Betreff
Rappresentanza diplomatica tedesca
germanica presso la Santa Sede
È venuto a vedermi il Signore Barone Cramer-Klett, reduce da Berlino, dove si era recato, richiesto da quel g
Governo, per conferire in generale sulle condizioni dell'Italia ed in particolare sulla questione della r
Rappresentanza tedesca Germanica presso la Santa Sede. Il prelodato Sg. Barone mi ha incaricato di riferire a V.
R.
E.
R., come compio il dovere di fare, quale è stato
sarebbe il punto di vista attuale del 53v
Governo di Berlino
Centrale circa la detta rappresentanza diplomatica presso la S. Sede in proposito.
salvo ad attendere la decisione che
in proposito
prenderà il
a
Governo Prussiano in proposito.
Il Governo dell'Impero tiene sommamente a
d
elev
a trasformare la l
Legazione Prussiana presso la S. Sede al rango di
in aAmbasciata; e, per secondare il venerato desiderio del Santo Padre che ciò è [sic] accanto alla
l
Ambasciata suddetta rimanga la Legazione Bavarese, sarebbe disposto a che questa
far rimanere la Legazione non sia abolita, ma
bavarese accanto a detta Ambasciata, ma
soltanto provvisoriamente (vorläufig), cioè fino a quando non saranno completamente regolatie con la Santa Sede tutte le questioni sorte in Baviera
54r
in seguito ai noti cambiamenti politici. In tale
questo
senso dovrebbe lavorare il C pPartito pPopolare Bavarese per superare le difficoltà opposte dal
che opporrà certamente
il Ministro-p
P
residente Hoffman(n), il quale già si è in qualche modo impegnato alla per l'abolizione della Legazione Bavarese suddetta (v. Rapporto N.
15420
) ed il Cramer-Klett ha già
perciò
parlato al riguardo con alcuni
uno dei
cCapi del menzionato Partito, che gli hanno promesso di agire in tale direzione.
Il Sg. Barone Cramer-Klett crede che tale proposta potrebbe accettarsi; 1º
sia
1º) perché
1º
se la Legazione Prussiana non fosse elevata al rango di
trasformata in Ambasciata Germanica, il "Reich" come tale non sarebbe rappresentato per sé presso la S. Sede, giacché oramai la
'attendenza prevalente è che l'Im il "Reich" stesso non si
debba
consideri
are
più unificato con
si separi dalla Prussia; e quindi la Legazione suddetta non potrebbe per sé rappresentare più che la sola Prussia;
e
2º) perché può ben prevedersi che la soluzione delle accennate questioni fra la Baviera e la S. Sede andrà molto per le lunghe e quindi
perciò non vi sarebbe a temere di una prossima abolizione della l
Legazione Bavarese; 3º) perché, una volta creata l'Ambasciata Germanica, non pare possibile 54v
che essa venga di nuovo ridotta al rango di Legazione, nel caso che il Governo Bavarese domandi, in seguito, che la sua Legazione presso la S. Sede da provvisoria, diventi permanente.
; infine
4º)
perché non è più possibile lo statu quo ante. Il Governo Centrale ha tutto l'interesse a mostrare che la Prussia non ha più l'egemonia in Germania. Ora una Legazione Prussiana presso la S. Sede rappresenterebbe proprio il contrario.
Lo stesso Sg. Barone mi h affermava che Msgr. Arcivescovo di Monaco, al quale egli ha parlato della cosa, si è mostrato contrario alla su esposta soluzione, temendo che gli avversarii della Chiesa in Baviera pu
ossano servirsi della situazione provvisoria fatta al r
Rappresentante diplomatico bavarese presso la S. Sede, per chiederne al voummento buon momento la soppressione. Il Barone però non divide questo timore di Msgr. de Faulhaber, e55r
crede che possa senz'altro accettarsi la proposta di Berlino, naturalmente qualora la Santa Sede il Santo Padre si degni approvarla.
Il Sig. Barone Cramer-Klett desidererebbe conoscere perciò
intanto
l'Augusto Pensiero di Sua Santità
al riguardo
. Egli crede che se il Governo Centrale potesse
eventualmente
dire al
la
Governo Prussiano che tale è
anche
il desiderio della Santa Sede, sarebbe più facile forse ottenere
ne
von Grünau
il consenso. del medesimo nel [zwei Wörter unlesbar]
Il mio interlocutore inoltre mi ha dichiarato che il Sig. von Grünau, Relatore per gli Affari Vaticani presso il Ministero degli Esteri di Berlino gli ha affermato che il Governo Germanico desidera vivamente la creazione di una Nunziatura a Berlino, pur non opponendosi affatto alla permanenza della Nunziatura di
di quella in Monaco e vorrebbe
desidererebbebramerebbe che la detta Nunziatura di Berlino sia al più presto un fatto compiuto anche per potere dare la precedenza al Nunzio Apostolico sugli A altri Rappresentanti diplomatici, i quali attualmente non sono che degli i
Incaricati 55v
d'affari, che più tardi essendo eventualmente elevati al rango di Ministri od Ambasciatorti dovrebbero riconoscere senza opposizioni la precedenza acquisita del Rappresentante d Pontificio.
Infine il menzionato Sg. Barone mi diceva che, avendo parlato della questione con
l Signor Ministro Erzberger, questi l assicurava – col suo consueto ottimismo – che in qualun c
unque caso col primo del prossimo Marzo la l
Legazione Prussiana presso la S. Sede dovrà essere elevata all'
trasformata in Ambasciata Germanica.
e per conchiudere, il Barone Cramer-Klett mi ha affermato che di tutti gli uomini politici coi quali
Inchinato
53r, links unterhalb der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C"; 55r, vor der eingefügten Passage "Il Sig. Barone Cramer-Klett ... il consenso" hds. von Schioppa vermerkt: "A capo".
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 14. Februar 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11891, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11891. Letzter Zugriff am: 06.10.2024.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.