riguardi della
108v
storia tedesca, tanto il Governo del
Reich come quello dell'Assia hanno messo a disposizione
del Revmo Mons.
Hugo, Vescovo di Magonza, la somme necessarie al modico interesse del
2%, facendo inoltre sperare che non dovrebbe darsi pensiero per il pagamento del
debito.Nel significarmi quanto sopra in una lettera direttami in data del 5 corr. mese e che mi do premura di qui accludere ( Allegato I ), il sullodato Mons. Vescovo mi ha eziandio informato che tale favore egli deve in gran parte a vari funzionari governativi di Berlino e di Darmstadt. Essi sono i Consiglieri ministeriali Signori Dr. Donnovert e von Manteuffel, entrambi residenti in Berlino, il Ministro delle Finanze dell'Assia, Sig. Ferdinando Kirnberger, il Consigliere di Legazione Sig. Dr. Gualtiero Heinemann ed il Consigliere ministeriale Sig. Dr. Francesco Schrod, tutti e tre in Darmstadt. Sebbene protestanti, i Sigg. von Manteuffel e Dr. Heinemann hanno, come afferma Mons. Hugo, prestato grandissimo aiuto nel procurare i mezzi in parola. In vista delle loro benemerenze, egli mi prega pertanto di adoperarmi ad ottenere a favore dei menzionati cinque Signori la Commenda dell'Ordine di S. Gregorio Magno, classe civile; implora in pari tempo il Cavalierato dell'Ordine di S. Silvestro per il Sig. Prof. Ludovico Becker di Magonza, architetto di quella cattedrale, nonché la Croce d'oro pro Ecclesia et Pontifice per il Direttore dei lavori, Sig. architetto
109r
Edoardo Knopp.Egli è convinto che i suddetti Signori hanno veramente meritato tali distinzioni e che le apprezzeranno al loro giusto valore.
In una posteriore lettera, parimenti qui compiegata ( Allegato II ), inviatami in data del 6 corr. mese per incarico di Mons. Vescovo, attualmente in visita pastorale, il Rev. Mons. May, decano del Capitolo Cattedrale, mi partecipa, che non occupando il Consigliere di Legazione Sig. Heinemann lo stesso rango degli altri Signori, per i quali è stata richiesta la Commenda di S. Gregorio, Mons. Hugo domanda per il medesimo Signore il Cavalierato dell'Ordine di S. Silvestro.
Nel raccomandare l'istanza dell'ottimo Mons. Vescovo di Magonza, mi permetto tuttavia di aggiungere che, a mio umile avviso, sarebbe opportuno di evitare nei relativi Brevi Apostolici qualsiasi frase, la quale potesse far credere essere l'aiuto prestato dal Governo un atto di pura liberalità.
Dopo di ciò, con sensi di profondo ossequio ho l'onore di confermarmi
Dell'Eccellenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico