Dokument-Nr. 14660
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 03. Mai 1925
Regest
Pacelli teilt mit, dass er sich weisungsgemäß beim Auswärtigen Amt dafür einsetzte, die deutsche Botschaft in Moskau zu veranlassen, für den in Petrograd zum Tode verurteilten polnischen Priester Dmowski eine Begnadigung zu erwirken. Die Botschaft forderte den Nuntius auf, sich direkt mit dem deutschen Botschafter in Moskau Graf Brockdorff-Rantzau in Verbindung zu treten, der sich derzeit in Berlin aufhält. Dieser sicherte zu, sich für Dmowski verwendet zu haben, doch er äußerte auch Bedenken wegen der polnischen Nationalität des verurteilten Priesters. Der Nuntius legte dem Botschafter eine umgehende Intervention nahe. Da Pacelli beim Grafen eine gewisse Unentschlossenheit und Unsicherheit verspürte, sandte er zusätzlich eine Note zugunsten Dmowskis an den sowjetischen Geschäftsträger in Berlin Bratman-Brodowski.Betreff
Per il condannato a morte Sacerdote Michele Dworsky
Non appena mi pervenne il venerato telegramma cifrato dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 126, cominciai col rivolgermi immediatamente a questo Ministero degli Esteri, pregandolo di interessare con ogni sollecitudine l'Ambasciata germanica in Mosca, affine di ottenere la grazia a favore del sacerdote Michele Dworsky (o Dmowsky?) di Petrogrado, condannato a morte. Il Ministero, dopo di aver deliberato sul caso, mi consigliò di abboccarmi col Sig. Conte Brockdorff-Rantzau, Ambasciatore del Reich presso la Unione delle Repubbliche dei Soviety, attualmente presente in Berlino. Mi recai infatto subito da lui, il quale mi promise che avrebbe fatto quanto era in suo potere, pur esprimendo preoccupazioni e dubbi, massime a causa della nazionalità polacca (a quanto almeno sembra indicare il nome) del sacerdote in discorso. Da parte mia raccomandai al summenzionato
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Conte caldamente un pronto
intervento; avendo però notato in lui una certa indecisione ed incertezza, onde non lasciare
intentato alcun mezzo, indirizzai allo scopo medesimo una Nota a questo Incaricato d'Affari dei Soviety (in temporanea assenza dell'Ambasciatore Krestinsky).Nella lusinga che tali premure non rimangano del tutto infruttuose, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi do profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico