Dokument-Nr. 12199
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 18. Januar 1922

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sul Concordato bavarese
Mi è pervenuto il venerato Dispaccio N. B=30130 dell'11 corrente, nel quale l'E. V. R., [prospetta] accenna alla opportunità di "stringere sollecitamente accordi sugli altri punti, lasciando fuori, provvisoriamente, quelli concernenti la parte economica sui quali potrebbero le parti contraenti riservarsi di tornare più tardi con alcuni articoli aggiuntivi". Mi sia permesso di sottomettere al riguardo le seguenti rispettose osservazioni:
1º) È ben naturale che, che, per non prolungare troppo le trattative anzidette, si fissino nel Concordato soltanto i principi relativi allo svincolo delle prestazioni finanziarie dello Stato ed alla situazione economica della Chiesa ril riservando a tempo migliore la determinazione dei particolari dei medesimi. Ma se anche i suddetti principi fossero omessi nel Concordato, ciò provocherebbe nel Clero, una grande grande disillusione ed anzi, – secondo che affe mi affermava qualche giorno fa questo Vicario Generale, Mons. Buchberger, Prelato saggio e prudente – un vivo malcontento . Proprio in questi giorni i Capitoli cattedrali della Baviera mi hanno
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inviato un Indirizzo, nel quale espongono la loro condizione e mi pregano di intervenire in occasione dei pendenti negoziati, a loro favore.
2º) Una tale lacuna sarebb riuscirebbe ancor meno comprensibile ora che, come ho potuto constatare coi miei propri occhi, il Sig. Ministro del Culto ha già scritto tutta la risposta ai punti in discorso (XII, XIII, XIV e XV). Essa non mi è stata ancora consegnata, perché, per ragione di competenza, egli ha dovuto prima so rimetterla al Ministero delle Finanze, che per le eventuali osservazioni. Mi sono perciò recato da quel Ministro Dr. Krausneck, (anch'egli buon cattolico ed assai interessato alla felice riuscita dei negoziati), il quale mi ha assicurato di aver già ricevuto il relativo Pro-Memoria, aggiungendo che lo esaminerà colla massima premura. Il ritardo quindi, che importerebbe la la inclusione dei detti punti, non è quin sembra quindi tale, da giustificare una così grave omissione, sia pure provvisoria.
3º) Come ho avuto già l'onore di riferire nel mio ossequioso Rapporto N. 22762 del 28 Dicembre scorso, il Governo presenterà alla sua volta in apposito Memorandum i propri desideri, riguardanti (a quanto ho potuto comprendere) soprattutto la circoscrizione delle diocesi e la provvista degli offici ec-
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clesiastici. Sono i compensi, che il Governo chiede in contraccambio alle concessioni da farsi alla Chiesa, ed i quali gioveranno potranno agevolare l'apaccettazione del Concordato di fronte al Parlamento ed alla opinione pubblica. Ma, una volta accordati tali compensi, la Ch S. Sede non avrà quasi più nulla da far valere, e quindi si troverà in una posizione assai più favorevole per risolvere quella questione, da cui pure dipende tutta la futura situazione economica della Chiesa in Baviera. Si aggiunga che, trascorso il presente momento e firmato il Concordato, sarà assai più malagevole d'indurre il Governo ed il Landtag a tornarvi sopra con una nuova Convenzione addizionale.
4º) Se nel Concordato bavarese si adotta il metodo di rimandare ad altro tempo una importante questione, q ciò potrà costituire un pericoloso precedente per Berlino, ove specialmente al Governo prussiano per potr riuscirà comodo, onde sfuggire a questioni moleste (per esempio, la scuola), po d'invocare l'esempio della Baviera e rinviare così dette questioni, coll'intenzione di non farne poi più nulla.
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5º) Come è ben noto all'E. V., le trattative, ormai quasi al termine, svoltesi finora sui punti del Concordato, hanno avuto luogo soltanto col Ministero del Culto, ove il Dr. Matt, egregio cattolico, pur esprimendo tutte le obbiezioni sorgenti dalla Costituzione del Reich e dalla legislazione, ha cercato con spirito di mostrare la massima concilazione benevolenza verso la Chiesa. Term Finite le dette trattative, la questione dovrà essere portata dinanzi al Consiglio dei Ministri e coi capi dei partiti. Fra questi il solo partito popolare bavarese, (che però non ha la maggioranza assoluta nel Landtag ) gli altri, massime i democratici, – senza parlare, naturalmente, dei socialisti, i quali si trovano tutti all'opposizione –, sono assai malsicuri, ed occorrerà molta abilità per e fatica per trattare con essi. Sebbene dunque nella nuova form redazione del pro progetto del Concordat Concordato, già approvata sottoposta in gran parte all'E. V., e da Lei approvata, io abbia cercato, in base alle osservazioni del Mi Sig. Ministro del Culto, di adoperare formule prudenti e circospette, è difficile di prevedere quale accoglienza essa incontrerà presso i detti partiti, e quali contrasti sorgeranno, i quali potranno esigere nuove modificazioni; secondo, però, tutte le informazioni notizie pervenutemi, sembra però
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indubitato che le maggiori opposizioni verranno mosse non tanto circa alla parte finanziaria, quanto circa la questione scolastica. Per conseguenza, pur eliminando o rinviando la quella parte, non ne seguirebbe che "in tal modo sarebbe facile di giungere quanto prima alla firma del Concordato."
Dopo di ciò, chinato
327r, oben mittig hds. von unbekannter Hand vermerkt, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 18. Januar 1922, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 12199, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/12199. Letzter Zugriff am: 26.06.2024.
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 10.09.2018.