Dokument-Nr. 11882
Pacelli, Eugenio an Marchetti-Selvaggiani, Francesco
München, 14. August 1924
Regest
Pacelli nimmt Stellung zur Bitte des Direktors des Würzburger Instituts für Missionsärztliche Fürsorge Becker um Finanzierung einer medizinischen Expedition in Afrika zur Bekämpfung der Schlafkrankheit. Becker entwickelte die Idee für eine Expedition, da ein wirksames Arzneimittel – 'Bayer 205' oder auch 'Germanin' genannt – gegen diese Krankheit gefunden wurde. Die Expedition bietet nach Aussage Beckers die Gelegenheit, die Güte des Papst zu demonstrieren und die katholische Glaubensverbreitung in Afrika florieren zu lassen. Nach Einschätzung des Erzabtes von St. Ottilien, Norbert Weber, würde eine Spende in Höhe von einer Million italienischer Lire für die Expedition reichen. Das Würzburger Institut ist allerdings nicht in der Lage, die Kosten übernehmen, während die Leverkusener Bayer-Farbwerke wenigstens die Ärzte schulen und die Medikamente bestenfalls kostenlos bereitstellen könnten. Unangebracht erscheint Pacelli dagegen eine mögliche Unterstützung durch die Reichsregierung, die die Initiative für politische Zwecken ausnutzen könnte. Becker schlägt daher einen päpstlichen Appell an die Bischöfe vor.Betreff
Sulla spedizione sanitaria in Africa per combattere la malattia del sonno
Insieme al relativo Allegato, che qui accluso compio il dovere di ritornare all'Eccellenza Vostra Reverendissima, mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio N. 2530/24 del 23 Luglio p. p.
L'idea di una spedizione sanitaria in Africa sotto gli auspici della S. Sede, allo scopo di combattere la malattia del sonno, è per sé certamente ottima e del tutto corrispondente alla grandiosa azione di carità, che, seguendo le orme dei Suoi Predecessori, viene svolgendo il Sommo Pontefice gloriosamente regnante, e grazie alla quale tanti popoli sono stati salvati dalla fame, dalle malattie e dalla morte. A cotesta S. Congregazione sono ben note le terribili stragi prodotte da quella epidemia, vero flagello dell'Africa, massime nelle Missioni dell'Uganda (tenute dai Padri Bianchi), nel Congo belga e francese, nel Nyassaland e nella Rodesia. La malattia del sonno decima letteralmente le misere popolazioni, che ne sono colpite, e rovina le più fiorenti Missioni costituite e sviluppate con tante spese e fatiche. Tutti i mezzi sino a questi ultimi tempi adoperati per combattere l'infezione erano riusciti di poco o nessun effetto; ma ora è stato finalmente scoperto il rimedio (chia-
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mato "Bayer 205" o
"Germanin"), il quale, a quanto si afferma, sarebbe di quasi infallibile
efficacia, come avrebbero dimostrato i risultati ottenuti già da una spedizione tedesca
recatasi col consenso del Governo inglese nella Rodesia verso la fine
del 1921 sotto la direzione del Prof.
Kleiner
e del Dott.
Fischer
. L'Istituto medico per le Missioni in Wuerzburg, diretto dal
Rev. P. Becker S. D. S., ha concepito quindi il piano suaccennato,
stimando che per lo sviluppo della propaganda cattolica nell'Africa sarebbe di grande
importanza, se i Missionari potessero mostrare a quei popoli con quanto generosa e paterna
cura l'Augusto Pontefice è venuto ad essi in soccorso nella più spaventosa delle loro
calamità.È impossibile di prevedere quale spesa sarebbe necessaria per tale intrapresa; sembra tuttavia (a parere del Revmo P. Arciabate di S. Ottilien O. S. B., il quale pure s'interessa vivamente alla cosa) che circa un milione di Lire italiane potrebbe eventualmente essere sufficiente. Ad ogni modo il sullodato Istituto non è in grado di assumere neanche una parte della spesa anzidetta. La Ditta "Bayer-Farbwerke" in Leverkusen è disposta ad istruire i medici della spedizione nell'uso del nuovo rimedio, e può forse anche sperarsi che cederebbe il prodotto da essa fabbricato gratuitamente o ad un prezzo notevolmente ridotto; sarebbe però vano di contare su di una maggiore contribuzione da parte della Ditta medesima. Il Governo del Reich , se
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richiesto, concederebbe assai probabilmente
notevoli sussidi, ma ciò non farebbe, come è evidente, che per interesse politico, e
l'Istituto teme per conseguenza che un simile intervento finanziario potrebbe compromettere
la S. Sede, facendola apparire quasi che volesse sostenere e coprire col Suo Nome i
tentativi e le mire della Germania nell'Africa. Tutto il peso quindi verrebbe a ricadere
sulla stessa S. Sede; il Rev. P. Becker pensa, tuttavia, che un Appello del
S. Padre all'Episcopato cattolico avrebbe, come si è già verificato per altri casi
somiglianti, larga eco in Europa e nell'America e raggiungerebbe così il nobile intento.
Cotesta S. Congregazione giudicherà se e come ciò sia, nelle presenti circostanze,
praticamente attuabile.Pronto, del resto, a procurarmi ed a comunicare poi all'Eccellenza Vostra tutti quegli ulteriori schiarimenti ed informazioni, che cotesto S. Dicastero stimasse ancora necessari od utili nel caso, con sensi di profondo ossequio ho l'onore di confermarmi
Dell'Eccellenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico