Betreff
Il Con progetto di Concordato colla Baviera ed il Governo del
Reich
Come ebbi già l'onore di riferire all'E. V. R., – dopoché il Consiglio dei Ministri in Baviera ebbe approvato il progetto di Concordato,
partii la sera di venerdì scorso 14 corrente da Monaco per
Berlino, affine di sollecitare e facilitare l'esame, che del
medesimodi esso avrebbe dovuto fare il Governo del Reich. L'accordo
da me concluso in Berlino il 13 Novembre 1920 limitava dava per buona sorte a
tale esame un carattere puramente negativo, limitando la competenza del Reich a constaconstatare se il progetto in
discorso contenesse eventualmente disposizioni in contraddizione colla Costituzione
germanica., ed escludendo così qualsiasi
giudizio, ad es. sulla opportunità o meno delle disposizioni del
medesimo.
IlLa mattina del Sabato mattina
venni fui subito ricevuto dal Sig. Marx, Cancelliere del Reich, ed ebbi
con lui sull'argomento un colloquio, sul al quale presero
pure parte il Segretario di Stato Sig. Bracht ed il Deputato al Reichstag
Mons. Kaas. Dopo aver ricor-723v
dato i termini del
succitato accordo [ein Wort unlesbar] e circoscritto così il campo dell'esame da
parte del Governo del Reich, espressi il vivo desiderio che esso venisse effettuato
al più presto possibile. Il Sig. Cancelliere ed il menzionato Segretario di Stato, si dichiararonopur dichiarandosi personalmente favorevoli ad un pronto disbrigo
della cosa, manifestarono tuttavianondimeno l'opinione che sarebbero aoccorrerebbero a tale scopo occorsifra i dieci oed i quindici giorni. Da parte mia feci però notarenotare che un sì lungo differimento della decisione non sarebbe
potuto tornare gradito alla S. Sede, essendo assolutamente necessario che il Concordato
venisse firmato prima delle imminenti elezioni del Landtag in Baviera. In tal guisa
riuscii ad ottenere dal Cancelliere l'assicurazione che il
Can che avrebbe fatto ogni sforzo, per affinché tutto fosse terminato il
Lunedì o Martedì seguente, tanto più che la sera di quest'ultimo giornodel Martedì egli doveva partire per Vienna, affe sarebbe rimastorimanendo così assente da Berlino per circa
una settimana.
A complicare tuttavia la situazione contribuivasi aggiunse il fatto che, come nello
stesso724r
colloquio mi comunicò, con mia non lieve non
senza mia [ein Wort unlesbar] sorpresa, il Segretario di Stato Bracht, il Governo
prussiano, basandosi su di una promessa fatta
dalavuta già dal Cancelliere Fehrenbach, pretendeva [drei Wörter
unlesbar] di intervenire nei dibattiti per l'esame del progetto di Concordato colla
Baviera. Contro
UnContro un tale ammissione, laintervento, il quale [immette] importava la introduzioneintromissione di un elemento estraneo nelle trattative fra la
S. Sede e la Baviera, avevo
nutrivo <avevo><m'ispirava> in verità in
realtà le più serie preoccupazioni, ba aumentate dal fattodalla circostanze [sic] che [un] le
insistenze per siffatta partecipazione provenivano preciprecisamente dail Ministero
del Culto prussiano.insistevaper
similesiffatta partecipazione. Mi era infattiinvero ben noto come il Segretario di Stato in detto Ministero,
Sig. Dr. Becker, [ein Wort unlesbar] avverso in massima alla inclusione della
questione scolastica nei Concordati della Germania colla S. Sede, fosse contrario al
Concordato bavarese, e temevo perciò che lequelle insistenze per essere ammesso non avessero altro scopo
che di tentare all'ultima ora di "sabotarlo" od almeno di
ritar-724v
darne la conclusione. Per varie ragioni di prudenza
dovetti tuttavia astenermi dal manifestare apertamente simili timori, al giacché una
opposizione da mia parte contro l'ammissione del
ilGoverno prussiano,
lo avrebbe gravemente offeso [q] il
Governo prussiano, rendendo in tal guisa ancor più difficili le eventuali future
trattative per un Concordato colla Prussia; mi limitai quindi a direnotare che trattavasitrattavasi di una questione costituzionale
interna, a cui preferivo di rimanere estraneo, e la quale doveva
essere risolta dal Governo del Reich d'intesa colla Baviera. Con mia soddisfazione
rilevai, tuttavia,del resto, che né al Sig. Cancelliere né, a quanto sembrava,
alle altre aAutorità competenti del
Reich riusciva troppo gradita questa intromissione della Prussia in un affare
costituzionalmente riservato al Reich.stesso.
Terminata la conferenza col Cancelliere, mi recai a
visitare il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Sig. Barone von Maltzan, il quale
mi dichiarò senz'altro che da parte di quel
Dica-725r
stero non soltanto non aveva
alcuna obbiezione contro il progetto di Concordato in discorso,
per rapporto sotto il punto di vista dealla Costituzione,
mae che anzi, dal punto di vista
della
per
al nei riguardi della politica estera, non poteva che che esserene soddisfatto.della sua conclusione. In pari tempo egli mi ringraziò
dell'appoggio dato al al Ministero degli Esteri, sia
dall'E. V. che dalla Nunziatura,
che dall'E. V. contro la
domandadecisionedeliberazione della nota Commissione d'inchiesta riguardorelativamente alla pubblicazione dei documenti concernenti l'azione
Pontificia per la pace nel 1917.
Siccome però la decisione circa la costituzionalità del
progetto Concordato colla Baviera era principalmente di competenza del Ministero
dell'Interno del Reich, giu stimai opportuno di mettermi anche con questo in
rapporto diretto.rapporto.Durante un abboccamento avuto nel pomeriggio di quello stesso giorno,
inIn assenza del Ministro S
stesso Sig. Jarres, ebbi nel pomeriggio di quello stesso
giorno un abboccamento col Segretario di Stato Sig. Zweigert, protestante, ma
ottimo esperto giurista, potei constatare che la Sezione
per la scuola dnel detto Ministero, a capo della quale si trova come Segretario di
Stato725v
il socialista Schulz, aveva mosso varie eccezioni
contro il testo delle progettate disposizioni concordatarie. Soprattutto si era voluto
vedere nel § 1 dell'art. V5 del progetto, il quale ("L'istruzione ed educazione dei
fanciulli nelle scuole elementari cattoliche sarà affidata unicamente a maestri e maestre,
che siano atti e disposti ad istruirli in modo sicuro nella dottrina cattolica e ad educarli
nello spirito della fede cattolica") una violazione dell'articolo 149 capov. 2
della Costituzione del Reich, il quale stabilisce ove è detto che "l'impartire
l'istruzione religiosa ed il compiere atti ecclesiastici religiosi è lasciato alla
dichiarazione di volontà dei maestri". Mi fu tuttavia facile di confut ribattere tale
obbiezione, notando come nessuna disposizione della Costituzione dà diritto ald un maestro di essere impiegato in un
determinato genere di scuola. Quei maestri quindi, i quali non siano disposti ad istruire i
fanciulli nella dottrina cattolica e ad educarli secondo lo
spirito726r
della fede cattolica, dovranno quindipotranno essere addetti ad una scuola non confessionale-cattolica,
ed in tal guisa essi non risentiranno alcuna menomazione il
progetto di Concordato importa della libertà loro garantitaattribuita dalla Costituzione. Il contrario (aggiunsi) sarebbe piuttostoinvece anticostituzionale, giacché, qualora nelle scuole
costituzionali cattoliche potessero essere adibiti insegnanti ostili alla
religione, il carattere confessionale delle medesime rimarrebbe di fatto distrutto. Un'altra
difficoltà si [desumeva] muoveva
contro la parola "Beaufsichtigung" dell'articolo 8 § 1 del progetto, la
quale –, essendo il diritto di ispezione (Aufsichtsrecht) riservato
allo Stato in virtù dell'art. 149 capov. 1, della Costituzione, –
si voleva mutare in "Ueberwachung"; ma io notai che il senso di quella esp
quel termine era risultava senza alcun dubbiodel tutto chiaro dal testo italiano, egualmente ufficiale, del
Concordato, ove leggevasi appunto "sorveglianza". Con mia soddisfazione potei constatare che
il menzionato Sig. Zweigert, come anche il relatore Consigliere ministeriale
Dr. Kaisenberg, aderivano alle mie risposte,idee, sebbene fosserimanesse ancora incerto quale fosse
l'opinione726v
del Ministro stesso Sig.
Jarres.
Tornato questi a Berlino, si svolse dietro le
quinte nel Ministero dell'Interno dietro le quinte una
seria lotta, la quale impedì che l'attesa risoluzione venisse presa, il Lunedì come
sisi era speravato, il Lunedì seguente.stesso. Preoccupato, d'altra parte, dal fatto, che il Cancelliere
sarebbe partito (come ho già accennato) la sera del Martedì,
del
d<el> ieri
di ieri dell'indomani Martedì 18 corrente, mi recai lala mattina di questo giornoalle ore 10 del mattino nuovamente da
luidallo stesso Sig. Marx, sia per informarmi con certezza a qual punto
stessero le cose, come perche allo scopo di insistere per una soluzione decisione
immediata., e facendo<eci >
considerare a lui, uomo <senza dubbio> di grande pietà, quale merito avrebbe
acquistato dinanzi a Dio conducendo <col condurre> a buon termine un'opera
così utile per la Chiesa e per le anime. In tale occasioneCosì appresi che la d il Governo prussiano aveva fatto ripetute ed energicherinnovato le sue insistenze per partecipare alla discussione e che
atale scopo
tal fine il menzionato Segretario di Stato Dr. Becker
aveva due volte telefonato per [zwei
Wörter unlesbar].a tal fine. Il Cancelliere però mi disse che avrebbe dato una
risposta evasiva ed avrebbe trattato colla Prussia soltanto dopoché
la727r
decisione del Governo del Reich fosse stata
definitiva. – Credo
invero che possa <invero>possasupporsicon fondamentoSembra invero che il Ministero del Culto prussiano avesse avuto da
qualche parte informazioni circa il contenuto reale del progetto di Concordato colla Baviera e fosse costernato dalle disposizioni del medesimodi esso così favorevoli alla Chiesa. Finora le i dirigenti
del Ministero anzidetto, come rivelavano certe frasi quasi sprezzanti
uscite dalla loro bocca, avevano creduto che un Concordato colla Baviera, quale
era volutodesiderato dalla S. Sede, non sarebbe venuto mai a conclusione,capo, e ad ogni modo avevano dal canto loro fatto del tutto per
suscitare
contro di esso anche in Monaco difficoltà contro di esso.ed ostacoli.Vedendo
invece ora
imminenteEssendone ora invece imminente la conclusione,del Concordato medesimo, il quale costituirebbee poiché esso avrebbe a avrebbe costituito un serio precedente, così
<assai> <tutto a> vantaggioso
per <del>la Chiesa, per le eventualifuture trattative col Reich o colla Prussia, è ben spiegabile
l'allarme suscitatosi in quei circoli ed il loro tentativo di offensiva, mascherato dall'apparenza
sott col pretesto dell'esame intorno alla costituzionalità
del progetto in discorso.medesimo.
727v
Checché sia di ciò, il
fatto è che, malgrado il lodevolel'impegno spiegato dal Cancelliere, fu assai ardua fatica il vincere
la opposizione degli avversari. Ieri sera
Ancora ieriEerano anch per la
costituzionalità del progetto il Cancelliere col suo Segretario di Stato Bracht, il
Ministero degli Esteri, il Ministro della Giustizia per il Reich Sig. Emminger, anch'esso interpellato al riguardo, il Segretario di Stato Zweigert
ed il Consigliere ministeriale Dr. Kaisenberg del Ministero deglidell'Internio.
Dalla parte contraria stavano invece il Segretario di Stato Schulz, che si può considerare
come il più spiccato rappresentante della politica scolastica del partito socialista, ed il
Ministro stesso Sig. Jarres, il quale, liberale e protestante, si era lasciato influenzare
dallo Schulz e manteneva un atteggiamento inflessibile. Alle ore 8, vale a dire solo soltanto un'ora prima della partenza del Cancelliere per
Vienna, la situazione era divenuta (come appresi con
mia728r
viva preoccupazione) erasi fatta
altamenteda una comunicazione telefonica) estremamente critica, giacché la
resistenza del Sig. Jarres persisteva colla medesima forza. Egli,
<anzi,> rifiutandosi di apporre, come Vice-cancelliere, in assenza del Sig. Marx, la
firma alla relativa dichiarazione del Governo del Reich, <aveva finito>
finì col proporreQuesti propose di differire la decisione sino al ritorno del
Cancelliere e di fare esaminare nel frattempo da periti la
costituzionalità degli articoli contestati. da p È evidente quanto pericolosa sarebbe
stata una simile dilazione, la quale avrebbe aperto la porta a nuove inframmettenze da parte
dei nemici del Concordato e del Ministero del Culto prussiano, che sarebbe riuscito pressoché impossibile di tenere più a lungo in disparte.
Tanto
più lodevole è stata quindi l'azione del Cancelliere, il quale, coadiuvato dal Bracht,
riuscì a condurre la cosa in porto, pur in tanta angustiaristrettezza di tempo. In tutta fretta furono mandati a prendere in
automobile e condotti ne<al>la residenza del Cancelliere i
due Ministri dell'Interno e della Giustizia, ed il Segretario
di Stato Zweigert coled il Consigliere ministeriale Kaisenberg. In
seguito728v
ad una nuova esposizione dello Zweigert, il Ministro
deg dell'Interno ritirò le sue obbiezioniobbiezioni e diede il suo assenso ad una dichiarazionedichiarazione, in cui si diceva che non ci sono obbiezi
"contro il progetto di Concordato tra il Governo bavarese e la S. Sede non vi sono da
muovere eccezioni in base alla Costituzione del Reich". Il Cancelliere firmò il
documento e montò poi immediatamente in automobile per recarsi alla stazione. Alle
ore 9 ebbi per telefonola comunicazione per telefono
che tutto era stato felicemente
concluso!
Chinato
723r, links unterhalb der Betreffzeile hds. von
unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert:
"C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 19. März 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 15285, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/15285. Letzter Zugriff am: 27.12.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 12.01.2016.