Dokument-Nr. 11637
Pacelli, Eugenio an Sincero, Luigi
Berlin, 09. April 1927
Regest
Pacelli übermittelt die Antwort des Breslauer Fürstbischofs Kardinal Bertram bezüglich der Tätigkeit Ludwig Bergs als Seelsorger für die russischen Emigranten in Berlin. Bertram schlug vor, Berg vorerst für sechs Monate oder ein Jahr im Amt zu lassen, und bot an, für dessen Unterhalt aufzukommen, sollte der Heilige Stuhl sich dafür nicht im Stande sehen. Ferner übersendet der Nuntius ein Schreiben Bergs, der darum bittet, aus gesundheitlichen Gründen von seinem Amt vorübergehend entbunden zu werden. Zudem teilte er Pacellis Vertrautem Rauterkus mit, langfristig auf seine alte Stelle in Aachen zurückkehren zu wollen. Der Nuntius gibt an, weisungsgemäß seinen Privatsekretär Gehrmann sowie den Kölner Erzbischof Kardinal Schulte über den Kölner Priester Schade befragt zu haben, der als Nachfolger Bergs im Gespräch ist. Auch mit Bertram, der in Kürze in Berlin sein wird, möchte der Nuntius über Schade sprechen.Betreff
Sul Sac. Prof. Berg
Facendo seguito alla lettera N. 37199 del 31 Marzo u. s. concernente il Rev. Sac. Prof. Berg che mi diedi premura di inviare al Revmo Mons. Michele d'Herbigny, compio il dovere di comunicare all'Eminenza Vostra Reverendissima quanto l'Emo Cardinale Bertram mi ha scritto con lettera del 6 Aprile corr. intorno al suddetto sacerdote.
Nel trasmettermi copia del venerato Dispaccio N. 805/27 del 26 Marzo, direttogli da Vostra Eminenza, egli mi ha significato che, onde la cosa non produca una penosa meraviglia nel Ministero del Culto, sarebbe bene che il Prof. Berg rimanesse ancora per sei mesi od un anno nell'assistenza spirituale dei russi. Se durante questo tempo un sussidio per il di lui mantenimento non potesse essergli concesso dalla S. Sede, egli stesso si sarebbe incaricato di corrisponderlo. Del resto l'Emo aggiunge
30v
di avere detto già da qualche tempo al
Sac. Berg come egli non vegga con piacere che un maestro di Religione in un Ginnasio
lasci troppo a lungo il suo importante ufficio.Contemporaneamente ho ricevuto dal più volte menzionato Prof. Berg (che non aveva sino ad oggi mai fatto parola di ciò) la qui unita lettera (Allegato I), munita di attestato medico (Allegato II), colla quale egli mi partecipa che in seguito ad un forte esaurimento nervoso avrebbe bisogno di qualche mese di cura e di congedo. Per tale motivo egli stima conveniente che venga esonerato dalla cura spirituale dei russi, e sottopone il caso alla decisione della S. Sede. Evidentemente, avendo egli compreso che la sua ulteriore permanenza in Berlino nel summenzionato ufficio non era gradita, ha addotto tale ragione di salute per giustificare il suo ritiro. Contrariamente poi a quanto egli mi aveva affermato, anche per iscritto, vale a dire che aveva definitivamente rinunziato al suo posto in Aquisgrana, il Berg ha detto testé
31r
al R. P. Rauterkus S. J. essere sua intenzione di far ritorno in
questa città per ivi riprendere le sue antiche funzioni. Così il suo allontanamento da
Berlino potrà effettuarsi con maggior sollecitudine, secondo le intenzioni dell'Eminenza
Vostra.Intanto, in conformità delle istruzioni impartitemi da Vostra Eminenza coll'ossequiato Dispaccio N. 805/27 del 26 Marzo p. p., non ho mancato di chiedere all'Emo Cardinale Schulte ed al Rev. P. Gehrmann precise informazioni sul Rev. Prof. Schade. Non appena mi giungeranno, avrò cura di comunicarle all'Eminenza Vostra. Poiché, inoltre, l'Emo Cardinale Bertram verrà a Berlino dopo la Domenica in Albis, potrei parlare anche con lui della cosa, se così piacesse all'Eminenza Vostra, i cui ordini rispettosamente imploro.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Protokollnummer der Kongregation für die Orientalische
Kirche.
2↑Protokollnummer der Kommission Pro Russia.