Dokument-Nr. 10735
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 08. August 1924

Regest
Gasparri informiert Pacellis, dass er dessen Ansichten bezüglich der Denkschrift Bertrams über eine Neuordnung der Militärseelsorge im Deutschen Reich teilt. Auch der Kardinalstaatssekretär möchte, dass der geistliche Charakter des Amts der Militärseelsorger erhalten bleibt. Ferner teilt Gasparri mit, dass der Heilige Stuhl noch keine endgültige Entscheidung getroffen habe, ob der Feldprobst durch einen Großkaplan als Delegaten der Bischöfe ersetzt werden soll. Er ist der Ansicht, dass ein Militärbischof die Militärseelsorge wirkungsvoller durchführen würde. Es soll versucht werden, die Unannehmlichkeiten, die die Entscheidung für einen Militärbischof mit Blick auf die Ortsbischöfe mit sich bringen würde, zu beseitigen. Pacelli soll Bertram über die Position des Heiligen Stuhls informieren.
[Kein Betreff]
Illmo e Revmo Signore,
Insieme al rispettivo allegato, ho regolarmente ricevuto il Rapporto della S. V. Illma e Revma, nº 30923, in data 24 u. s., riguardante "la nuova sistemazione dell'assistenza religiosa dei militari in Germania".
Le osservazioni, da Lei esposte, sono veramente giuste ed opportune; ben Ella nota essere indispensabile che non solo nelle disposizioni contenute nel nuovo ordinamento, ma anche nella forma con cui il medesimo sarà redatto, apparisca chiaramente che l'ufficio dei cappellani militari è in prima linea ecclesiastico.
Per quanto, poi, si riferisce all'abolizione di un vero e proprio Vescovo Castrense, che, secondo le attuali proposte, verrebbe sostituito con un cappellano maggiore quale delegato dei Vescovi della Germania, la Santa Sede è ben lungi dal dare a tale progetto un'approvazione definitiva. La S. V., infatti, ha opportunamente ricordato che la Santa Sede, nel 1920, accettò in linea di massima, la nuova proposta coll'esplicita perdurantibus praesen-
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tibus adiunctis. Resterebbe, dunque, a vedere, se, nel momento attuale, sia davvero più utile per l'assistenza religiosa ai militari un cappellano che sia semplicemente un delegato dei Vescovi piuttosto che un vero e proprio Ordinario castrense. La Santa Sede ritiene che, con quest'ultimo si otterrebbe meglio il desiderato scopo di un'efficace assistenza religiosa ai militari. Certamente anche con un vero Ordinario castrense si potranno avere degli inconvenienti; sembra, però, che ben maggiori sarebbero quelli che deriverebbero dal sistema proposto. Ad ogni modo si potrebbero studiare dei provvedimenti per rimuovere, quanto è possibile, anche gli inconvenienti che deriverebbero dalla nomina di un vero Ordinario castrense, specialmente nei riguardi degli Ordinari locali.
Voglia Ella, a nome della Santa Sede, comunicare tutte queste osservazioni all'Eminentissimo Cardinale Bertram, mentre io profitto ben volentieri della nuova circostanza per rinnovarle i sensi della più distinta e perfetta stima, con cui mi è grato raffermarmi
della S. V. Illma e Revma
Servitore
P. Card. Gasparri
Empfohlene Zitierweise
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio vom 08. August 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10735, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10735. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 01.02.2022.