Dokument-Nr. 10341
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 06. Mai 19191
Schreiber (Textgenese)
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La terza rivoluzione in Baviera
Dalla forma di questo Comunicato sembra chiaro che il Governo dovette essere d'accordo col Consiglio Centrale sulla risoluzione contraria all'adu-
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nanza del Landtag. Il certo è che da parte del Governo non si è avuta
alcuna dichiarazione in favore del Landtag.medesimo.Il sabato, 5,d. m., sulle cantonate delle strade fu affisso il seguenteun avviso che convocava tutto il proletariato per una plenaria riunione plenaria, onde discutere sulla situazione politica. Fino alla sera non si era avuta una decisionerisoluzione dalla suddetta assemblea, che pure era cominciata dallealle 9 ½ del mattino. Però non era difficile prevedere quale sarebbe stata l'attesa decisione. Due fatti precedenti avevano preparato la via. Uno sciopero generale ad Augsburg inscenato ina favore della proclamazione della Repubblica dei Consigli in Baviera e che durava ancora il giorno 5: ed una riunione tenuta in una delle più ampie sale di Monaco in cui, tra i frenetici applausi degli innumerevoli intervenuti, l'ex-Ministro Prof. Jaffè (Socialista indipendente) aveva inneggiato anche egli alla Repubblica dei Consigli, seguito da infiammati discorsi dei più violenti oratori dei Comunisti.
La Domenica, 6, passò tranquilla. Era la calma foriera della tempesta. Infatti la mattina del 7 i giornali pubblicarono il proclama della nuova Repubblica bavarese dei Consigli, che ho avuto l'onore di riassumere nel mio cifrato N. 314. Il compromesso, cheil quale aveva dato luogo alla formazione del Ministero Hoffmann e di cui riferii nel mio rispettoso rapporto N. 12334 del 18 Marzo p. p., non poteva avere lunga durata. Così era stato anche del primo Ministero rivoluzionario. Esso pure era nato da un compromesso: quello dei socialisti maggioritari con gli indipendenti, e non durò che poco tempo, cioè dal 7 Novembre al 21 febbraio. La stessa presenza di Eisner alla presidenza di quel Ministero indicava chiara-
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mente la
tendenza di esso verso la sinistra. Egualmente la presenza nel secondo Ministero
rivoluzionario di Unterleitner e di altri socialisti di sinistra poteva già far prevedere
dove si anderebbe [sic] a finire. Colla stessa progressione geometrica si poteva contare
sulla tendenza delle masse verso sinistra. Forse il movimentoversoasinistra è stato troppo accelerato verso lasuaconclusione. Il momento della crisi è stato anticipato. Di ciò si
lagnano i capi più avanzati, come Levien e Muehsam, ed anche le masse, che li seguono e
che li incolpano di non aver saputo trattenere questo precipizio, che potrà
compromettere la riuscita della terza rivoluzione,e lichiamandoliotraditori. Ma il fatto della convocazione del Landtag precipitò gli
eventi e spinse i più frettolosi alla crisi., oltre poi una specie di complotto ordito precisamente allo
scopo di anticipare la proclamazione riddetta [sic] e così compromettere la Rep. dei Consigli (vd.
Cifrato).Per tali ragioni la terza rivoluzione èhamancataonon hacomedi arrecaretosorpresasorpresa nel pubblico, che l'aspettava come di un avvenimento fatale. Tutti sapevano e tutti dicevano che i socialisti maggioritari perdevano ogni giorno più terreno,ementre i Ccomunisti ne guadagnavano ogni giornosempre più. La parolaformula "Socializzazione generale" era l'allodolalo specchietto, che attirava i poveri operai illusi e li faceva incoscientemente passare fra i comunisti.
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Intanto i Comcomunisti, i quali ben sapevano che la loro posizione non era ancora sicura nel Nord della Baviera, avevano inviato colà i loro propagandisti, concoll'intenzione di proclamare soltantodopo una quindicina di giorni la Repubblica dei Consigli. Ma – come ho saputo
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La questione si presentava in questi termini: o abbandonare tutto alCcomunismo ovvero abbandonare il Landtag! E qui si dividevano ancora le
strade dei socialisti del Nord e del Sud. Questi sotto la impressione degli avvenimenti
di Augsburg e della situazione di Monacosonoeranoimpazienti di arrivare alla repubblica dei Consigli, mentrequelliquellidel Nord non voglionolevano
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saperne dellaRrepubblica medesima.Ma a Monaco i Comunisti vinsero e, come ho detto, la Repubblica dei Consigli fu proclamata. Il MinisteroIn tal guisa fu iniziato in Monaco il regime bolscevico. Il Gabinetto creato dal Consiglio Centrale èfu composto di 5 sSocialisti indipendenti e di 3 della Lega dei contadini. Al Ministero degli Esteri èfu proposto il Dr. Franz Lipp, antico corrispondente del "Corriere della Sera" che fra i suoi primi atti si è affrettatoò ad inviarmi la lettera, di cui riferii a V. E. col mio cifrato no.N. 315 e
Il Ministero èfustato composto, come ho dettoaccennato, in maggior parte da sSocialisti indipendenti, perché questi accettarono di collaborare coi cCcomunisti sotto varie condizioni sine qua nonsine qua non, fra le quali la immediata separazione dello Stato dalla Chiesa e la rivoluzione della scuola innel senso della più incondizionata libertà.
Riportare gli innumerevoli DdecretiOrdini del nuovo Governo, che riempiono colonne intiere di giornali, è impossibile. OrdinidDecreti per la socializzazione della stampa, delle bBanche, della produzione, delle case, degli indumenti ecc., ecc.; OrdiniDdecreti per la formazione di una guardia rossa, per il disarmo di tutta la borghesia e della stessa polizia ed armamento del proletariato: Ddecretiordini per trasformare teatri ed altri locali di divertimenti ad esclusivo beneficio del proletariato., ecc., ecc.
Ma, mentre il Governo comunista di Monaco si sbizzarrisceva in questa gaia mania di ordinidecreti, la provincia si ribellava alla dittatura del proletariato.
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Il Governo socialista di Hoffmann, che nei primi giorni della terza rivoluzione si era trasferito a Norimberga,è in seguito passatò a Bamberga. Giacché, poi la stampa di Monaco, sotto il rigoroso controllo del Consiglio centrale, non puòoteva pubblicare le notizie relative al detto Governo, esso le faece pervenire per mezzo di aereoplani. Così è arrivatoò un proclama dell'Hoffmann, in cui si diceva che il Governo dello Stato libero di Baviera non èera decaduto, ma haaveva soltanto trasferito altrove la sua sede; che detto Governo rimaneva l'unico rappresentante del potere ed è il solo che hainvestito del diritto di emanare ordini. Un altro avviso
Costretto da questa propaganda aerea, il Governo di Monaco si è vistode obbligato a pubblicare anche lealtresì alcune notizie che non gli sonoerano gradevoliite né favorevoli.
Così il giorno 11 i giornali ci hanno fattofecero sapere che a Wuerzburg vi era stato un primo combattimento fra le truppe del Governo Hoffmann e gli Sparta-
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chiani con
la completa sottomissione di questi ultimi, e che altri scontri si preparavano ad
Augsburg.Si èseppe anche saputo che la sera del 10 la Legazione d'Austra-Ungheria,in Monacoche(la quale pure è alla vigilia di essere sciolta ), fuera stata occupata militarmente e che il Ministro degli Esteri di Monaco haaveva incaricato il MinistroRappresentante diplomatico di Baviera a Berlino di domandare i passaporti. Costui però ha rispostoe che non riconosceva se nonche il Governo di Hoffmann e che perciò né domandava i passaporti né lasciava Berlino.!
Intanto la mattina del 13 si ebbe una sorpresa. Un manifesto distribuito alla popolazione per mezzo di automobili fece saperepubblicò che la intiera guarnigione di Monaco dichiarava decaduta la Repubblica dei Consigli e si schierava pel Governo Hoffmann. Si seppe inoltre che erano stati arrestati vari capi spartachiani ed il Ministro degli esteri Dr. Lipp era stato trasportato in un manicomio (dove del resto, a quanto si afferma, egli era stato internato già due volte). Queste notizie produssero grande animazione e speranza fra i cittadini, ma nello stesso tempo provocarono una forte reazione fra gli spartachiani. Costoro infatti alla loro volta si diedero ad una intensa propaganda per indebolire l'azione dei seguaci di Hoffmann e riprendere il potere. Ma la decisione era riservata disgraziatamente alla forza armata. La sera invero della Domenica stessa vi fu una vera terribile battaglia alla stazione centrale fra le truppe della guardia repubblicana ed il presidio della stazione medesima, che erano pel Governo sSocialista, da una parte, e, dall'altra, lee le truppe della guarnigione che difendevano i Comunisti. Giacché in verità la rivolta contro il Governo sSpartachiano
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aveva annunziato il manifesto di cui sopra ho parlato) ma
soltanto da duemila soldati, i quali, inoltre, dopo aver dichiarato la rivolta, non si
curarono di disarmare i camerati spartachiani, che così potettero armarsi ed armare anche
dei civili per la battaglia della sera. Essa fu combattuta con fucili, mitragliatrici e
perfino con mine ed automobili corazzati. La vittoria fu
purtroppo degli spartachiani. Da questo giorno Monaco è statarimase in preda alla vera anarchia. Un così detto Governo, presieduto dal Comunista Dr. Levin [sic], si è insediatoò al palazzo Wittelsbach ed emanaò ordini su ordini relativi all'armamento del proletariato, al sequestro delle banche, ecc.
Intanto il Governo Hoffmann stabilitosi ada Bamberga fa spessocontinuava a far lanciare per mezzo di areoplani [sic] sulla città di Monaco dei manifestini, coi quali annunziava che presto arriveràebbe l'aiuto, onde liberare i Monacesi dalla tirannia bolscevica. Si parlava perciò di truppe del Nord della Baviera, del Württemberg e del Baden che marcianovano su Monaco guidate da un noto Generale bavarese. Le notizie più fantastiche si spargonoevano da per tutto, ma non èera possibile controllarle, giacché Monaco èera completamente isolata dal resto della Germania e dal mondo; né giornali, Né [sic] treni, né telefonografo, né posta, né telefono col di fuori. Ciò portava anche alla mancanza dei viveri, già per lo innanzi sensibilissima, del carbone e di qualunque aiuto veniva da fuori. Anche il danaro mancava quasi del tutto. Il Governo comunista ne ha presoe quanto ne potevaé dalle pubbliche banche e dai privati, che l'avevano ivi in custodia., ma non poté stampare della nuova carta-moneta, perché il Governo Hoffmann, prima di allontanarsi da Monaco, ebbe cura di portar via le matrici per l'impressione.
Malgrado però tutti i suddetti provvedimenti in senso comunistico, il partito non èfuera contento e in seno ad esso si è formataò una doppia corrente, l'una
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che faceva capo al Leveinvin [sic] e l'altra la qualeche si stringeva intorno al Toller, uno
studente adi venti anni, isterico ed autoritario, che ha assuntase anche la carica di capo dell'esercito rosso combattente.
Infatti il giorno 28 vi èfustata una animatissima riunione, in seguito alla quale il partito
del Toller ha vintose ed ha affidatoò a costui la direzione del governo fino alla formazione di un
nuovo Gabinetto che dovrebbe essere stato sanzionato dal Consiglio
degli operai e soldati. La differenziazionea fra il Levien ed il Toller stava in
ciò, che il primo vuolevoleva arrivare subito sinofino alle estreme conseguenze del comunismo, mentre il secondo,si tiene su di un terreno più moderato.vedendo il precipizio cui la Repubblica dai Consigli andava incontro,
avrebbe voluto tenersi su di un terreno relativamente più moderato. In realtà però il
potere venne esercitato in forma dittatoria dall'Egelhofer, giovane marinaio di tendenze
radicalissime, il quale fu a capo A questo punto però gli avvenimenti precipitanorono verso il loro fatale epilogo di sangue e di morte. Già il 29 aprile le truppe del Governo erano pronte per marciare su Monaco, radunandosi ad Ingolstadt. Qui si trovava il Generale bavarese von Moehl, mentre le truppe prussiane erano dirette dal Generale von Oven. Furono prese dopo violenti combattimenti Starnberg, Fürstenfeldbruck, Pasing, Olchin, Rosenheim ed altri paesi. Il 1º Maggio
Intanto anche nella città la sorte deigli spartachiani declinava. Mercoledì 30 aprile fu conosciuto, durante la serata, che nelle cantine del Ginnasio Luitpold undicivari ostaggi erano stati bestialmente assassinati. Naturalmente non è possibile conoscere con precisione assoluta i particolari della strage; ma la versione più accreditata è che gli sventurati hanno subito un vero martirio. Essi furono ammazzati non coi fucili ma con le baionette, furono loro ca-
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vati gli occhi, amputate le mani, strappata la lingua ed alla donnauna Contessa v. Westarpche trovasi fra le miserande vittime, furono fatti oltraggi innominabili.
Le salme sono irriconoscibili. Appena oggi si sono potuti conoscere con sicurezza i nomi
delle vittime. Queste crudeltà bolsceviche furono il segnale del risveglio della
popolazione civile contro la bestialedurissima tirannia, che aveva dovuto sopportare per quattro
settimane. Sicuri che le truppe liberatrici si trovavano alle porte della città e che i capi
degli spartachiani erano fuggiti vigliaccamente, mentre il grosso dell'Armata Rossa si
trovava al fronte, centinaia e migliaia dimoltissimi cittadini di tutte le età e di
tutte le condizioni sociali corsero ad armarsi, prendendo i fucili e le munizioni
al Ministero della guerra abbandonato dagli spartachiani ed al palazzo Wittelsbach, anche
esso deserto dopo la fuga di Levienvin e dei suoi soci.
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Tale prontaprontareazione fu veramente provvidenziale. Dal personaggio diplomatico, cui
sopra ho alluso, e che, per essere stato magna parsneglidegli avvenimenti degli scorsi giorni, è perfettamente
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Lo spettacolo del giovedì mattinonella mattina del 1º Maggio fu magnifico.e commovente. Fra gli applausi generali comparvero le prime truppe
del Governo. Alla Residenza fu abbassata la bandiera rossa ed issata fra la commozione e gli applausi di un immenso pubblico e
scroscianti applausi la bandiera celeste e bianca della Baviera. Ugualmente fu
fatto su tutti i pubblici edifici.Nelle ore pomeridiane cominciarono i primi combattimenti, che furono sanguinosissimi e tremendi. Il principale campo di battaglia fu la piazza di detta Stachus, poco distante dalla Nunziatura. Ivi nel Palazzo di giustizia si erano rifugiatistabiliti gli spartachiani. Dopo un lungo ed accanito combattimento con fucili, mitragliatrici e, bombe a mano e mine, i rossi furono scacciati e si rifugiarono in una Chiesa protestante nella stessa piazza: anche di qui furono respintiscaccia-
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ti con gravissime perdite. La stessa sorte ebbero altri spartachiani
chiusisi in altri locali. Ma la lotta si allargava in tutta la città. Da
pertuttoDovunque furiosissimi combattimenti dall'una parte e dall'altra.
Per ben 26 o 27 ore continue il cannone tuonò con impressionante monotonia, mentre
in tutteile strade della cittài punti si faceva fuoco,vi eranofuochiconflittispaventosi per le strade, nei giardini e perfino nelle case
dove gli spartachiani si rifugiavano. Non è possibile descrivere lo squallore, la lugubre
visione, il tragico silenzio, di due giorni e di due notti di
stato di guerra piombato su la deliziosa Monaco! L'intera città era
diventata un campo di battaglia. Nessuno era più sicuro in propria casa propria; per le vie rarissimi passaggieri
[sic] spinti dalle più urgenti necessità.; né tramways, né carrozze, né posta, né telegrafo, né telefono: tutta la
vita sospesa sotto il peso della morte.minacciosa. Intanto i Capi dei bolscevichi, che non avevano
fatto a tempo a fuggire, furono arrestati. Da ulteriori informazioni consta che l'automobile della Nunziatura
doveva servire alla fuga dei Capi spartachiani. L'Egelhofer (quello che voleva far arrestareimprigionare tutta la banda della Nunziatura) [venne] fuarrestato inpreso in casa di una sua amica dentista russa e, legato mani e
piedi, cacciato nelle cantine della Residenza, dove il giorno dopo, in seguito ad un
tentativo di fuga, venne fucilato. Anche altri capi spartachiani, come
il Landauer, fecero la stessa fine. Il Levein, [sic] che a mano armata, aveva costretto un aviatore a prenderlo a bordo per
trasportarlo in sicurezza, dovette scendere per un guasto della macchina a Landsberg ed
ivi fu arrestato. Innumerevole è poi la massa degli spartachiani cacciatiGrande è poi il numero dei rossi rinchiusi in carcere.Monaco ha subito un vero bagno di sangue ed in esso è stata affogata la repubblica dei Consigli.
Naturalmente in queste prime ore dopo la tragica tormenta non è possibile fare delle previsioni sicure sul prossimo avvenire della vita politica bavarese.
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[Ma] iI primi sintomi non sono però del tutto rassicuranti. Il Governo Hoffmann ritornerà a Monaco. Il Ministro Presidente, socialista ed anticlericale convinto, ed irreducibile, non avrà cambiato il suo pensiero politico ed antireligioso. Anzi negli ultimi giorni egli ha fatto delle dichiarazioni in favore del sistema dei Consigli almeno dal punto di vista dei
Tutti questi, a mio umile parere, sono sintomi che Monaco dalla sanguinosa lezione avuta Monaco non ha tratto tuttiquegli insegnamenti, che pure ne derivavano con
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innegabile evidenza, e che le lotte politiche ritorneranno
ad avvelenare la vita del paese, con quelle conseguenze che potranno portare a nuovi
disordini e nuove rovine. Finalmente è da considerare che gli innumerevoli prigionieri
spartachiani non potranno tutti essere giustiziati. Essi, date le tendenze del Ministro e del partito socialista al
potere,un giorno usciranno [forse ben presto] dal carcere con le loro idee comunistiche, esasperate
dalla pena subita, e con lo spirito di una implacabile vendetta. Potrà il Governo Hoffmann,
data la sua origine, la sua composizione ed i suoi principi, opporsi ad una nuova e più accanita propaganda comunistica, opporsi con un sicuro risultatola forza necessariacheperpossa salvariare il paese da una nuova e peggiore catastrofe?Chinato
1↑Datum "Aprile 1919" hds. von Schioppa geändert.