Dokument-Nr. 11326
Pacelli, Eugenio an Rossum, Willem Marinus van
[München], 15. April 1921
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Circa Suor Maria Restituta (Frida Ansprenger)
Mi è giunta ora la risposta del prelodato parroco in data di ieri, nella quale egli mi significa che Suor Restituta, interrogata al riguardo, ha dichiarato quanto segue:
"1o) Io non sono stata dimessa dalla Congregazione, ma soltanto vivo nel mondo
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con dispensa della S. Sede, osservando i miei voti.2o) Il mio desiderio è, di rientrare al momento favorevole, di rientrare in una casa della Congregazione" (1).
A
1o) una lettera della Superiora Suor Maria Ignatiana del 22 Agosto 1919, nella quale si chiede il suo di lei consenso per la domanda di exclaustrazione, tuttavia
2o) Una recente lettera scritta in data dell'8 Marzo scorso (1921) dalla Casa madre di Saint-Charles. Essa è concepita in termini intimi e cordiali; e mentre nella istanza al S. Padre del 3 Aprile 1920 la Superiora Generale affermava di Suor Restituta che "sa qualité d'allemande, ainsi que son caractère intrigant et bizzarre empêchent de l'admettre dans aucune autre Communauté", nella succitata lettera invece si
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où vous pourrez de nouveau rejoindre une de nos maisons". Tale cambiamento
diversità può forse spiegarsi, in parte, col fatto che, secondo si desume dalla medesima lettera, le Religiose in questione hanno fondato una nuova casa in Carlstal b. Trippstadt Bez. Kaiserslautern, sebbene in seguito a ciò
però Mi permetto di accludere al presente rispettoso Rapporto ambedue le lettere in discorso, con preghiera di cortese restituzione.
Infine il parroco Burkhard nella summenzionata risposta attesta che "Suor Restituta tiene una condotta irreprensibile e merita di essere richiamata nella Congregazione". Ciò conferma quanto mi era stato già riferito comunicato dalla Superiora delle Dame Inglesi di Mindelheim, secondo che come ebbi a riferire nel mio Rapporto alla S. Congregazione dei Religiosi N. 18386 del 21 Ottobre 1920.
Dopo di ciò, c Chinato
[Fol. 79r] (1) "Ich bin aus der Congregation nicht entlassen worden, sondern lebe nur mit Dispense des Apostol. Stuhles unter Beobachtung meiner Gelübde in der Welt.
Mein Wunsch ist es, bei günstigen Verhältnissen wieder in ein Kloster der Kongregation einzutreten".