Dokument-Nr. 11865
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 06. Januar 1920

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistMörnerSchioppaPacelli
Betreff
Circa i prigionieri russi in Germania
Facendo seguito al mio rispettoso rapporto N. 15130 in data del 15 Dicembre scorso, ho l'onore di trascrivere qui appresso quanto il Comandante del Campo di Hammelburg mi ha comunicato circa la condizione dei prigionieri russi nel campo medesimo ed i loro desideri:
"Innanzi tutto i russi prigionieri desiderano notizie del loro paese. SeAllorché, di tempo in tempo, un piccolo numero di russi è fatto rimpatriare, la maggior parte di essi,rinunzia di ritornare in patria,sebbene tanto ardentemente lo desiderino, vi rinunzia, e, quelli che sono trasportati in Russia lo fanno mal volentieri.e con diffidenza. Ciò dipende dal fatto che di quelli, chei quali sono partiti dal campo, mainon si è mai avuta più una sola notizia. Perciò i Russi dubitano che i loro compagni non sieno mairealmente arrivati nella loro patria, ossia al loro paese nativoale e restituiti aipresso i loro parenti, ema che invece sieno stati arruolati in qualche esercito: cosa che essi temono enormemente. Bisognerebbe, prima di parlare di rimpatrio, chiarire bene questo punto.dubbio.
ComeLe vie di rimpatrio pei medesimi russi verrebbero in discussionepotrebbero essere le seguenti:
"Pei Russi Bianchi, i piccoli Russi dell'OvestWest ed i Russi del Centro, la via attraverso la Polonia e l'Ungheria (Quelli dellaI Bessarabiani, i Polacchi, i Lituani, i Lettoni e gli Estuaoni sono stati già rimpatriati.)
55v

Per i Russi del Nord, la via del mMar del Nord.
Per i Russi del Sud (Cosacchi, Piccoli Russi, Tartari, Siberiani) la via del mMar del Sud (Quelli della(I Giorgiani e gli Armeni sono stati già rimpatriati).
Bisognerebbe ottenere il permesso dalla Polonia e dall'Ungheria per il passaggio attraverso quei territori.
Per il trasporto attraverso il mare dovrebbero impegnarsi gli Alleati, specialmente l'Inghilterra, la Francia e l'America, chele quali dispongono di sufficienti navi, che dovrebbero mettere a disposizione per il rimpatrio dei Russi, chei qualieranogià loro alleati durante la guerra. La Germania non si trova affattopiù in condizioni di eseguireeffettuare il trasporto di migliaia di uomini sulper mare.
Come segno della fiducia che i Russi hanno nella intercessione di Vostra Eccellenza per ottenere l'intervento del Santo Padre in loro favore, lLe espongo il seguente fatto: Secondo un telegramma del Comando militare avrebbero dovuto in questi giorni essere rimpatriati per mare idei Russi deille provincie di Saratow, Astrakan e Nordcaucaso. Ora tutti i Russi appartenenti a tali distretti (circa 60 in questo campo)rifiutaronohanno rifiutato di essere liberati, malgrado il loro grandissimo desiderio di rivedere i loro cari dopo 5 anni di lontananza.,Essi adducendossero come motivo del loro rifiuto che volevano aspettare che per l'opera della Santa Sede fossero rassicurati di arrivare certamente in patria e non di essere reclutati per un altro campo di concentrazione."
Nel raccomandare pertanto questa opera altamente pietosa alla inesauribile piet carità dell'E. V., m'inchino
55r, oberhalb des Textes hds. in roter Farbe von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 06. Januar 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11865, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11865. Letzter Zugriff am: 26.12.2024.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.