Dokument-Nr. 1296
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 28. Mai 1925
Regest
Gasparri ruft die Bedenken des Papstes gegen eine politische Zusammenarbeit zwischen den katholischen und den sozialistischen Parteien in Erinnerung, die dieser etwa im Konsistorium vom 18. Dezember 1924 äußerte und die aus dem antireligiösen Programm, der antireligiösen Propaganda und der die Fundamente der Gesellschaft umwälzenden Konzepte der Sozialisten erwuchsen. Man müsse sich fragen, ob sich solche Koalitionen, die jetzt nicht mehr als vorläufige politische Taktik angesehen werden können, nicht auf die Umunstößlichkeit der katholischen Prinzipien auswirken. Die Bedenken des Papstes gelten auch für Deutschland, wo die Zentrumspartei seit einigen Jahren mit der Sozialdemokratischen Partei (SPD) zusammenarbeitet. Als Beispiel führt der Kardinalstaatssekretär den gemeinsamen Kandidaten von Zentrum, SPD und der Deutschen Demokratischen Partei für den zweiten Wahlgang bei der Reichspräsidentenwahl vor wenigen Wochen an. Gasparri fordert Pacelli auf, den deutschen Bischöfen die päpstliche Aufforderung mitzuteilen, dass die katholischen Politiker die Koalitionen mit der SPD daraufhin prüfen sollen, ob diese den katholischen Glauben und die kirchliche Autorität gefährden. Der Nuntius selbst soll die Maßnahmen der Bischöfe und der katholischen Presse unterstützen.[Kein Betreff]
È certamente nota alla S. V. Ill.ma e Rev.ma la mente del Santo Padre, che è stata più volte chiarita e riaffermata, a proposito della collaborazione dei cattolici coi socialisti sul terreno politico. Richiamerò alla sua memoria le auguste e gravi parole pronunziate da Sua Santità nel Concistoro del 18 Dicembre 1924 "…ad officium communis a Deo commissae Nobis paternitatis pertinere censeamus omnes inprimisque popolo rum rectores monere enixeque in Domino hortari, ut quotquot sunt publicae prosperitatis et pacis amatores, sanctitatis familiae et humanae dignitatis cultores, viribus unitis gravissima certissimaque ex socialismo et comunismo, qui dicuntur, discrimina et damna (debita sane habita ratione et cura de evehenda opificum et generatim omnium humilium hominum condicione), a se suisque arcere studeant".
95v
Il Santo Padre, ben conoscendo il contenuto apertamente
antireligioso del programma socialistico, che, pur troppo, tanto danno ha recato alla
Chiesa, resta giustamente preoccupato dal fatto che i dirigenti dei partiti cattolici
trovano modo di stringere alleanze coi socialisti per seguire una medesima linea di
condotta, che si asserisce essere assolutamente necessaria per la difesa dei postulati in
materia politica ed economica.Infatti, se ben si pensa alle immutate teorie dei socialisti, che tendono a rovesciare le basi della società, e insieme ai disastrosi effetti che causarono con la loro pessima propaganda antireligiosa, è di somma importanza domandarsi se tali alleanze, qualora cessassero di essere un problema di tattica transeunte, non siano per avere conseguenze funestissime alla fermezza e alla chiarezza dei principi cattolici.
Egli è pertanto che il Santo Padre non cessa di avere le sue preoccupazioni anche per la Germania vedendo che da parecchi anni i cattolici del Centro si trovano troppo spesso uniti ai socialisti per la difesa di quelle che essi chiamano
96r
le conquiste economiche e le rivendicazioni delle loro
autonomie.Recentemente la lotta impegnata per l'elezione a Presidente della Confederazione Germanica ha destato non poca meraviglia nell'opinione pubblica pel blocco delle forze cattoliche e socialiste, che si erano concentrate sul nome del Signor Marx, quantunque sia vero che tale blocco era di carattere transeunte e si risolveva a favore di un candidato cattolico.
Ond'è che la S. V. non ometterà di richiamare <con>1 prudenza alla mente dei Rev.mi Vescovi di Germania la volontà del Santo Padre che i cattolici, i quali fanno vita attiva nella politica in codesto Paese, esaminino seriamente alla luce dei principi indefettibili della Chiesa se le alleanze coi socialisti, che sempre furono avversari alle idee cattoliche denigrandole come reazionarie e oscurantiste, a lungo andare non minaccino seri pericoli per l'autorità ecclesiastica, pur sempre chiamata a vigilare l'azione cattolica sociale e politica e non siano per riuscire perniciose alla fede cattolica.
Alla energica azione dei Vescovi, rivolta ad inculcare le direttive della Santa Sede, e alla stampa cattolica, intenta docilmente a divulgarle tra le masse, saranno di certo di valido
96v
aiuto l'instancabile attività e
l'operosa intelligenza della S. V.
Profitto volentieri dell'occasione per raffermarmi con sensi di sincera e distinta stima
Di V. S. Ill.ma e Rev.ma
Servitore
P. C. Gasparri
1↑Masch. eingefügt.