Betreff
Sull'ex-Imperatore di Germania
Mi è pervenuta oggi una lettera di Mons. Arcivescovo di Colonia, la quale, tradotta dal tedesco, è del seguente tenore:
"Il Signor Barone von Kerkering-Borg, benemerito cattolico e già deputato del Centro, mi ha oggi scritto di ritorno da un suo viaggio in Olanda, ove egli ha visitato nella settimana scorsa S. M. l'Imperatore Guglielmo II, mi ha inviato la una comunica comunicato quanto appresso:
'Ho trovato il Kaiser, nonostante gli ultimi
l'ultimoil recente tristi
e
event
i
o
avvenimento nella sua famiglia, relativamente bene ed anche spiritualm mentalmente equilibrato, – molto più dell'ultima volta. Egli s
Si occupa mol assai di politica, anche retrospettiva. Egli affermò di aver ricevuto sicure notizie che la S. Sede ha messo a disposizione 250 milioni per reintegrare la potenza cattolica degli Asburgo (Imperatore Carlo). Io cercai di togliergli tale idea, ma inutilmente. – Crederei opportuno che qualche ben informato ed autorevole personaggio, sulla eventualmente in base f di
ad informazioni
a notizie assunte presso la S. Sede, spiegasse al Kaiser che si tratta di una favola. Egli dice: [come] "Il traditore Imperatore Carlo vale per la Chiesa 250 M milioni; per me, l'eretico, non essa non fa naturalmente nulla. La mia caduta le riuscì gradita". Il suo
di lui malcontento, sebben per quanto ingiusto, contro il Papa è rimasto alimentato da ha avuto nuovo alimento da quella fiaba. Non ho potuto sapere
scoprire chi ha cavato fuori
inventato
114v
la storia dei 250 milioni. Naturalmente io ho insistito energicamente nell'asserire i veri sentimenti del S. Padre e la Sua abile e leale politica, appoggiandomi all'uopo sul giudizio del Signor von Bergen e dell'Abate Primate von Stotzingen, che egli stima al che egli stima molto. Malgrado ciò egli tornava sempre di nuovo ai 250 milioni.'
Lascio a Vostra Eccellenza di giudicare se la alla cosa debba annettersi importanza oppur no. Credo però che la favola dei 250 milioni apparirà presto con ostili commenti nei giornali protestanti."
Ho Nel riferire alla mia volta quanto sopra alla all'E. V. R. per Sua notizia e per quei passi
quelle disposizioni, che Ella credesse g
stimasse di fare
eventualmente stimasse di prendere al riguardo, m'inchino
114r, in der linken Seitenecke hds. von unbekannter Hand vermerkt, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 06. September 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 15746, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/15746. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.
Online seit 30.04.2013, letzte Änderung am 10.03.2014.
