TEI-P5
Dokument-Nr. 10617
Monsignore Gentilissimo,
Facendo seguito alla mia precedente
, le trascrivo quanto mi comunica Mgr. Guerri
,
a proposito della Bolla del decano di Meissen:
"Scriva a Mons. Pacelli, che quanto alla Bolla del Decano Mons. Skala
nulla
faccia senza istruzioni della Dataria
, che
riceverà verso la fine di Ottobre.
Ma io credo, che, se si dovesse di nuovo immettere nel possesso del decanato
Mgr. Skala, come
sembrerebbe, secondo il p oscritto di Mgr. Guerri alla Sua
lettera, allora sì che i serii tedeschi … riderebbero. Non Le pare?
Il Cav. Gamorra
deve partire in questi giorni per Monaco.
Con i più devoti ossequi mi confermo
Suo devmo ed obbo
G. Barluzzi
Online seit 14.05.2013, letzte Änderung am 16.12.2013.
Dokument-Nr. 10617
Barluzzi, Giuseppe
an Pacelli, Eugenio
Rom, 01. September 1921
Regest
Barluzzi gibt die Weisung des Regenten der Apostolischen Datarie Giuseppe Guerri wieder. Pacelli soll bezüglich der Ernennungsbulle Jakob Skalas zum Dekan des Bautzener Domkapitels auf die Weisung Guerris warten. Die Angelegenheit war ungewöhnlich und der Regent suchte nach einem Weg, bei dem nicht mit ungünstigen Kommentaren seitens der seriösen Deutschen ("i serii tedeschi") gerechnet werden musste. Barluzzi hingegen geht davon aus, dass es "die seriösen Deutschen" an sich bereits zum Lachen bringen würde, sollte Skala das Dekanat erneut in Besitz nehmen müssen, nachdem er dies eigentlich bereits am 24. Juni getan hatte. Abschließend weist Barluzzi darauf hin, dass Hugo Gamorra in den nächsten Tagen nach München aufbrechen werde.[Kein Betreff]
Facendo seguito alla mia precedente


"Scriva a Mons. Pacelli, che quanto alla Bolla del Decano Mons. Skala


393v
Ripeto, che trattasi di
uno stato di cose curioso e bisogna definirlo in modo, che i serii tedeschi non abbiano da
fare commenti poco favorevoli ed allegri…"Ma io credo, che, se si dovesse di nuovo immettere nel possesso del decanato

Il Cav. Gamorra

394r
Le ha inviato i suoi saluti ed i rinnovati
ringraziamenti.Con i più devoti ossequi mi confermo
Suo devmo ed obbo
G. Barluzzi